La venlafaxina è un farmaco antidepressivo appartenente alla classe degli inibitori della ricaptazione della serotonina e della noradrenalina (SNRI). Viene utilizzata per il trattamento di disturbi dell’umore e d’ansia, migliorando i livelli di queste due sostanze chimiche nel cervello e favorendo il benessere mentale.
Le principali indicazioni della venlafaxina includono:
- Disturbo depressivo maggiore (MDD): usata per trattare episodi depressivi gravi e ricorrenti.
- Disturbo d’ansia generalizzato (GAD): aiuta a ridurre i sintomi legati all’ansia persistente.
- Disturbo da attacchi di panico: efficace nella riduzione della frequenza e dell’intensità degli attacchi di panico.
- Fobia sociale (disturbo d’ansia sociale): migliora la gestione dell’ansia in situazioni sociali.


Dosaggio e modalità di somministrazione
Il dosaggio della venlafaxina varia in base alla patologia trattata, alla risposta del paziente e alla formulazione del farmaco (a rilascio immediato o prolungato). È sempre consigliato seguire le indicazioni del medico.
- Depressione e ansia: la dose iniziale è generalmente di 75 mg al giorno, suddivisa in due somministrazioni o in una singola assunzione nel caso di compresse a rilascio prolungato.
- Aumento del dosaggio: in base alla risposta terapeutica, la dose può essere aumentata fino a 150-225 mg al giorno, con un massimo di 375 mg al giorno per i casi più gravi.
- Modalità di assunzione: il farmaco va assunto con il cibo e con un bicchiere d’acqua, senza masticare le compresse a rilascio prolungato.
L’interruzione della venlafaxina deve essere graduale per evitare sintomi di astinenza, come vertigini, irritabilità e disturbi del sonno.
Effetti collaterali della venlafaxina
Come tutti i farmaci, la venlafaxina può causare effetti collaterali, che variano in base alla sensibilità individuale e al dosaggio.
Effetti collaterali comuni:
- Nausea e disturbi gastrointestinali
- Secchezza delle fauci
- Insonnia o sonnolenza
- Sudorazione eccessiva
- Vertigini e cefalea
- Aumento della pressione arteriosa
Effetti collaterali meno comuni ma più gravi:
- Tachicardia e palpitazioni
- Confusione e agitazione
- Crisi ipertensive (soprattutto a dosaggi elevati)
- Disturbi della vista
- Aumento del rischio di sanguinamenti
In rari casi, la venlafaxina può causare sindrome serotoninergica, una condizione grave caratterizzata da febbre alta, tremori e alterazioni dello stato mentale. È fondamentale segnalare immediatamente al medico qualsiasi sintomo insolito.
Controindicazioni e precauzioni
L’uso della venlafaxina è controindicato nei seguenti casi:
- Ipersensibilità al principio attivo o ad altri componenti del farmaco.
- Uso concomitante di inibitori delle monoamino ossidasi (IMAO): può causare interazioni pericolose.
- Gravidanza e allattamento: se ne sconsiglia l’uso a meno che il medico non valuti il rapporto rischio-beneficio.
- Patologie cardiache non controllate: il farmaco può aumentare la pressione arteriosa e la frequenza cardiaca.
- Epilessia non controllata: può aumentare il rischio di convulsioni.
I pazienti con insufficienza epatica o renale devono assumere il farmaco con particolare cautela, poiché il metabolismo e l’eliminazione del principio attivo possono risultare alterati.


Conclusione
La venlafaxina è un antidepressivo efficace nel trattamento della depressione e dei disturbi d’ansia. Il suo utilizzo deve avvenire sotto stretto controllo medico, rispettando il dosaggio e seguendo le indicazioni per evitare effetti collaterali e complicazioni. È importante non interrompere il trattamento improvvisamente e segnalare eventuali reazioni avverse al medico.
(14 Aprile 2025)