La discalculia: cos’è e come si interviene

La discalculia è un disturbo dell’apprendimento caratterizzato dalla difficoltà nella comprensione dei numeri e dei concetti matematici. Vediamo sintomi, cause e modalità di intervento

La discalculia: cos’è e come si interviene

La discalculia è un disturbo specifico dell’apprendimento che riguarda la capacità di comprendere e utilizzare concetti matematici e numerici.

Si manifesta come una difficoltà persistente nell’acquisire competenze matematiche di base e può influenzare vari aspetti del calcolo, della comprensione dei numeri, delle operazioni matematiche e della risoluzione di problemi matematici.

Come tutti gli altri disturbi dell’apprendimento, la discalculia è un disturbo del neurosviluppo, e non ha niente a che fare con l’intelligenza della persona. Non è semplicemente una difficoltà temporanea o occasionale in matematica, ma una condizione permanente che può ostacolare significativamente il rendimento accademico e la vita quotidiana di chi ne è affetto.

Cos’è la discalculia in parole povere?

?La discalculia è un Disturbo Specifico dell’Apprendimento (DSA) che si manifesta in difficoltà significative nell’elaborazione dei numeri e nel calcolo aritmetico. La capacità di comprendere e manipolare concetti matematici fondamentali ne risulta compromessa.

Queste difficoltà riguardano la comprensione dei numeri, l’esecuzione di calcoli mentali e l’applicazione di procedure matematiche di base, come addizioni, sottrazioni, moltiplicazioni e divisioni.

Nello specifico, questo disturbo è relativo a:

  • intelligenza numerica basale: la capacità innata di comprendere e rappresentare il mondo attraverso numeri e quantità. Questa abilità consente di percepire e discriminare quantità, riconoscere piccole numerosità senza contare e stimare grandezze numeriche. Si manifesta precocemente nell’infanzia e costituisce la base per lo sviluppo di competenze matematiche più complesse
  • abilità di calcolo: si riferisce all’insieme dei processi cognitivi che permettono di operare con i numeri attraverso operazioni aritmetiche, sia semplici che complesse. Comprende la capacità di riconoscere e utilizzare simboli matematici, eseguire calcoli mentali e scritti, applicare procedure matematiche appropriate e risolvere problemi numerici.

È importante sottolineare che queste difficoltà non sono attribuibili a un deficit intellettivo generale o a problemi sensoriali. Sono piuttosto una sfida specifica nell’elaborazione delle informazioni numeriche. La diagnosi precoce e gli interventi educativi mirati possono aiutare, efficacemente, nell’acquisizione di strategie compensative e nel miglioramento delle abilità matematiche.

Tipi di discalculia

È possibile distinguere tra:

  • discalculia primaria, se le difficoltà del bambino riguardano solo l’aritmetica e l’algebra (dunque l’apprendimento del sistema dei numeri)
  • discalculia secondaria, se è accompagnata da altri disturbi, come dislessia o disgrafia.

Incidenza

La discalculia ha un’incidenza inferiore rispetto agli altri disturbi dell’apprendimento. Si è stimato che circa lo 0,5% dei bambini in età scolare abbia questo tipo di disturbo.

Questa bassa incidenza, unita alle naturali difficoltà che hanno i bambini nell’imparare la matematica, ne fanno il disturbo dell’apprendimento meno riconosciuto e studiato. Secondo i dati del MIUR, riferiti all’anno scolastico 2018/2019, gli studenti con discalculia sono stati circa 96 mila.

Quali sono i quattro DSA?

I DSA riconosciuti dalla legge 170/2010 sono quattro, ovvero:

  • dislessia
  • disgrafia
  • disortografia
  • discalculia.

Come si capisce se una persona è discalculica?

I segnali di discalculia variano a seconda dell’età e del livello scolastico del bambino o dell’adolescente.?

Durante l’età prescolare, ci possono essere segnali quali:

  • difficoltà nel contare oggetti o associare numeri a quantità specifiche
  • incapacità di riconoscere simboli numerici o di collegarli alle parole corrispondenti?
  • problemi nel ricordare l’ordine dei numeri o nel confrontare grandezze?
  • evitamento di giochi che richiedono l’uso di numeri o concetti matematici

Per quanto riguarda la scuola primaria, le difficoltà possono diventare più evidenti:

  • problemi nel riconoscere numeri e simboli matematici
  • uso frequente delle dita per contare, invece di strategie mentali più avanzate
  • difficoltà nel memorizzare le tabelline o nel ricordare fatti aritmetici di base
  • problemi nel pianificare e risolvere problemi matematici che richiedono più passaggi
  • difficoltà nel distinguere la destra dalla sinistra e scarso senso dell’orientamento
  • tendenza a evitare attività o giochi che richiedono l’uso dei numeri?.

Negli anni del liceo, la discalculia può manifestarsi attraverso:

  • difficoltà nell’applicare concetti matematici alla vita quotidiana, come misurare ingredienti in una ricetta o gestire il denaro
  • problemi nel comprendere grafici, tabelle o mappe
  • difficoltà nel seguire indicazioni stradali o nel mantenere l’orientamento
  • persistenti difficoltà nel ricordare numeri di telefono o altre sequenze numeriche
  • tendenza a evitare compiti o attività che richiedono competenze matematiche.

La discalculia negli adulti

Gli adulti con discalculia possono incontrare ostacoli importanti nelle operazioni aritmetiche di base, sia mentali che scritte. Si possono manifestare lentezza nel calcolo, errori frequenti e confusione tra cifre simili. Operazioni più complesse, come moltiplicazioni e divisioni, risultano particolarmente problematiche.

La gestione del denaro rappresenta un’altra sfida comune: calcolare il resto, gestire un budget o comprendere concetti finanziari può risultare difficile, così come leggere l’orologio analogico, o calcolare il tempo necessario per completare un’attività. Si hanno anche difficoltà nell’orientamento spaziale, come distinguere la destra dalla sinistra o seguire indicazioni stradali.

In ambito professionale, la discalculia può emergere come ansia nell’affrontare compiti che richiedono calcoli, difficoltà nella gestione delle finanze aziendali o nella comprensione di grafici e tabelle. L’uso di software che implicano operazioni numeriche, come fogli di calcolo, può risultare estremamente complesso.

Come scrivono i numeri i discalculici?

Le persone con discalculia possono commettere errori tipici, nella scrittura dei numeri, spesso dovuti a difficoltà nel riconoscere le cifre o nell’organizzare le sequenze numeriche.

Tra gli errori più comuni c’è l’inversione delle cifre, ad esempio scrivere 93 invece di 39, confondendo quindi l’ordine delle decine e delle unità. Si possono inoltre scambiare numeri visivamente simili, come 6 e 9, oppure 3 e 8. Un’altra difficoltà frequente riguarda il posizionamento delle virgole, che porta a scrivere 10,5 invece di 105.

Quali sono le cause?

Le cause della discalculia non sono ancora del tutto note, ma si ritiene che sia dovuta a un insieme di fattori:

  • ereditari: presenza in famiglia di persone con discalculia
  • ambientali: nascita prematura o abitudini dannose della madre durante la gravidanza
  • presenza di altri disturbi simili (del linguaggio, dell’attenzione etc.).

Come si fa a capire se è discalculia? Diagnosi

La diagnosi di discalculia avviene generalmente quando il terzo anno di scuola primaria è concluso, onde evitare valutazioni errate. Il bambino discalculico, a ogni modo, può giù mostrare dei segnali in età prescolare, come difficoltà a:

  • quantificare gli oggetti
  • contare e ricordare i numeri
  • ricordare oggetti o elementi in sequenza
  • associare, comprendere e riconoscere i simboli numerici.

Per la diagnosi, è essenziale condurre una serie di test specifici e standardizzati al fine di escludere la presenza di deficit neurologici, cognitivi ed emozionali relazionali.  È necessario verificare che il quoziente intellettivo del bambino rientri nella norma, che non siano presenti deficit che possano, da soli, spiegare le difficoltà riscontrate, e che siano state fornite adeguate opportunità di apprendimento a scuola.

Vengono inoltre esaminate le abilità prassiche, ossia le abilità legate al movimento volontario, così come le capacità spaziali, mnemoniche e linguistiche.

Test per la discalculia

I test per la discalculia, nello specifico, valutano:

  • la capacità del bambino di leggere e scrivere numeri
  • il livello di competenza nel calcolo, sia attraverso calcoli scritti che mentali, entro un limite di tempo prestabilito
  • la comprensione dell’ordine di grandezza, cioè la capacità di stabilire quale numero sia maggiore o minore rispetto agli altri
  • l’abilità di eseguire calcoli progressivi sia in senso crescente che decrescente (ad esempio, contare da 30 a 50 o da 50 a 30).
  • la capacità di comprendere un problema matematico presentato in forma testuale e l’abilità di utilizzare le strategie e le operazioni adeguate a risolverlo. Ad esempio, si chiederà al bambino quali operazioni utilizzerebbe per risolvere un determinato problema e quali dati prenderebbe in considerazione inizialmente.

Nella valutazione delle competenze numeriche e del calcolo aritmetico, si utilizzano prove standardizzate che tengono conto del livello di istruzione scolastica del bambino, suddivise in base all’anno scolastico.

Come si interviene? Percorsi di potenziamento

La discalculia, come gli altri disturbi specifici dell’apprendimento, rappresenta una disabilità permanente e non una malattia. Pertanto, è impreciso parlare di terapie o trattamenti. Tuttavia, è possibile ottenere miglioramenti significativi: con il giusto supporto, le persone affette da discalculia possono colmare le proprie lacune e apprendere strategie che facilitino il calcolo e la comprensione dei concetti matematici e aritmetici.

Le persone con discalculia possono oggi beneficiare di diversi metodi di supporto, sviluppati da terapisti e specialisti nel campo, con l’obiettivo di potenziare le loro capacità di calcolo e le competenze matematiche e aritmetiche. Questi metodi di supporto sono, in effetti, strategie mirate a compensare e riabilitare le diverse difficoltà riscontrate.

Nello specifico, le strategie di supporto per le persone con discalculia includono interventi educativi, l’utilizzo di strumenti compensativi (che aiutano a compensare le lacune del paziente) e l’implementazione di misure dispensative.

Interventi educativi

Gli interventi educativi sono strategie di insegnamento specializzate che prevedono:

  • l’utilizzo di esempi concreti che collegano la matematica alla vita quotidiana, contribuendo a rinforzare la comprensione dei numeri da parte del paziente
  • l’uso di supporti visivi come disegni o oggetti in movimento per risolvere i problemi matematici
  • l’assegnazione di quantità gestibili di esercizi matematici in modo che il bambino non si senta sopraffatto
  • la revisione delle abilità apprese prima di procedere con nuovi argomenti e spiegazioni chiare sui collegamenti tra le competenze.
  • la suddivisione delle lezioni in blocchi più piccoli per facilitare il processo di apprendimento.
  • l’utilizzo di pezzi di carta per coprire i problemi matematici, consentendo al paziente di concentrarsi su un esercizio alla volta e riducendo l’ansia legata a una serie di compiti difficili
  • l’uso di giochi matematici anziché esercizi tradizionali per rendere l’apprendimento della matematica più divertente e meno stressante.

Gli interventi educativi sono condotti da insegnanti con una specifica formazione nel campo dei disturbi specifici dell’apprendimento. Molte scuole oggi includono insegnanti con tale preparazione nel loro personale, i quali possono offrire supporto non solo alle persone con discalculia, ma anche a coloro che affrontano disturbi come la dislessia o la disgrafia.

In generale, gli insegnanti che si occupano di interventi educativi possono lavorare individualmente con un paziente alla volta o con un gruppo ristretto di pazienti. Questo approccio è giustificato dal fatto che ogni individuo con discalculia è un caso unico e richiede un supporto specifico, che potrebbe non essere altrettanto efficace per un altro soggetto.

Strumenti compensativi

Gli strumenti compensativi, dall’altro lato, includono risorse tecnologiche come software e dispositivi per computer, tavole pitagoriche, calcolatrici e registratori vocali. Questi strumenti sono appositamente progettati per aiutare le persone con discalculia a superare le loro difficoltà, migliorando la visione e la comprensione del mondo matematico.

In Italia, l’uso di strumenti compensativi per supportare le persone con discalculia è sancito dalla legge (Legge 170/2010) e rappresenta un diritto riconosciuto.