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HE4 sta per Human epididymis protein 4, in italiano: proteina 4 epididimo umana, ed è stata identificata la prima volta nell’epididimo del testicolo. L’epididimo è un piccolo dotto presente esternamente al testicolo e può essere definito come serbatoio degli spermatozoi, dalla cui bassa concentrazione può dipendere l'infertilità maschile.
L’HE4, presente anche nell’organismo femminile, è una glicoproteina che viene espressa in quantità importanti nei casi di tumori ovarici. Questi tumori colpiscono in Italia fino a 5.000 donne su base annua, e rappresentano il 5% dei tumori di cui soffrono le donne. Anche il tumore al seno, si aggiunge, è un altro tumore piuttosto incidente, dal momento che interessa 1 donna su 10, e un opportuno screening rappresenta la prevenzione più sicura, insieme al BRCA test.
Insieme al dosaggio del CA125 (Cancer Antigen 125, utilizzato anch’esso anche per l’attività di screening), aiuta a specificare la diagnosi, differenziando tra tumori ovarici o altre patologie di tipo benigno: infiammazioni pelviche, endometriosi, cisti.
La proteina HE4, in condizioni normali, viene espressa debolmente. I tessuti interessati sono i tessuti epiteliali dell’apparato respiratorio e dell’apparato riproduttivo. Si ricorda che i tessuti epiteliali hanno sia lo scopo di rivestire le superfici esterne del corpo sia le cavità, interne, in comunicazione con l’ambiente esterno.
Quando si parla di tumori ovarici, si fa riferimento ai tumori ovarici epiteliali, che rappresentano fino al 90% dei tumori che interessano l’organo riproduttivo femminile. Questi tumori sono poi suddivisi in sottotipi:
Quest’ultimo sottotipo è il più frequente. Il carcinoma sieroso origina dalle cellule epiteliali che si trovano sulla superficie esterna dell’ovaio, oppure si sviluppa all’interno della tuba di Falloppio.
L’HE4 è un marker tumorale estremamente sensibile: oltre al carcinoma ovarico epiteliale, è in grado di rilevare il cancro al pancreas (per il quale viene richiesto il marcatore tumorale Ca19.9), il cancro al seno, insieme al cancro delle cellule di transizione (cellule che possono interessare diversi organi come l’uretere e la vescica urinaria).
Questo marcatore tumorale può inoltre essere impiegato nei casi in cui sia necessario monitorare l’andamento del carcinoma ovarico, per capire se sta rispondendo bene al trattamento chemioterapico o, se nei follow-up, è presente o meno una recidiva della malattia.
Rispetto al CA125, l’HE4 ha una maggiore sensibilità e, per conseguenza, permette di avere una diagnosi precoce. Quando un tumore ovarico ha una diagnosi ai primi stadi, la paziente vede una probabilità di sopravvivenza a 5 anni compresa tra il 75% e il 95%.
Questo tasso di sopravvivenza scende invece fino al 25% nei casi di diagnosi tardiva, quando il tumore è in uno stadio già più avanzato.
I valori di riferimento dell’HE4 hanno un intervallo compreso tra 0 e 150 picomoli ogni litro di sangue.
Al netto degli aumenti, nei valori, riferibili a cause neoplastiche, si rilevano moderati aumenti dei livelli di HE4 nei casi in cui il soggetto soffra di:
I valori di riferimento degli esami di laboratorio possono variare a seconda della metodologia di analisi dei campioni, quelli indicati in questa scheda hanno uno scopo puramente informativo. Fai sempre riferimento alle indicazioni riportate sul tuo referto.
Oltre ai tumori epiteliali ovarici sopra indicati, l’esame HE4 può essere prescritto per la diagnosi di patologie benigne:
L’HE4 ha un’ottima sensibilità, ma non è altrettanto specifico. Nei casi in cui ci sono valori che richiedono attenzione, è possibile che il paziente abbia patologie di maggiore gravità:
Ci sono ulteriori fattori che determinano un aumento dei valori dell’HE4. Innanzitutto l’età, poiché è stato rilevato come oltre la soglia dei 55 - 60 anni si verifichi un aumento fisiologico dei valori di HE4. In seconda battuta, l’HE4 sembra avere valori più elevati nei fumatori rispetto ai non fumatori.
Oltre che in sede di screening e per la diagnosi delle forme tumorali cui si sta facendo riferimento, l’adozione di questo marcatore, contestualmente ad una visita clinica e ad esami ecografici, si ha nei seguenti casi:
Una quinta circostanza che richiede approfondimenti attraverso questo test è la presenza di una massa pelvica sospetta, che deve essere oggetto di indagine anche attraverso un’ecografia.
Il test avviene per mezzo del prelievo di un campione di sangue venoso. Per svolgere questo test viene chiesto al soggetto un digiuno di 8 ore almeno.
Nei casi in cui un paziente, in terapia, dovesse superare dosi di vitamina H (biotina) superiori ai 5mg su base giornaliera, si sconsiglia invece di effettuare questo test.