DSA: cosa sono e come trattarli

I disturbi specifici dell'apprendimento sono difficoltà che coinvolgono alcune abilità fondamentali come leggere, scrivere e fare i calcoli. Riguardano soprattutto i bambini, ma si possono individuare anche nell’età adulta. Vediamo quali sono e come affrontarli.

DSA: cosa sono e come trattarli

I DSA, Disturbi Specifici dell’Apprendimento, possono essere definiti come disturbi del neuro-apprendimento che ineriscono le abilità di lettura, scrittura e calcolo in mod esatto e fluido.

Tendono a manifestarsi con l’avvio della scolarizzazione del bambino, ma possono interessare anche gli adulti. Va comunque specificato che chi soffre di DSA non patisce alcuna carenza di intelligenza, ma può patire conseguenze sia sul rendimento scolastico che sulle attività quotidiane.

I disturbi dell’apprendimento sono determinati da un differente neuro funzionamento del cervello. Il trattamento, una volta svolta la diagnosi, si basa sullo svolgimento di attività di tipo riabilitativo e di potenziamento delle competenze specifiche.

Cosa sono i DSA?

I Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA) sono un insieme di disturbi del neurosviluppo che si manifestano durante l’età evolutiva, ovvero nel periodo in cui i bambini iniziano a sviluppare le abilità fondamentali di lettura, scrittura e calcolo.

I DSA sono definiti specifici perché le difficoltà riguardano uno o più ambiti specifici dell’apprendimento, come la lettura fluente e accurata (dislessia), la scrittura corretta e leggibile (disortografia e disgrafia) e le abilità di calcolo (discalculia), senza compromettere l’intelligenza generale del bambino.

Si sono disturbi evolutivi perché emergono durante lo sviluppo, quando le abilità di apprendimento dovrebbero automatizzarsi. Non sono determinati da traumi, carenze educative o mancanza di impegno, ma derivano da un diverso funzionamento neurobiologico del cervello.  Sono quindi una diversa modalità di elaborazione delle informazioni.

Quali sono i 4 disturbi specifici dell’apprendimento?

disturbi specifici dell’apprendimento non devono essere confusi con deficit di natura sensoriale, neurologica o intellettiva. Sono frequenti nei bambini ma possono permanere, come detto, anche negli adulti.

I DSA sono:

  • dislessia
  • disortografia
  • disgrafia
  • discalculia.

Dislessia

La dislessia interferisce in modo significativo la capacità di lettura dei bambini. I bambini che ne soffrono faticano a decodificare le parole in modo accurato e veloce. La loro abilità di riconoscere e associare i suoni alle lettere può essere compromessa, determinando una lettura frammentata, poco scorrevole e scorretta. La lettura può risultare lenta e laboriosa, gravata da frequenti interruzioni e ripetizioni.

Questa difficoltà può influire negativamente su diverse aree dell’apprendimento, come la comprensione dei testi scritti, l’elaborazione delle informazioni e la memorizzazione dei contenuti letti. Si hanno per conseguenze ripercussioni sulle prestazioni scolastiche in diverse materie: la lettura è una competenza fondamentale per l’apprendimento in tutte le discipline.

Disortografia

La disortografia colpisce la capacità di scrivere in modo accurato e corretto. I bambini affetti da questo disturbo hanno problemi a rispettare le regole ortografiche e a riconoscere correttamente le sequenze di lettere nei diversi contesti. Il risultato è la produzione di errori frequenti nella scrittura di frasi e parole, inclusi errori di sillabazione, omissione di lettere o lettere aggiunte in modo errato.

Un aspetto particolarmente complesso della disortografia è la difficoltà nel copiare testi da una lavagna o da un libro. I bambini con questo disturbo possono, per esempio, invertire l’ordine delle lettere o confonderle con lettere simili.

I bambini possono evitare di scrivere o esprimere le loro idee per paura di commettere errori. Questo può limitare la loro partecipazione in classe e la loro capacità di comunicare in modo efficace attraverso la scrittura.

Disgrafia

La disgrafia riguarda la componente motoria della scrittura manuale. I bambini con questo disturbo potrebbero avere difficoltà nell’impugnare la penna, rispettare il rigo e la spaziatura, e a volte commettono errori ortografici e di punteggiatura. Il processo di scrittura risulta affaticante e a volte provoca dolenzia.

La scrittura può risultare poco leggibile e persino difficile da decifrare, rendendo complesso per gli altri comprendere ciò che il bambino sta cercando di comunicare.

Questo può portare a frustrazione sia per il bambino che per gli insegnanti, poiché le sue capacità di espressione e comunicazione possono essere limitate dalla sua scrittura disordinata.

Discalculia

Per i bambini con discalculiale difficoltà riguardano la comprensione e manipolazione di alcuni concetti matematici, dei calcoli e dei problemi numerici.

Una delle principali problematiche associate alla discalculia è la difficoltà nel comprendere i numeri e le loro relazioni. Talvolta i bambini non sono in grado:

  • contare
  • riconoscere i numeri
  • fare i calcoli
  • comprendere i concetti di quantità, peso e dimensione.

Ad esempio, i ragazzi potrebbero faticare a stabilire la differenza tra numeri più grandi e più piccoli o a comprendere le operazioni matematiche di base come l’addizione e la sottrazione. La discalculia può anche influire sulla capacità di eseguire calcoli accurati e precisi. Un’altra area in cui la discalculia può manifestarsi è la comprensione dei concetti spaziali e geometrici.

I bambini potrebbero avere difficoltà a comprendere la relazione tra oggetti nello spazio, a riconoscere forme geometriche e a risolvere problemi che richiedono la comprensione di elementi geometrici e spaziali.

A cosa sono dovuti i disturbi dell’apprendimento?

La comprensione delle cause dei disturbi specifici dell’apprendimento (DSA) è ancora un campo di studio in evoluzione. Sebbene non esista una risposta definitiva, c’è un consenso generale sull‘origine neurobiologica di tali disturbi.

Si ritiene che entrino in gioco alcuni fattori:

  • genetici: è stata riscontrata una componente ereditaria significativa nei DSA. La presenza di casi simili all’interno della stessa famiglia suggerisce una predisposizione genetica, con geni specifici che influenzano lo sviluppo delle abilità di lettura, scrittura e calcolo
  • neurobiologici: i DSA sono associati a differenze nel funzionamento cerebrale. Ad esempio, nella dislessia, si osservano anomalie nella connettività delle aree cerebrali coinvolte nella decodifica fonologica, mentre nella discalculia possono esserci attivazioni ridotte delle reti neurali deputate al calcolo numerico
  • ambientali: condizioni prenatali e postnatali possono contribuire allo sviluppo dei DSA. L’esposizione a sostanze tossiche durante la gravidanza, complicazioni alla nascita, infezioni del sistema nervoso centrale, traumi cranici precoci, malnutrizione e deprivazione affettiva sono stati identificati come possibili fattori di rischio.

Inoltre, si è scoperto che i DSA sono spesso associati a disturbi emotivi e comportamentali. Ad esempio, i bambini con DSA potrebbero manifestare anche sintomi di disturbi di ansiadepressione o deficit di attenzione e iperattività.

Che differenza c’è tra disturbo dell’apprendimento e difficoltà dell’apprendimento?

È essenziale distinguere tra disturbi specifici di apprendimento (DSA) e le comuni difficoltà nell’apprendimento. La principale distinzione risiede nel fatto che i DSA sono riconosciuti come condizioni cliniche legate a specifiche difficoltà di automatizzazione dei processi cognitivi sottostanti le abilità di lettura, scrittura, calcolo e processing numerico, alla cui origine vi sono fattori neurobiologici.

Le difficoltà di apprendimento, invece, si riferiscono spesso a problematiche generali che possono essere influenzate da vari fattori ambientali e didattici, e non costituiscono un quadro clinico.

A cosa sono dovuti i disturbi dell’apprendimento?

La comprensione delle cause dei disturbi specifici dell’apprendimento (DSA) è ancora un campo di studio in evoluzione. Sebbene non esista una risposta definitiva, c’è un consenso generale sull‘origine neurobiologica di tali disturbi. 

Si ritiene che i DSA abbiano radici nella struttura e nella funzione del cervello, che influenzano le abilità di lettura, scrittura e calcolo.

Tra le possibili cause dei DSA sono stati studiati i fattori genetici e quelli acquisiti. Tra i fattori genetici, ci potrebbe essere una predisposizione familiare. Ciò significa che i bambini che hanno parenti di primo grado (come genitori o fratelli) con disturbi dell’apprendimento potrebbero essere esposti a un rischio maggiore di svilupparli.

D’altra parte, i fattori acquisiti potrebbero includere lesioni cerebrali precoci, ritardi nello sviluppo cerebrale o altre condizioni che influenzano il normale sviluppo delle abilità di lettura, scrittura e calcolo. 

Inoltre, si è scoperto che i DSA sono spesso associati a disturbi emotivi e comportamentali. Ad esempio, i bambini con DSA potrebbero manifestare anche sintomi di disturbi di ansia, depressione o deficit di attenzione e iperattività.

Come vengono diagnosticati i DSA?

La diagnosi dei disturbi specifici dell’apprendimento è un passo fondamentale per garantire ai bambini il supporto necessario per affrontare le sfide legate all’apprendimento. La diagnosi non dovrebbe mai essere basata su impressioni superficiali o preconcetti, ma piuttosto su valutazioni accurate e approfondite condotte da professionisti qualificati.

Il percorso di certificazione di DSA richiede una valutazione multidisciplinare che coinvolge professionisti della salute mentale, neuropsichiatri, logopedisti, neuropsicologi, psicologi clinici o specialisti dell’apprendimento. Questo approccio garantisce una visione completa del bambino, considerando sia le difficoltà cognitive che gli eventuali aspetti emotivi o comportamentali correlati.

Quali sono i test per i disturbi dell’apprendimento?

I test per diagnosticare i DSA possono variare, ma spesso includono una serie di valutazioni standardizzate e questionari che coprono diverse abilità coinvolte nell’apprendimento. 

Questi strumenti aiutano a valutare il livello di competenza del bambino in queste aree e a individuare eventuali discrepanze significative rispetto alle aspettative per la sua età.

Tra gli strumenti diagnostici più comuni vi sono:

  • test di lettura: misurano la velocità e l’accuratezza della lettura del bambino, rilevando eventuali difficoltà nella decodifica delle parole e nella comprensione del testo
  • test di scrittura e ortografia: valutano la capacità del bambino di scrivere in modo corretto e organizzato, identificando errori ortografici e difficoltà di tipo motorio nella scrittura
  • test di calcolo e e di processing numerico: esaminano la competenza del bambino nell’esecuzione di calcoli matematici, valutando la sua comprensione dei concetti numerici e delle operazioni
  • questionari di valutazione comportamentale ed emotiva: questi strumenti aiutano a identificare eventuali difficoltà emotive o comportamentali associate ai DSA, che possono influenzare l’apprendimento.

È importante considerare l’insieme dei risultati per ottenere una comprensione completa delle problematiche che il bambino affronta.

Come si affrontano i disturbi dell’apprendimento nei bambini?

L’obiettivo principale della terapia è quello di aiutare i bambini a sviluppare strategie efficaci per superare le difficoltà conseguenti i disturbi di apprendimento e massimizzare il loro potenziale accademico e personale.

Gli interventi per i DSA spaziano da strategie didattiche mirate a terapie psicologiche e comportamentali. Ecco alcune modalità di trattamento:

  • percorsi di trattamento mirati al  potenziamento delle abilità deficitarie (terapie logopediche, terapie neuropsicologiche)
  • interventi educativi personalizzati: i bambini con DSA traggono beneficio da strategie di insegnamento adattate alle loro esigenze. Gli insegnanti possono utilizzare metodi di insegnamento diversificati, come l’uso di strumenti tecnologici per facilitare la lettura o il calcolo. I piani didattici personalizzati (PDP) consentono di adattare l’approccio educativo in base alle esigenze specifiche di ciascun bambino
  • terapia cognitivo-comportamentale: si concentra sulle abilità cognitive e comportamentali del bambino, aiutandolo a gestire lo stress, l’ansia e le frustrazioni. La terapia può essere utile anche per migliorare l’autostima del bambino e le sue abilità di adattamento
  • supporto individuale o di gruppo: i bambini con DSA possono beneficiare di supporto individuale o di gruppo da parte di specialisti o terapisti. Questi incontri forniscono uno spazio sicuro per affrontare le sfide emotive e sociali legate alle difficoltà di apprendimento
  • strumenti tecnologici e ausili didattici: l’uso di strumenti tecnologici, come software di sintesi vocale, applicazioni per la lettura e la scrittura, può facilitare l’apprendimento per i bambini con DSA
  • supporto familiare: coinvolgere la famiglia nel processo di trattamento è fondamentale. I genitori possono apprendere strategie per sostenere il bambino a casa e collaborare con gli insegnanti per creare un ambiente di apprendimento positivo.

Come capire se un adulto ha problemi di apprendimento?

In base ai risultati di diversi studi, i disturbi specifici dell’apprendimento negli adulti si manifesterebbero in maniera leggermente diversa rispetto a quanto avviene in età scolare.

In particolare, il sintomo più comune riguarda la lettura, che risulta lenta e difficoltosa. Di conseguenza, rispetto ai contenuti che vengono letti, emergono anche problematiche di:

  • comprensione
  • memorizzazione
  • sintesi.

Molti degli adulti con DSA presentano deficit nelle capacità di organizzazione e pianificazione, oltre ad un lessico inadeguato ed una carente correttezza ortografica.

Sono, invece, meno frequenti, rispetto a ciò che succede tra i ragazzi in età scolare, gli errori di scrittura, i quali vengono limitati nel tempo proprio attraverso il percorso di scolarizzazione.

Anche il percorso formativo e quello professionale possono essere influenzati negativamente dai disturbi specifici dell’apprendimento. Un adulto che ne soffre può essere spinto a non proseguire il proprio percorso di studi o scegliere lavori inferiori rispetto alle sue reali capacità. Ciò può avvenire a causa di un senso di inadeguatezza e impotenza che determinano aspettative di successo minori e una maggiore propensione ad arrendersi.

Non è infrequente, a tal proposito, che gli adulti con diagnosi di DSA, secondo diversi studi in materia, sviluppino anche disturbi dell’umore e disturbi d’ansia, a causa della scarsa fiducia nei propri mezzi.

Disturbi specifici apprendimento adulti: come fare una diagnosi

Il miglioramento della qualità di vita della persona con disturbo specifico dell’apprendimento passa senza dubbio da una diagnosi corretta. Si tratta di un requisito necessario per avviare un percorso terapeutico multi professionale.

Gli specialisti che andrebbero coinvolti per identificare il percorso diagnostico più appropriato da seguire sono:

  • neuropsichiatra
  • neurologo
  • neuropsicologo
  • psicoterapeuta
  • logopedista.

Di solito, l’iter comincia con un colloquio di tipo conoscitivo e un questionario somministrato a scopo di screening, per stabilire se procedere o meno con la valutazione.

La valutazione, poi, consiste nell’analisi degli aspetti legati all’apprendimento – capacità di lettura, scrittura e calcolo. Questa avviene avvalendosi di strumenti quali prove standardizzate finalizzate a testare il funzionamento cognitivo del soggetto.

Il percorso non ha finalità terapeutiche ma lo può avere una rielaborazione dei risultati della valutazione e della diagnosi  a livello personale. Chi lo ha intrapreso, infatti, ha dichiarato che scoprire ciò di cui si è affetti e dare un nome alle proprie problematiche può essere di grande aiuto. Può limitare il senso di inadeguatezza, migliorare l’autostima e aumentare la consapevolezza rispetto alle proprie difficoltà quotidiane. Con conseguenti benefici sulla realizzazione delle proprie aspettative e dei propri obiettivi.