La crisi di coppia può essere un momento fisiologico nel rapporto tra due persone. Ciò che conta, in realtà, è il modo in cui la si affronta, oltre alla capacità di superarla rafforzando ulteriormente la relazione.
In questo articolo vedremo quali sono i principali segnali di una relazione che sta attraversando una crisi, come superarla e come affrontare questo delicato periodo di transizione.
Quali sono i segnali di una coppia in crisi?
Quando una coppia è in crisi? Come fare a capirlo? Le relazioni sono dinamiche e complesse, caratterizzate da momenti felici e sfide da affrontare. Seppur non esistano regole universali per identificare una crisi di coppia, è possibile individuare alcuni segnali comuni che possono fungere da campanello d’allarme.
Problemi di comunicazione
La comunicazione è l’elemento vitale di ogni relazione, e la coppia non fa eccezione. Quando la comunicazione vacilla, la relazione rischia di naufragare.
All’interno di una coppia in crisi si possono osservare due estremi diametralmente opposti:
- Silenzio assordante: la comunicazione si interrompe, lasciando spazio a un vuoto e a una solitudine che alimentano incomprensioni e frustrazioni. I partner si isolano emotivamente, incapaci di esprimere bisogni e sentimenti.
- Accuse feroci: la comunicazione degenera in un campo di battaglia verbale, in continui litigi dove i partner si scambiano accuse e rimproveri, senza mai trovare un terreno comune per un dialogo costruttivo.
Oltre a queste due polarità, un altro aspetto critico da non sottovalutare è la difficoltà nell’affermare la propria individualità. All’interno di una coppia sana, entrambi i partner dovrebbero sentirsi liberi di esprimere la propria personalità e le proprie passioni. Tuttavia, quando la crisi prende il sopravvento, le differenze individuali possono essere soffocate, creando un senso di perdita di identità.
Mancanza di intimità
La mancanza di intimità è un altro tipico segnale di una coppia in crisi. Essa può declinarsi in vari modi e riflettersi anche sulla sfera sessuale, con un generale calo del desiderio, ma anche vere e proprie disfunzioni (disfunzione erettile).
In una coppia in crisi, inoltre, prevale spesso un sentimento di rabbia, che si manifesta con un senso di risentimento e delusione nei confronti del partner. In alcuni casi estremi, la rabbia può degenerare in violenza, sia fisica che psicologica: ne sono un esempio concreto le relazioni tossiche, caratterizzate da continui attacchi verbali, umiliazioni e manipolazioni emotive.
Gelosia e mancanza di spazi individuali
La gelosia, seppur in misura moderata possa essere un elemento naturale e persino positivo all’interno di una coppia, può rivelarsi estremamente dannosa quando assume proporzioni eccessive. In questi casi, la gelosia degenera in comportamenti di controllo ossessivi e tossici, che minano la fiducia e la libertà individuale all’interno della relazione.
La mancanza di spazi individuali può inoltre incidere negativamente sulla coppia: dedicare del tempo a se stessi, anche all’interno di una relazione sana, è fondamentale per mantenere una propria identità e per nutrire interessi personali. Questo equilibrio tra vita di coppia e vita individuale permette di arricchire la relazione stessa, evitando di cadere nella routine e nella dipendenza reciproca.
Altri segnali che indicano che il rapporto di coppia è in crisi
Oltre ai segnali già citati, ci sono altri indizi che possono indicare una crisi nella coppia:
- Manca il tempo per attività piacevoli condivise e lo stare insieme diventa un dovere.
- I partner conducono vite parallele, senza condividere interessi o quotidianità.
- Si perde complicità e diventa sempre più difficile comunicare liberamente, per timore di ferire l’altro.
- Aumentano le critiche verso l’altro perché ci si concentra solo sui difetti.
- Ci si sente svuotati dalle richieste del partner e la relazione appare sbilanciata.
- Si nascondono aspetti del partner a familiari e amici (indicando una mancanza di fiducia o disagio profondo nella coppia).
Dopo quanti anni iniziano i problemi di coppia?
Non esiste una risposta univoca a questa domanda. Tuttavia, la ricerca psicologica e le osservazioni cliniche evidenziano alcune fasi della relazione in cui le sfide tendono a intensificarsi. Invece di un momento preciso, è più corretto parlare di periodi critici o “punti di svolta” in cui le dinamiche della coppia possono evolvere, a volte in modo problematico.
Uno dei periodi spesso citati è intorno al terzo-quinto anno di relazione. Questa fase segna il superamento dell’idealizzazione iniziale, quello in cui tutto sembra perfetto. Le differenze individuali, che magari all’inizio venivano percepite come complementari, possono emergere con maggiore forza, portando a incomprensioni e conflitti più frequenti. Le routine si consolidano, la novità svanisce e la gestione della quotidianità può mettere alla prova la capacità della coppia di comunicare e collaborare.
Un altro momento delicato si presenta spesso con l’arrivo di eventi significativi, sia positivi che negativi, che portano a enormi cambiamenti nelle dinamiche della coppia.
La nascita di un figlio, ad esempio, è un evento gioioso ma anche profondamente trasformativo. La coppia si ritrova a dover ridefinire ruoli, priorità e tempi, spesso trascurando la relazione a favore delle nuove responsabilità genitoriali.
La stanchezza, la mancanza di intimità e la scarsa comunicazione possono generare tensioni, incomprensioni e senso di solitudine. Il partner può sentirsi escluso, mentre la madre rischia di smarrire la propria identità al di fuori della maternità.
Anche dopo un aborto volontario, pur essendo una scelta consapevole, possono svilupparsi emozioni difficili da gestire. L’esperienza può toccare aspetti profondi dell’identità, della genitorialità e del futuro condiviso. La crisi non nasce tanto dalla scelta, quanto dalla difficoltà di attraversarla insieme: se uno dei due tende al silenzio e l’altro ha bisogno di esprimersi, la distanza emotiva può aumentare.
Come si fa a capire se una relazione sta finendo?
Molto spesso, quando gli aspetti negativi prevalgono su quelli positivi, e tutte le difficoltà si trasformano in una vera e propria crisi, uno dei due partner decide di chiedere la classica “pausa di riflessione”, un periodo di stacco in cui provare a fare chiarezza con se stessi.
Nella maggior parte dei casi, però, la pausa di coppia è solo un palliativo che nasconde la vera ferita: senza un dialogo sincero, la relazione è destinata a crollare.
Affrontare i problemi di coppia con onestà e apertura può quindi rappresentare un’opportunità per ricostruire il rapporto.
Tuttavia, in alcune situazioni, l’amore e l’impegno non sono sempre sufficienti a sostenere un rapporto e la fine della relazione può rivelarsi la scelta più giusta per entrambe le parti.
Quanto dura una crisi di coppia?
A seconda delle cause che l’hanno determinata, una crisi di coppia può assumere durate differenti, da qualche mese ad alcuni anni, prima che si prenda una decisione.
Nelle coppie con figli la gestione di una crisi può rivelarsi particolarmente complessa, a causa di alcuni fattori di rischio che possono aggravare la situazione, come lo stress da genitorialità che può creare quotidianamente terreno fertile per incomprensioni e conflitti.
Le crisi di coppia che coinvolgono figli possono protrarsi per anni, richiedendo tempo e riflessione per giungere alla decisione più giusta per tutti. Questo perché i genitori possono provare sensi di colpa e di responsabilità per la crisi, temendo le conseguenze negative sui figli. Questi sentimenti possono ostacolare la ricerca di soluzioni e la presa di decisioni difficili ma necessarie.
Alla crisi contribuisce anche la pressione sociale: la società infatti spesso idealizza la famiglia come un’unità solida, esercitando pressione sulle coppie a rimanere insieme “per il bene dei figli”. Questa pressione può, di conseguenza, allungare i tempi di sofferenza per tutti i componenti della famiglia.
Cosa fare in caso di crisi di coppia?
Una crisi di coppia rappresenta un momento di grande difficoltà, ma può anche essere un’opportunità per rimettersi in discussione, crescere e rafforzare il legame.
Si deve condividere con il proprio partner ciò che si prova, i problemi che hanno portato il rapporto a incrinarsi, i propri bisogni e necessità. Bisogna dare voce alle proprie emozioni in modo da provare a ritrovare quell’empatia perduta nella coppia. È importante evitare di lasciare spazio al non detto e confrontarsi in maniera totalmente trasparente, anche se può risultare difficile o doloroso.
La capacità di negoziare e la flessibilità sono altri due aspetti chiave nella risoluzione dei problemi di coppia. Come fare? Bisogna imparare a smorzare i conflitti attraverso il confronto e la condivisione, essere aperti al cambiamento e disposti ad adattarsi alle nuove esigenze e circostanze.
Se risulta difficile superare la crisi da soli, chiedere aiuto a un terapeuta esperto può essere la chiave per superarla. La terapia di coppia può aiutare e diventare uno spazio sicuro dove:
- comprendere le dinamiche relazionali alla radice della crisi
- Riconoscere e valorizzare i punti di forza della relazione
- Sviluppare strategie costruttive per affrontare i problemi
Non esistono relazioni perfette, né rapporti privi di problemi ed è assolutamente fisiologico che ci siano momenti di difficoltà. Dialogare, ascoltarsi e supportarsi a vicenda è fondamentale per superare le crisi e costruire una relazione solida e duratura.
(9 Maggio 2025)