Lo psicologo aziendale svolge un ruolo fondamentale nel migliorare il benessere del lavoratore e l’efficienza lavorativa.
Si tratta di una figura che aiuta a gestire situazioni di stress lavorativo, conflitti e comportamenti controproducenti, e contribuisce a la resilienza e l’empowerment organizzativo. Inoltre, lo psicologo aziendale è in grado di fornire supporto nella selezione del personale, nel career counseling. Oltre che nella gestione del bilancio tra vita lavorativa e personale.
Il ruolo dello psicologo in un contesto aziendale si concentra anche sulla prevenzione del disagio lavorativo. Questa azione viene svolta grazie alla consulenza sulla progettazione del lavoro, la sicurezza e la gestione del rapporto con i colleghi e i datori di lavoro.
Approfondisce ruolo, azioni e importanza dello psicologo aziendale la dottoressa Sabrina Ruggeri, psicologa e psicoterapeuta dinamica del Santagostino.


Chi è lo psicologo in azienda, perché è importante?
Lo psicologo interviene nelle aziende in più ambiti rilevanti per la vita lavorativa delle persone e per l’organizzazione del lavoro stesso.
Infatti tale professionista sviluppa e applica le conoscenze psicologiche per analizzare, correggere, riprogettare e contribuire a risolvere problemi lavorativi. Sia a livello individuale, che di gruppo e di organizzazione.
Cosa fa lo psicologo in azienda?
Esistono diverse prospettive in cui si collocano le attività dello psicologo in azienda.
La prima è una prospettiva riparativa, correttiva:
- attività di prevenzione secondaria e terziaria del disagio da stress lavoro correlato, attraverso counseling psicologico individuale e di gruppo
- progettazione e attuazione di interventi attenuativi del conflitto, con approccio interpersonale, infragruppo e sociale
- progettazione e attuazione di interventi correttivi su condotte contro produttive dovute ad aggressività, violenza e prevaricazioni
- progettazione e iniziative di empowering organizzativo
- interventi per aumentare la resilienza individuale e di gruppo.
La seconda è una prospettiva di accompagnamento e di sostegno, relativa a:
- temi e interventi di cui occuparsi
- assesment e diagnosi delle persone, per la selezione del personale
- interventi su lavoratori in transizione o disoccupazione. Nello specifico, si parla di coaching, career design, career counseling, bilancio di competenze
- consulenza per un match tra domanda lavorativa e competenze personali
- progettazione interventi di rimotivazione e coinvolgimento organizzativo
- consulenza per gestione dei tempi e l’equilibrio tra lavoro e vita privata.
C’è poi una terza prospettiva, di prevenzione, che riguarda il benessere personale e come questo possa coniugarsi alla produttività lavorativa. Nello specifico:
- consulenza nella valutazione approfondita dei rischi psicosociali
- consulenza di prevenzione primaria. Ovvero la possibilità di applicare e suggerire miglioramenti legati ai processi, alle condizioni e ai contesti per la sicurezza della salute e il controllo dello stress lavorativo
- analisi e riprogettazione del lavoro, quali caratteristiche, work design e qualità del lavoro
- analisi di clima organizzativo, di sicurezza e comunicativo
- valutazione ergonomica relativa a strumenti e processi lavorativi, valutazione dell’impatto delle nuove tecnologie sulla psiche e la salute mentale dei dipendenti.
In questo senso, l’attività dello psicologo aziendale può interessare anche la progettazione del lavoro, la facilitazione delle prestazioni e lo sviluppo socio-tecnico dei dipendenti.
Quali situazioni o dinamiche può gestire uno psicologo in azienda?
Ci possono essere vantaggi sia diretti che indiretti nella presenza di uno psicologo in azienda. Vediamoli nel dettaglio.
Vantaggi diretti
Lo psicologo in azienda può agire direttamente in differenti aeree:
- ottimizzazione di processi e procedure: utilizzando strategie di comunicazione efficaci e metodi di leadership migliorati, lo psicologo aiuta a rendere i sistemi di gestione più fluidi e funzionali.
- ottimizzazione di sistemi di gestione: ottenuta attraverso l’introduzione di strategie di comunicazione efficaci e metodi di leadership migliorati. In questo modo favorisce una distribuzione equa dei carichi di lavoro
- aumento della produttività: i dipendenti si sentono più motivati e concentrati, con un conseguente incremento della produttività. Tutto questo, grazie alla promozione del benessere psicologico, alla riduzione dello stress e alla gestione dei conflitti.
La figura dello psicologo aziendale agisce anche per la riduzione di:
- infortuni: Intervenendo sulla prevenzione dello stress e migliorando la concentrazione e la gestione delle emozioni, si riduce il rischio di incidenti sul lavoro.
- assenteismo: Uno stato di benessere psicologico porta a una maggiore presenza in azienda, poiché i dipendenti si sentono più coinvolti e meno stressati.
- turnover: Offrendo supporto psicologico e contribuendo a creare un ambiente lavorativo positivo, si favorisce la fidelizzazione del personale.
- prestazioni sanitarie: La riduzione dello stress e dei problemi psicologici si traduce in minori richieste di visite mediche e trattamenti.
- costi diretti: Tutte le misure adottate comportano un risparmio economico, derivante dalla diminuzione di assenze, errori e necessità di formazione per nuove risorse.


Vantaggi indiretti
Oltre ai vantaggi diretti, la presenza di un professionista della salute mentale in azienda apporta benefici indiretti, altrettanto rilevanti:
- gestione ottimale delle risorse umane: lo psicologo aiuta a individuare i talenti, a valorizzare le competenze e a favorire la crescita professionale dei dipendenti. Quindi, promuove un utilizzo efficiente del personale
- maggior soddisfazione delle risorse: attraverso programmi di ascolto, gestione dello stress e sostegno psicologico, si aumenta il benessere dei lavoratori, che si sentiranno più valorizzati e motivati
- valutazione positiva dei cambiamenti attuati: l’intervento dello psicologo aiuta a gestire le resistenze al cambiamento. Risulta essenziale anche per accompagnare i dipendenti durante le fasi di transizione e facilitare l’accettazione delle nuove modalità operative
- miglioramento del clima aziendale: lo psicologo favorisce la creazione di un ambiente di lavoro positivo. I rapporti tra colleghi saranno improntati alla collaborazione e al rispetto reciproco
- miglioramento dei rapporti interpersonali: attraverso interventi mirati, aiuta a sviluppare una comunicazione empatica ed efficace tra dipendenti e manager. Così da prevenire conflitti e favorire la coesione del gruppo di lavoro.