Conoscere la gestione dello stress lavorativo è il primo passo per prendersi cura di sé quando il carico di lavoro grava sul nostro benessere psicofisico.
L’ambito lavorativo può essere estremamente gratificante per la nostra vita, ma allo stesso tempo il lavoro può essere fonte di disagio, e incidere negativamente sulla salute psico-fisica.
Quali sono i sintomi dello stress da lavoro? E quali sono le strategie da adottare per gestirlo al meglio? Risponde a queste domande il dottor Stefano Tricoli, psicologo e psicoterapeuta psicoanalitico del Santagostino.


Che cosa si intende con stress lavorativo?
Il mal di testa, la gastrite, l’insonnia, ma anche disturbi dell’umore ed emozioni negative come tristezza, ansia, demotivazione. E poi mancanza di concentrazione. Questi sono alcuni dei sintomi più frequenti dello stress lavoro correlato. Lo stress lavorativo è una situazione di disagio psicologico generata esclusivamente dall’ambiente lavorativo e può riguardare i ritmi e i contenuti del lavoro, il rapporto con i colleghi e con i superiori e la percezione del proprio ruolo.
Se stiamo sulla definizione dell’OMS, lo stress lavorativo è una sindrome concettualizzata “come conseguenza dello stress cronico sul lavoro non gestita con successo”.
Le principali cause dello stress lavoro correlato:
- carichi di lavoro eccessivi
- richieste contrastanti e mancanza di chiarezza sui ruoli
- scarso coinvolgimento nei processi decisionali che riguardano i lavoratori e mancanza di influenza sul modo in cui il lavoro viene svolto
- gestione inadeguata dei cambiamenti organizzativi, precarietà del lavoro
- comunicazione inefficace, mancanza di sostegno da parte dei colleghi o dei superiori.
In che modo si manifesta?
Riportando sempre la definizione dell’OMS sono stati considerati 3 sintomi rispetto allo stress lavoro-correlato:
- senso di esaurimento o debolezza energetica
- aumento dell’isolamento dal proprio lavoro con sentimenti di cinismo e negativismo
- una riduzione drastica dell’efficacia professionale.
Dobbiamo specificare che prima di diagnosticare lo stress lavoro correlato è necessario escludere altri disturbi che presentano dei sintomi simili, tra cui il disturbo dell’adattamento, l’ansia e la depressione, per diagnosticarla in maniera differenziale. Inoltre, va sottolineato che il fenomeno dello stress lavoro correlato riguarda esclusivamente il contesto lavorativo, anche se può avere un impatto su altri ambiti della vita di una persona.
La presenza di situazioni di stress, inteso come reazione generica dell’organismo rispetto alle richieste a cui viene sottoposto, è normale sia nel lavoro che nella vita privata. Tuttavia, quando questo diventa eccessivo e continuativo, può sfociare nella manifestazione di sintomatologie emotive, fisiche e mentali che incidono sulla qualità della vita e delle prestazioni lavorative.
Gestione dello stress lavorativo, come fare?
Ecco cinque consigli per gestire lo stress lavoro-correlato:
- prova ad acquisire una consapevolezza: “che cosa mi fa star male?” è una domanda necessaria che dobbiamo fare non appena sentiamo i primi segnali di disequilibrio. Pertanto cercare la causa tra le difficoltà è un primo passo per trovare possibili soluzioni al proprio disagio
- pianifica il lavoro e stabilire un ordine di priorità: l’organizzazione giornaliera è fondamentale per evitare ansie e rincorse all’ultimo minuto. Allena l’assertività e impara a dire dei no quando le pretese sul lavoro possono essere eccessive
- spiega al responsabile il tuo disagio: si possono trovare in sinergia eventuali soluzioni o rimedi per fronteggiare il malessere. Un approccio collaborativo e di condivisione delle problematiche lavorative è consigliato per fronteggiare in maniera efficace la situazione di stress, ovviamente dipende dal responsabile e dal contesto lavorativo, ma come prassi è utile
- prenditi del tempo: stacca la spina quando non lavori, curare il benessere fisico e psicologico svolgendo attività che producono relax e piacere. Non identificarti solo con il ruolo lavorativo, ma pensa che una persona necessita di esprimere anche altri aspetti di sé, al di fuori del contesto lavorativo
- rivolgiti ad uno psicologo: qualora ti rendi conto di non riuscire da solo fronteggiare livelli di stress che causano disagio e malessere.


Quali sono le tecniche di gestione dello stress lavorativo?
Ovviamente, oltre ai 5 consigli dati prima possiamo individuare anche alcune tecniche di meditazione e di rilassamento come delle pratiche che possono aiutare a ridurre lo stress sia sul luogo di lavoro che al di fuori.
Specificatamente sul lavoro si possono seguire alcune strategie, come ad esempio: evitare che il lavoro totalizzi la vita di una persona. La precisione, l’impegno e la puntualità non devono essere un’ossessione o, peggio, una dipendenza. Non devi sottovalutare i momenti di pausa e di ristoro all’interno del contesto lavorativo. Cerca di mantenere un atteggiamento flessibile; non portare i problemi a casa e non provare a risolverli al di fuori del contesto di lavoro. Infine, distraiti nel tempo libero strutturando attività ristoratrici.
Qualora l’ansia e lo stress sul lavoro diventano pervasive e ingestibili, e compromettono la qualità di vita, diventa opportuno interpellare uno specialista per individuare un approccio terapeutico mirato.
(3 Aprile 2025)