L’evoluzione digitale del mondo contemporaneo ha aperto un universo di opportunità e connessioni globali, ma ha introdotto anche una nuova problematica: la dipendenza da Internet o Internet Addiction Disorder.
Sempre più persone si trovano intrappolate in un uso eccessivo e compulsivo della rete, con ripercussioni significative sulla vita quotidiana.
Ma cosa si cela dietro questo disturbo comportamentale? Quali sono i segnali che indicano una dipendenza da Internet e quali rischi comporta?
In questo articolo approfondiremo le caratteristiche di questo fenomeno, analizzando le cause, le conseguenze e le possibili strategie di intervento per ritrovare il giusto equilibrio nella vita di tutti i giorni.


Che cos’è la dipendenza da internet?
La dipendenza da Internet è una forma di comportamento compulsivo che porta a un uso eccessivo e incontrollato della rete. Un uso talmente eccessivo da influenzare negativamente diversi aspetti della vita quotidiana. È questa una condizione che è in associazione ai disturbi del controllo degli impulsi.
Chi ne soffre sperimenta un bisogno crescente di essere online e manifesta sintomi come irritabilità, ansia, insonnia o disturbi dell’umore quando è disconnesso. Il tempo speso su Internet, trascorso sui social, giocando ai videogiochi o speso su siti dai contenuti hard, interferisce con il lavoro, lo studio e le relazioni personali.
Tra i segnali di cui tenere conto ci sono anche la perdita di interesse per attività offline, la tendenza a mentire sull’uso del web e l’isolamento sociale.
L’acronimo I.A.D., Internet Addiction Disorder, si deve a Ivan Golderg, psichiatra americano. Il modello a cui faceva riferimento era il gioco d’azzardo patologico. Nel 1995 è stato poi fondato il Center for Internet Addicition e, nel 2013, la dipendenza da internet è stata inserita nel DSM-V.
Questo tipo di dipendenza può essere considerata come una condizione associabile ai disturbi del controllo degli impulsi, come se il soggetto riuscisse a “tamponare” stati di ansia o crescenti stati di tensione attraverso un abuso di quanto la rete offre. La privazione dell’accesso alla rete può scatenare reazioni negative come irritabilità e umore depresso, tipici dei sintomi da astinenza.
Chi colpisce la dipendenza da internet?
Particolare attenzione dovrebbe essere posta nei confronti di due fasce di popolazione a rischio: i bambini e gli adolescenti dall’età compresa tra i 14 anni e i 21 anni.
Un dato allarmante, soprattutto se si tiene conto del fatto che circa la metà dei bambini ha accesso a internet, e che spesso il tempo medio di fruizione della rete può superare le due ore, con ripercussioni sulla sfera cognitiva ed affettiva.
Quali sono i sintomi dell’Internet Addiction Disorder?
Sempre secondo Goldberg, ci sono alcuni sintomi tipici di questo tipo di dipendenza:
- necessità di trascorrere un numero sempre più cospicuo di ore di connessione, per trarne soddisfazione
- riduzione significativa di tutti gli altri interessi che non siano internet
- in caso di riduzione o interruzione di abuso, il soggetto può sviluppare sintomi depressivi, oppure ansiosi, e agitazione psicomotoria
- mancata capacità di avere sotto controllo, o di interrompere, l’uso di internet
- mancata interruzione nell’uso di internet nonostante la consapevolezza di dover affrontare importanti questioni personali o professionali, o di soffrire di disturbi del sonno.
Ulteriori sintomi sul piano fisico e psicologico
Non va dimenticato come l’abuso della rete determini altri sintomi:
- psicologici: pensieri disfunzionali sulla propria persona e sugli altri, sentimenti di inadeguatezza, scarsa autostima e insicurezza
- fisici: dolori a carico del collo e della schiena, sindrome del tunnel carpale, problemi della vista. Disturbi dati, oltretutto, da periodi di inattività fisica prolungati nel tempo.
Quali sono i 5 tipi di dipendenza patologica da internet?
L’uso eccessivo di internet può manifestarsi in diverse forme, a seconda delle attività online prevalenti. Tra i principali tipi di dipendenza da internet troviamo:
- cyber sexual addiction o dipendenza dal sesso virtuale: il soggetto tende a scaricare, utilizzare e spesso scambiare materiale pornografico reperito in rete. Vengono inoltre frequentate spesso chat erotiche.
- Cyber relational addiction o dipendenza da relazioni virtuali: quando il soggetto non riesce a distaccarsi dall’eccessivo coinvolgimento in relazioni, di ordine affettivo o adultero, nate ed esclusivamente vissute in rete. L’uso dei social network, l’instant messaging o le chat room hanno influenzato notevolmente questa condizione, a cui si aggiunge il disinteresse o l’allontanamento del soggetto da ogni situazione affettiva che sia offline.
- Net gaming addiction, o dipendenza dal gioco online: una forma di I.A.D molto intensa che può determinare un aumento di stress e aggressività, l’impossibilità di controllare il peso, una diminuzione delle prestazioni lavorative o accademiche e un aumento solitudine.
- Online shopping addiction o dipendenza da shopping compulsivo online: quando un sano e legittimo desiderio di acquistare un prodotto o un servizio online si trasforma in un impulso ingestibile fine a se stesso, intrusivo e privo ormai di piacere.
- Information overload, o dipendenza da ricerca di informazioni: un comportamento compulsivo che porta il soggetto a cercare e catalogare informazioni, con lassi temporali sempre più importanti, ritrovandosi con un sovraccarico informativo.
Perché si diventa dipendenti da internet?
In estrema sintesi: si diventa dipendenti da internet quando la connessione digitale diventa una risposta abituale e disfunzionale al malessere emotivo o di relazione. E l’uso eccessivo di internet può sviluppare una dipendenza patologica ogni volta che scatta un potente meccanismo di gratificazione.
Uno dei motivi principali è il tentativo di evitare o alleviare un disagio emotivo: l’uso della rete offre una “fuga” dalla realtà che permette di regolare emozioni come noia, ansia, solitudine o stress.
In molte situazioni, internet viene utilizzato come rifugio mentale, uno spazio sicuro in cui il soggetto si sente protetto e in controllo. Questo comportamento può diventare abituale, fino a trasformarsi in una dipendenza. Inoltre, la rete fornisce gratificazioni immediate, stimolando il circuito della ricompensa cerebrale attraverso like, messaggi o contenuti nuovi, rafforzando il desiderio di tornare online.
Tra i fattori di rischio figurano la bassa autostima, problemi in relazioni e rapporti, fragilità emotiva, e in alcuni casi la presenza di altri disturbi psicologici (come depressione, ADHD o disturbo d’ansia). L’accesso senza limiti e l’onnipresenza del digitale rendono meno complesso lo sviluppo di un uso incontrollato.
Fattori di rischio
Negli adolescenti, un primo fattore di rischio è dato dalla vulnerabilità, a sua volta legata a una fase delicata dello sviluppo, in cui la costruzione dell’identità e la ricerca di approvazione sociale sono essenziali. Bassa autostima, difficoltà relazionali e familiari possono spingere i ragazzi a rifugiarsi nel mondo digitale, un mondo “anestetizzato”, nel quale si ha immediata gratificazione. Anche la mancanza di limiti e regole nell’uso di smartphone, portatili, e computer, è un fattore di cui tenere conto.
La dipendenza da internet interessa anche gli adulti. In questo secondo caso, i fattori di rischio possono essere: stress lavorativo, solitudine, insoddisfazione personale, disoccupazione o difficoltà affettive. Le persone con disturbi dell’umore, che soffrono di ansia o bassa autostima, anche da adulte sono più predisposte a sviluppare un uso compulsivo della rete come forma di compensazione emotiva.
In entrambe e le fasce d’età, internet viene sempre vissuta come un rifugio.
Comorbidità
Le persone che rischiano di sviluppare questo tipo di dipendenza a volte sono afflitte anche da:
Perché la dipendenza da internet è pericolosa?
La dipendenza da Internet presenta una serie di rischi che minacciano la salute mentale, le relazioni interpersonali e la qualità della vita. Ecco alcuni dei rischi associati:
- disturbi mentali: la persona dipendente da internet spesso trascorre molto tempo online a discapito della vita reale. Un vero e proprio ritiro sociale che può portare a depressione e ansia.
- difficoltà nelle relazioni e isolamento sociale: passare troppo tempo online può portare a problemi nelle relazioni personali. Gli individui dipendenti si isolano, spesso trascurano amici e familiari e preferiscono l’interazione online a quella faccia a faccia (Hikikomori).
- problemi fisici: tante ore trascorse davanti allo schermo possono provocare la sindrome del tunnel carpale, problemi alla vista, mal di testa, aumento di peso.
- basse prestazioni scolastiche e lavorative: chi sviluppa questa dipendenza può vedere una diminuzione delle proprie prestazioni a scuola o sul posto di lavoro.
- problemi finanziari: l’acquisto compulsivo online o la partecipazione a giochi d’azzardo online possono portare a gravi problemi finanziari.
- privacy e sicurezza: condividere troppo di se stessi online, o cadere in trappole come il phishing, può mettere a rischio la propria privacy e la sicurezza delle informazioni personali.
- disturbi del sonno: l’uso eccessivo di dispositivi elettronici prima di dormire influisce negativamente sulla qualità del sonno, causando disturbi come l’insonnia.
- aumento della tolleranza: molte persone sviluppano una maggiore tolleranza all’uso di Internet, il che significa che devono passare sempre più tempo online per raggiungere lo stesso livello di gratificazione.
Quale terapia risulta efficace?
La terapia cognitivo-comportamentale offre una valida risposta alla dipendenza da internet. L’obiettivo è duplice: ridurre gradualmente l’uso compulsivo della rete e sostituirlo con attività più sane e gratificanti.
Il percorso terapeutico si concentra sulla modificazione dei pensieri negativi legati all’uso di internet e sulla promozione di comportamenti più equilibrati.
Innanzitutto la persona deve essere pronta ad ammettere la dipendenza. Successivamente, attraverso esercizi e tecniche specifiche, si mira a identificare e modificare i fattori che alimentano la dipendenza, sia a livello individuale che sociale.
Un aspetto fondamentale è l’educazione all’uso consapevole di internet, fornendo gli strumenti necessari per vivere in modo sano nell’era digitale. Limitare il tempo online e favorire le interazioni sociali sono elementi chiave per ritrovare un equilibrio.


Prevenzione per la dipendenza da internet
È possibile svolgere una serie di azioni in grado di aiutare ad allontanare il rischio di questa dipendenza:
- stabilire limiti di tempo: si possono orari precisi per l’uso di internet, evitando l’accesso durante i pasti o prima di dormire
- creare routine senza dispositivi: si introducono momenti della giornata dedicati ad attività offline, come la lettura o lo sport, o gli incontri di persona, andare al cinema
- utilizzare strumenti di monitoraggio: ci sono applicazioni che aiutino a controllare e limitare il tempo trascorso online.
- promuovere attività alternative: come hobby che non richiedano l’uso di dispositivi digitali, per favorire interazioni sociali reali
- essere consapevoli delle proprie emozioni: osservare come ci si sente durante e dopo l’uso di Internet per riconoscere eventuali segnali di disagio. Sono due passaggi utili per evitare di cadere in questa dipendenza
- comunicare apertamente: parlare con amici o familiari delle proprie abitudini digitali, cercando supporto se necessario, può essere il primo passo verso la rottura di questo circolo vizioso
- educarsi al digitale: informarsi sui rischi dell’uso eccessivo di internet e partecipare a programmi di sensibilizzazione.