Il disturbo ossessivo compulsivo (DOC) è un disturbo psichiatrico che si manifesta, come indica il termine stesso, con ossessioni e/o compulsioni.
Questo disturbo si caratterizza per la presenza di ossessioni, pensieri, immagini o impulsi ricorrenti e invadenti che generano ansia o angoscia, e di compulsioni, ovvero comportamenti o atti mentali ripetitivi che la persona si sente obbligata a eseguire.
Il disturbo ossessivo-compulsivo colpisce il 2-3% della popolazione, inclusi i bambini, indipendentemente dal sesso, con un esordio che può avvenire nell’infanzia, nell’adolescenza o nella prima giovinezza. I sintomi, generalmente, si manifestano prima dei 25 anni.
Se non trattato adeguatamente, prima di tutto con la psicoterapia specifica, il disturbo tende a ripresentarsi e ad aggravarsi nel tempo.
Il dottor Stefano Porcelli, psichiatra del Santagostino, ci spiega cos’è il disturbo ossessivo compulsivo, come riconoscerlo e come curarlo.
Cos’è il disturbo ossessivo compulsivo?
Le ossessioni sono pensieri, immagini o impulsi, ripetitivi e persistenti. Per fare qualche esempio, possono essere considerate ossessioni i pensieri fissi di contaminazione, le immagini che hanno per oggetto scene violente o orribili, e gli impulsi a commettere violenza, come pugnalare qualcuno.
Le ossessioni non sono piacevoli o volontarie, al contrario sono invadenti, indesiderate e causano un marcato disagio o ansia nella maggior parte degli individui. La persona che soffre di disturbo ossessivo compulsivo tenta infatti di ignorare, evitare o sopprimere le ossessioni o di neutralizzarle con un altro pensiero o azione (es. eseguendo una compulsione).
Le compulsioni o rituali sono comportamenti ripetitivi o atti mentali il cui obiettivo può essere quello di ridurre il disagio innescato dalle ossessioni o di prevenire un evento temuto. Possono sostanziarsi, ad esempio, nel lavaggio o controlli insistenti, o nel pregare, contare o ripetere parole in silenzio.
Tuttavia, queste compulsioni non sono collegate in modo realistico all’evento temuto (pensiamo all’atto di sistemare gli oggetti simmetricamente per prevenire danni a una persona cara, in una sorta di rituale scaramantico), o sono chiaramente eccessive. Le compulsioni non sono fatte per recare piacere, anche se alcune persone provano sollievo dall’ansia o dall’angoscia mentre le svolgono.
A cosa è dovuto il disturbo ossessivo compulsivo?
Il disturbo ossessivo-compulsivo è una patologia multifattoriale che deriva da un intreccio complesso di cause biologiche, genetiche e ambientali. Non sono ancora chiare le cause alla base del disturbo, tuttavia, alcuni fattori sembrano essere implicati nel disturbo, come:
- storia familiare: avere genitori o parenti con il disturbo ossessivo compulsivo può predisporre al rischio di svilupparlo
- bassi livelli di serotonina o attività inusuale in alcune aree del cervello
- eventi traumatici
- personalità predisposta alla metodicità, meticolosità, perfezionismo e ansia.
In particolare, non sono gli eventi predisponenti in sé a scatenare il disturbo, ma come l’individuo li ha vissuti, sviluppando idee disfunzionali su di sé e gli altri.
Fattori genetici
La ricerca ha evidenziato una componente genetica nell’insorgenza del disturbo ossessivo compulsivo, suggerendo che le persone con familiari di primo grado (genitori, fratelli) affetti dal disturbo hanno una probabilità maggiore di svilupparlo.
Tuttavia, il carattere ereditario del disturbo sembra non limitarsi a un singolo gene, ma piuttosto essere poligenico, con la predisposizione risultante dall’interazione di molti geni.
Fattori biologici
I ricercatori hanno scoperto che alcuni sistemi neurochimici e aree cerebrali giocano un ruolo cruciale nel DOC:
- neurotrasmettitori: la teoria principale riguarda squilibri nei livelli di serotonina, un neurotrasmettitore che modula l’umore, l’ansia e altri comportamenti. Alcuni studi indicano che aumentare i livelli di serotonina tramite farmaci può ridurre i sintomi del DOC
- circuiti cerebrali: esiste anche evidenza di anomalie nei circuiti cerebrali connessi alla gestione delle paure e delle abitudini, inclusi la corteccia orbitofrontale, il ganglio basale, e il talamo.
Fattori ambientali o personali
Gli eventi e le esperienze della vita possono catalizzare l’esordio del DOC o esacerbare i sintomi già esistenti. Alcuni fattori che possono influire nello sviluppo della patologia includono:
- stress e traumi legate a specifiche esperienze
- educazione ed esperienze infantili: particolari stili genitoriali o eventi durante l’infanzia compresa l’eccessiva enfasi sulla perfezione, la pulizia, o l’abuso fisico o psicologico, possono aumentare il rischio di sviluppare il disturbo.
Come si comporta una persona con disturbo ossessivo compulsivo?
Le persone affette da disturbo ossessivo compulsivo mostrano una consapevolezza del loro problema variabile. La maggior parte dei pazienti riconosce come patologiche le proprie ossessioni e compulsioni, mentre una minoranza non li riconosce come tali.
Spesso i sintomi portano i pazienti affetti da disturbo ossessivo compulsivo a evitare situazioni o incontri che possano scatenare le loro ossessioni e compulsioni. Chi è ossessionato con la contaminazione potrebbe evitare di frequentare ristoranti o bagni pubblici per ridurre l’esposizione a contaminanti temuti; quelli con pensieri intrusivi che causano danni agli altri possono evitare interazioni sociali.
Quali sono le ossessioni più comuni?
Le ossessioni nel disturbo ossessivo compulsivo possono assumere molteplici forme, ma alcune ricorrono con maggiore frequenza. Tra le più comuni troviamo:
Tipologia di ossessione | Descrizione |
---|---|
Controllo insistente e ripetuto | Questo tipo di disturbo è volto a prevenire gravi disgrazie o incidenti. Implica timori ricorrenti relativi al dubbio di aver fatto un errore, aver danneggiato qualcosa o qualcuno, o aver dimenticato qualcosa.
Chi soffre di questo tipo di disturbo ossessivo compulsivo si convince che le proprie azioni o omissioni siano in grado di causare disgrazie a sé o agli altri. Esempi tipici: il controllo ripetuto di gas, acqua o porte, con relativi rituali. |
Contaminazione | Le persone con questo tipo di disturbo temono di ammalarsi o intossicarsi (o che un familiare possa ammalarsi) entrando in contatto con germi o sostanze tossiche.
Manifestazioni: sviluppo di rituali di neutralizzazione come lavaggi ripetuti di mani, vestiti o oggetti. |
Simmetria | Questo disturbo si manifesta con un’intolleranza all’asimmetria e al disordine. Gli oggetti devono essere perfettamente simmetrici e allineati.
Comportamenti comuni: ordinare e contare gli oggetti per ore, sistemare abiti o pettinatura in modo maniacale. |
Pensieri tabù | La persona sperimenta pensieri ossessivi su situazioni intollerabili e improbabili di natura religiosa, sociale o sessuale.
Esempi comuni: paura di far del male a qualcuno improvvisamente, timore di diventare pedofili, bestemmiatori o peccatori. |
Queste tipologie di ossessioni e compulsioni non sono compartimenti stagni, ma possono presentarsi insieme. I pensieri ossessivi sono compensati da dialoghi interiori che hanno lo scopo di rassicurare e risolvere il disagio.
Sono presenti sintomi fisici?
Sebbene il disturbo ossessivo-compulsivo (DOC) sia principalmente un disturbo mentale, può manifestarsi anche con sintomi fisici, come tensione muscolare, mal di testa, affaticamento, problemi gastrointestinali e disturbi del sonno.
Questi sintomi derivano spesso dall’ansia intensa associata alle ossessioni e compulsioni.
Come faccio a sapere se ho il disturbo ossessivo compulsivo?
La diagnosi del disturbo ossessivo compulsivo richiede un’attenta valutazione clinica che include colloqui dettagliati e l’uso di specifici criteri diagnostici, come quelli definiti dal DSM-5. Per diagnosticare il DOC, si utilizzano inizialmente alcuni test per individuare la presenza di ossessioni, compulsioni o entrambe.
La diagnosi si basa anche sulla valutazione dell’impatto delle ossessioni e compulsioni sulla vita quotidiana del paziente, includendo l’analisi del tempo speso in questi comportamenti, il disagio associato e il livello di interferenza nelle attività quotidiane e relazioni interpersonali.
Ai fini di una diagnosi accurata, è importante distinguere il DOC da altri disturbi psicologici che possono avere sintomi simili, come il disturbo d’ansia o il disturbo da accumulo, così come da rituali normali o preoccupazioni che non raggiungono il livello di intensità o di disfunzionalità presente nel DOC.
Come si guarisce dal disturbo ossessivo compulsivo?
Il disturbo ossessivo compulsivo può essere efficacemente curato sia con il trattamento farmacologico con antidepressivi sia con una psicoterapia cognitivo-comportamentale.
La psicoterapia cognitivo-comportamentale sembra funzionare nel trattamento del disturbo attraverso due meccanismi:
- Confuta e corregge le convinzioni disfunzionali che sono alla base dei sintomi del disturbo ossessivo compulsivo
- Aiuta i pazienti a raggiungere l’autoefficacia aiutandoli a dominare le loro paure.
Qual è il miglior farmaco per il disturbo ossessivo compulsivo?
La terapia farmacologica è uno dei principali approcci per il Disturbo Ossessivo Compulsivo. Gli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI) sono i farmaci di prima linea per il trattamento del disturbo, mentre in caso di risposta insufficiente si può valutare un altro SSRI o un antidepressivo triciclico come la clomipramina, efficace ma con più effetti collaterali.
Il trattamento va seguito per 1-2 anni per massimizzare l’efficacia e prevenire ricadute. Nei casi resistenti, si possono considerare la psicoterapia o, in alcuni casi, antipsicotici atipici, sempre sotto stretta supervisione medica per monitorare efficacia ed effetti collaterali.
Tutto quello che devi sapere sul disturbo ossessivo compulsivo (DOC) e i temi correlati
Che cos'è il DOC da relazione?
Il disturbo ossessivo-compulsivo da relazione (DOC da relazione) è una forma specifica di disturbo ossessivo-compulsivo (DOC) in cui la persona è tormentata da dubbi ossessivi e pensieri intrusivi riguardo alla propria relazione sentimentale.
Questi pensieri possono riguardare la natura dei propri sentimenti, quelli del partner, la qualità della relazione o la compatibilità con l’altra persona.
L'ossessione
L’ossessione è un pensiero, un’immagine o un impulso che si presenta in modo ricorrente e indesiderato nella mente di una persona, causando ansia o disagio significativo.
Questi pensieri intrusivi sono spesso percepiti come inappropriati, spaventosi o angoscianti e sono difficili da controllare o ignorare. Le persone che li sperimentano sanno generalmente che questi pensieri non sono razionali, ma non riescono a smettere di pensarci.
I pensieri intrusivi
I pensieri intrusivi sono pensieri, immagini o impulsi indesiderati e disturbanti che si presentano in modo ripetitivo nella mente di una persona.
Questi pensieri sono spesso angoscianti, in quanto possono essere violenti, inquietanti o completamente in contrasto con i valori e le credenze della persona che li sperimenta.
I pensieri intrusivi possono riguardare vari temi, come la paura di fare del male a sé stessi o agli altri, dubbi sulle proprie capacità o sulla propria moralità, o contenuti sessuali inappropriati.
Le compulsioni
Le compulsioni sono comportamenti ripetitivi o azioni mentali che una persona si sente obbligata a compiere in risposta a pensieri ossessivi o a regole rigide.
Le compulsioni hanno lo scopo di ridurre l’ansia o il disagio causato dai pensieri ossessivi, o di prevenire un evento temuto. Tuttavia, queste azioni non sono realisticamente connesse a ciò che si teme o sono chiaramente eccessive, creando un ciclo di disagio e sollievo temporaneo.
Mania dell'ordine e DOC di simmetria
La mania dell’ordine e il disturbo ossessivo-compulsivo (DOC) di simmetria sono forme di disturbo ossessivo-compulsivo in cui l’ossessione per la precisione, la disposizione e l’ordine assume un ruolo centrale, causando ansia e disagio se le cose non sono percepite come “perfettamente in ordine”.
La mania dell’ordine si manifesta con un bisogno eccessivo di avere oggetti, spazi e situazioni organizzati in modo preciso e ordinato. Chi ne soffre prova disagio o irritazione se l’ambiente non è pulito o disposto in un certo modo. Questo desiderio di ordine può non essere necessariamente patologico, ma può diventare problematico se inizia a interferire con la vita quotidiana o a causare ansia significativa.
Il DOC di simmetria è una forma più specifica di DOC in cui la persona ha pensieri ossessivi riguardo alla disposizione simmetrica o equilibrata degli oggetti. Questi pensieri generano ansia che può essere alleviata solo mettendo in atto rituali compulsivi per allineare, sistemare o riordinare oggetti in modo perfetto.