Skip to content
Pubblicato inPrincipi attivi e farmaci

Ambroxolo cloridrato: benefici, dosaggio e uso per le vie respiratorie

L’ambroxolo cloridrato è un mucolitico utilizzato per trattare disturbi respiratori con eccesso di muco. Scopri meccanismo d’azione, dosaggio, modalità d’uso, effetti collaterali e precauzioni

ambroxolo cloridrato

L’Ambroxolo cloridrato è un principio attivo noto per le sue proprietà mucolitiche ed espettoranti.

Viene ampiamente utilizzato nel trattamento delle affezioni respiratorie caratterizzate da un’eccessiva produzione di muco denso e viscoso, contribuendo a fluidificarlo e facilitarne l’espulsione.

Derivato dalla bromexina, l’ambroxolo agisce sul muco frammentando le catene mucopolisaccaridiche, spesso simili a quelle delle mucillagini, rendendo le secrezioni più facili da eliminare.

A cosa serve e come funziona

↑ top

L’ambroxolo è impiegato per il trattamento di malattie respiratorie sia acute che croniche, grazie alla sua capacità di migliorare il trasporto del muco nelle vie aeree.

Aumenta la motilità delle ciglia nell’apparato respiratorio e stimola la produzione di surfattante alveolare, migliorando così la funzione polmonare complessiva. Viene prescritto per ridurre sintomi quali tosse e dispnea associati a malattie come bronchitiBPCO.

Proprietà e meccanismo d’azione

↑ top

Il meccanismo d’azione dell’ambroxolo si basa sull’alterazione delle caratteristiche chimico-fisiche del muco, facilitando la sua eliminazione dalle vie respiratorie.

Stimola le ghiandole sierose a produrre un muco più fluido e meno viscoso. Inoltre, l’ambroxolo presenta un’azione anestetica locale che lo rende utile anche nel trattamento del dolore acuto della mucosa orale e faringea.

Aerosol e sciroppo: modalità d’uso

↑ top

L’ambroxolo è disponibile in diverse forme farmaceutiche, tra cui aerosol e sciroppo, che ne facilitano l’assunzione e l’adattamento alle diverse esigenze terapeutiche.

Aerosol

↑ top

L’aerosol è una modalità di somministrazione efficace per favorire la penetrazione diretta del farmaco nelle vie respiratorie.

Durante l’utilizzo, è essenziale inspirare ed espirare a un ritmo normale per evitare irritazioni che possano stimolare la tosse o peggiorare condizioni come l’iperventilazione. Nei pazienti particolarmente sensibili, è consigliabile riscaldare leggermente la soluzione per conformarla alla temperatura corporea prima dell’inalazione.

Sciroppo

↑ top

Lo sciroppo di ambroxolo rappresenta un’opzione pratica e facilmente somministrabile, soprattutto per i bambini.

La dose deve essere attentamente calcolata e seguita come prescritto, per assicurare un’efficace fluidificazione del muco senza effetti collaterali imprevisti.

Somministrazione e reazioni avverse

↑ top

Come visto, l’ambroxolo può essere somministrato per via orale o inalatoria ma deve essere evitato in forma concentrata per endovena senza adeguata diluizione. È importante seguire sempre le indicazioni del medico per evitare reazioni avverse, che possono includere, tra l’altro:

In sintesi, l’ambroxolo cloridrato è un valido alleato nella gestione delle malattie respiratorie, grazie alla sua efficacia nel migliorare la respirazione e ridurre il disagio associato all’eccesso di muco. Tuttavia, l’uso responsabile e sotto consiglio medico è fondamentale per minimizzare i rischi e ottimizzare i benefici terapeutici.

Dosaggio

↑ top

La scelta della formulazione (aerosol, sciroppo e compresse) così come la somministrazione dipende dal tipo di affezione e dal paziente, considerando età, peso e gravità dei sintomi.

In generale, per gli adulti, si consiglia di assumere 15-30 mg due o tre volte al giorno.

Per i bambini, la posologia varia secondo l’età: solitamente, ai bambini sopra i 5-6 anni si somministrano 15 mg due volte al giorno, mentre ai più piccoli 7,5-15 mg una o due volte al giorno può essere sufficiente.

Controindicazioni

↑ top

L’uso di ambroxolo cloridrato è generalmente sicuro, ma esistono alcune controindicazioni e precauzioni da considerare.

È sconsigliato in caso di allergia al principio attivo o agli eccipienti presenti nel prodotto. In caso di sospette reazioni allergiche, come eruzioni cutanee o problemi respiratori, è essenziale interrompere immediatamente l’uso e consultare un medico.

Non deve essere utilizzato senza consultare un medico in gravidanza (specialmente nel primo trimestre di gravidanza) e durante l’allattamento, poiché attraversa la barriera placentare e può essere secreto nel latte materno.

Cautela nei pazienti con ulcera peptica

↑ top

Particolare attenzione deve essere adottata nei pazienti con ulcera peptica, poiché l’ambroxolo può ridurre la protezione mucosa dello stomaco, aumentando il rischio di irritazione gastrica.

Negli asmatici, prima del trattamento inalatorio, potrebbe essere necessario somministrare un farmaco broncodilatatore per evitare spasmi bronchiali.

Effetti collaterali

↑ top

Come ogni farmaco, l’ambroxolo cloridrato può presentare effetti collaterali, sebbene non tutti i pazienti ne soffrano. Tra i più comuni ci sono disturbi gastrointestinali come:

  • nausea
  • vomito

In casi rari, si possono manifestare reazioni cutanee lievi (rash) o più gravi come (Sindrome di Stevens-Johnson).

Altre reazioni possono includere mal di testa o alterazione del gusto. È fondamentale monitorare la propria reazione al farmaco e riferire al medico qualsiasi effetto indesiderato.

Interazione con altri farmaci

↑ top

Generalmente, l’ambroxolo cloridrato non mostra interazioni significative con altri medicinali, ma è sempre buona norma informare il proprio medico di tutti i farmaci e integratori che si stanno assumendo.

Si consiglia cautela speciale se si sta seguendo un trattamento con broncodilatatori o altri farmaci per le vie respiratorie.