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Pubblicato inPrincipi attivi e farmaci

Acetilcisteina: a cosa serve, dosaggi ed effetti collaterali

L’acetilcisteina è un mucolitico usato per tosse grassa, fegato e intossicazioni. Approfondiamo benefici, dosaggi, effetti collaterali e quando evitarne l’uso

acetilcisteina

L’acetilcisteina è un principio attivo ampiamente utilizzato in ambito medico, noto per le sue proprietà mucolitiche, antiossidanti e protettive per il fegato.

Viene commercializzata come farmaco da banco o prescrizione e può essere impiegata sia negli adulti che nei bambini. Scopriamo nel dettaglio a cosa serve, i benefici, i dosaggi consigliati, le controindicazioni e le applicazioni alternative, ad esempio per la salute del fegato o dei capelli.

Che cos’è l’Acetilcisteina

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L’acetilcisteina, o N-acetilcisteina (NAC), è un derivato acetilato dell’amminoacido cisteina, una sostanza naturale presente in molte proteine.

Il farmaco agisce come precursore del glutatione, una molecola fondamentale nei processi di detossificazione cellulare. Ha quindi un’importante funzione antiossidante e protettiva nei confronti di cellule e tessuti.

A cosa serve l’Acetilcisteina

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Mucolitico per tosse e bronchite

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La funzione più nota dell’acetilcisteina è quella mucolitica: agisce rompendo i legami delle mucoproteine, rendendo il muco meno viscoso e più facilmente eliminabile. Per questo è indicata per:

Antidoto per l’intossicazione da paracetamolo

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L’acetilcisteina è utilizzata in ambiente ospedaliero come antidoto salvavita in caso di sovradosaggio da paracetamolo. Agisce ripristinando le riserve di glutatione nel fegato e prevenendo danni epatici gravi.

Supporto per la funzionalità epatica

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Grazie alla sua azione sul glutatione, l’acetilcisteina è studiata e talvolta utilizzata in presenza di patologie epatiche, come:

Azione antinfiammatoria e antiossidante

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Alcuni studi suggeriscono un effetto antinfiammatorio dell’acetilcisteina, in particolare nelle affezioni respiratorie croniche e nelle malattie neurodegenerative. La molecola contrasta i radicali liberi, modulando l’infiammazione sistemica.

Acetilcisteina e capelli bianchi

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Un ambito di utilizzo più recente è quello dermatologico e tricologico. L’acetilcisteina, agendo come precursore del glutatione, può contrastare lo stress ossidativo associato alla comparsa dei capelli bianchi.

Sebbene non sia un rimedio miracoloso né approvato per questo scopo, alcuni integratori alimentari contenenti NAC vengono proposti per rallentare il processo di incanutimento legato all’età o a fattori ambientali.

Acetilcisteina nei bambini

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L’acetilcisteina è utilizzabile anche in età pediatrica, sotto consiglio medico, soprattutto in caso di raffreddamenti con produzione eccessiva di muco.

Le formulazioni per bambini (solitamente bustine da 100 mg) sono indicate dai 2 anni in su. Tuttavia, l’impiego va limitato a brevi periodi, e non è raccomandata sotto i 2 anni, per il rischio di ostruzione bronchiale.

Come e quando va assunta l’acetilcisteina

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La via di somministrazione più comune è orale, sotto forma di:

  • Bustine da sciogliere in acqua

  • Compresse effervescenti

  • Sciroppi

È disponibile anche in fiale per uso endovenoso (ospedali), o per inalazione tramite aerosol.

Quando assumere acetilcisteina

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Va assunta preferibilmente lontano dai pasti, al mattino o nel primo pomeriggio. Evitare l’assunzione serale in caso di tosse produttiva, poiché la fluidificazione del muco può disturbare il sonno.

Dosaggi dell’acetilcisteina

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La dose giornaliera varia in base all’età, all’indicazione terapeutica e alla forma farmaceutica.

Adulti

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  • Mucolitico: 600 mg una volta al giorno oppure 200 mg 2-3 volte al giorno.

  • Intossicazione da paracetamolo: dosaggio specifico endovena secondo protocollo ospedaliero.

Bambini

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  • 2-7 anni: 100 mg 2-3 volte al giorno

  • Oltre 7 anni: 200 mg 2-3 volte al giorno

Il trattamento non dovrebbe superare i 5-7 giorni, salvo diversa prescrizione.

Effetti collaterali dell’acetilcisteina

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L’acetilcisteina è generalmente ben tollerata, ma può comunque causare effetti indesiderati, specialmente in soggetti sensibili o in caso di sovradosaggio.

Effetti collaterali comuni

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Effetti collaterali rari

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Controindicazioni dell’acetilcisteina

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Il farmaco non è indicato per tutti. Le principali controindicazioni includono:

  • Ulcera peptica in fase attiva: per rischio di irritazione gastrica.

  • Asma non controllata o predisposizione al broncospasmo.

  • Bambini sotto i 2 anni: per rischio di ostruzione bronchiale.

  • Allergia al principio attivo o ad eccipienti contenuti nelle formulazioni.

Cautela nei pazienti con insufficienza epatica o renale.

Acetilcisteina: interazioni farmacologiche

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Anche se l’acetilcisteina ha un profilo relativamente sicuro, può interagire con altri farmaci.

  • Antibiotici (es. amoxicillina, cefalosporine): meglio assumerli a distanza di almeno 2 ore, per evitare alterazioni di assorbimento.

  • Farmaci antitosse: non vanno associati, perché inibendo il riflesso della tosse si rischia il ristagno del muco fluidificato.

  • Nitroglicerina: può potenziarne l’effetto vasodilatatore e causare ipotensione.

  • Carbone attivo: può ridurre l’efficacia in caso di uso concomitante (ad esempio nelle intossicazioni).

Differenze tra acetilcisteina e dimeticone

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Spesso si confonde l’acetilcisteina con il dimeticone, ma i due hanno funzioni molto diverse.

Caratteristica Acetilcisteina Dimeticone
Classe Mucolitico, antiossidante Antischiuma, antiflatulenza
Uso Tosse, muco, fegato Gonfiore intestinale, meteorismo
Meccanismo Scinde i ponti disolfuro del muco Riduce tensione superficiale gas
Indicazioni Bronchite, intossicazioni, epatopatie Aerofagia, meteorismo

Conclusione: non sono intercambiabili, ma possono essere associati in situazioni diverse (es. malattie da raffreddamento + gonfiore intestinale).

Domande frequenti

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Quanto dura l’effetto dell’acetilcisteina?

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L’effetto mucolitico si manifesta entro 30-60 minuti e dura circa 6-8 ore. In caso di uso per il fegato o a scopo antiossidante, l’effetto è cumulativo e può richiedere giorni o settimane per essere evidente.

Cosa succede se si assume troppa acetilcisteina?

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In caso di sovradosaggio possono comparire:

  • Nausea, vomito, diarrea

  • Mal di testa

  • In rari casi, reazioni cutanee o ipotensione

Il trattamento è sintomatico. Nei casi gravi, consultare subito un medico.

Alimenti ricchi di NAC: esistono alternative naturali?

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Non esistono veri e propri alimenti ricchi di acetilcisteina, ma la cisteina – il precursore naturale – è presente in:

Tuttavia, per ottenere un effetto terapeutico è necessaria l’assunzione diretta di NAC come integratore o farmaco.

Conclusioni

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L’acetilcisteina è una molecola versatile, sicura e ben studiata. I suoi impieghi vanno ben oltre la tosse: viene utilizzata anche per la salute epatica, come antiossidante, mucolitico, coadiuvante in caso di intossicazione da farmaci, e persino in ambiti dermatologici.

Come sempre, l’assunzione deve avvenire nel rispetto delle indicazioni e sotto controllo medico, soprattutto in presenza di condizioni croniche, uso di altri farmaci o in età pediatrica.