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Pubblicato inPrincipi attivi e farmaci

Atenololo: usi, dosaggio, effetti e precauzioni

Si tratta di un beta-bloccante usato per trattare ipertensione e aritmie, riducendo la frequenza cardiaca e migliorando la funzionalità del cuore.

Atenololo

L’atenololo è un farmaco appartenente alla categoria dei beta-bloccanti, usato principalmente nel trattamento di condizioni cardiovascolari come l’ipertensione e alcune forme di aritmia. È conosciuto per la sua capacità di ridurre la frequenza cardiaca e migliorarne la funzionalità, agendo sui recettori beta-1 presenti prevalentemente nel cuore. Questo medicinale, introdotto nel 1976, è stato sviluppato per offrire un’alternativa più selettiva rispetto ad altri beta-bloccanti non selettivi come il propranololo.

Meccanismo d’azione e indicazioni terapeutiche

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L’atenololo lavora bloccando selettivamente i recettori beta-1 adrenergici che si trovano principalmente nel tessuto cardiaco. A dosi basse, l’atenololo si concentra specificamente su questi recettori senza influenzare significativamente altri tipi di recettori beta, riducendo così gli effetti collaterali comuni ai beta-bloccanti non selettivi. Tuttavia, a dosi più elevate, questa selettività può diminuire. L’effetto principale del farmaco è una diminuzione della frequenza cardiaca e della contrattilità del cuore, il che può aiutare a gestire l’ipertensione e l’angina pectoris.

 

Ipertensione Arteriosa

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L’uso dell’atenololo è altamente indicato nel trattamento dell’ipertensione, contribuendo a ridurre il rischio di complicazioni gravi come l’ictus e l’infarto del miocardio. È efficace nel controllo della pressione arteriosa alta, rendendo più facile la gestione a lungo termine delle condizioni cardiovascolari.

Angina Pectoris

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Nel caso dell’angina pectoris, l’atenololo è prescritto per alleviare i sintomi di dolore toracico dovuti alla riduzione dell’afflusso di sangue al cuore. Riducendo la richiesta di ossigeno del miocardio, si riducono gli episodi dolorosi e si migliora la tolleranza allo sforzo fisico.

Aritmie

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L’atenololo è utile anche nel trattamento di alcune aritmie cardiache, poiché normalizza i ritmi irregolari contribuendo a prevenire ulteriori complicazioni.

Somministrazione e dosaggio

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L’atenololo è generalmente disponibile sotto forma di compresse, da assumere oralmente. La dose iniziale comune varia tra i 50 e i 100 mg al giorno, in base alle necessità specifiche del paziente e al tipo di condizione da trattare. È importante seguire attentamente le indicazioni del medico, che potrebbe aggiustare il dosaggio in risposta ai progressi clinici e agli eventuali effetti collaterali riscontrati.

In caso di dimenticanza di una dose, essa può essere recuperata appena possibile, a meno che non sia quasi il momento della dose successiva. In tal caso, è consigliabile saltare la dose dimenticata per evitare un sovradosaggio.

Effetti collaterali comuni

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L’atenololo può causare una serie di effetti collaterali, sebbene non tutti i pazienti li manifestino. Tra i più comuni vi sono disturbi gastrointestinali come nausea e diarrea, disturbi del sonno, e una sensazione generale di spossatezza. In alcuni casi potrebbe verificarsi anche bradicardia, ossia una riduzione anomala della frequenza cardiaca.

È essenziale che i pazienti siano consapevoli di questi potenziali effetti indesiderati e pronti a comunicare al proprio medico eventuali sintomi insoliti o fastidiosi.

Precauzioni e controindicazioni

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L’atenololo, come ogni farmaco, presenta una serie di precauzioni e controindicazioni che devono essere attentamente valutate prima di iniziare la terapia. È essenziale sottoporsi a un’accurata valutazione medica per escludere eventuali condizioni che potrebbero essere aggravate dall’impiego di questo beta-bloccante.

Controindicazioni dell’atenololo

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L’uso dell’atenololo è generalmente controindicato nei pazienti con ipersensibilità al principio attivo o ad altri componenti della formulazione farmaceutica del medicinale. Inoltre, non deve essere utilizzato in pazienti con:

  • Bradicardia sinusale marcata.
  • Blocco atrioventricolare di secondo o terzo grado non controllato.
  • Insufficienza cardiaca manifesta e non controllata tramite terapia medica adeguata.
  • Shock cardiogeno (una condizione in cui il cuore non è in grado di fornire abbastanza sangue al corpo).
  • Gravi disturbi nella circolazione arteriosa periferica che possono causare peggioramenti in condizioni preesistenti, come il fenomeno di Raynaud.

Precauzioni

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L’atenololo deve essere utilizzato con cautela, o potrebbe essere controindicato, nei seguenti casi:

  • Problemi respiratori: nei pazienti con asma o malattie polmonari ostruttive croniche (BPCO), l’atenololo può aumentare la resistenza delle vie aeree, causando broncospasmo. In tali casi, è necessaria una supervisione medica stretta.
  • Diabete mellito non controllato: poiché il farmaco può mascherare i sintomi di ipoglicemia, come il tremore o il battito cardiaco accelerato, è cruciale monitorare regolarmente i livelli di zucchero nel sangue.
  • Problemi renali: nei soggetti con funzionalità renale compromessa, l’atenololo deve essere dosato con cautela in quanto viene eliminato principalmente dai reni.
  • Tireotossicosi: l’atenololo può coprire i sintomi della tireotossicosi, una condizione caratterizzata da un eccesso di ormoni tiroidei, nascondendo segnali di un potenziale aggravamento.

Uso durante gravidanza e allattamento

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L’atenololo attraversa la barriera placentare, e ci sono indicazioni che suggeriscono possibili effetti sulla circolazione fetale. Pertanto, il suo uso è generalmente sconsigliato durante la gravidanza a meno che il potenziale beneficio superi i rischi ipotizzati. Una valutazione attenta dovrebbe essere fatta da un medico.

Il farmaco, inoltre, è escreto nel latte materno in quantità significative e può causare bradicardia nei neonati allattati al seno. Le madri che allattano dovrebbero valutare attentamente i rischi e i benefici con il loro medico curante.

Interazioni farmacologiche

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L’atenololo può interagire con numerosi farmaci, e queste interazioni possono potenzialmente alterare l’efficacia del trattamento o accentuare gli effetti collaterali. È fondamentale informare sempre il medico riguardo a qualsiasi altro farmaco che si sta assumendo, incluse le terapie senza prescrizione medica, i rimedi erboristici e gli integratori.

Farmaci Calcio-Antagonisti: l’uso concomitante di calcio-antagonisti, come il verapamil e il diltiazem, con atenololo può portare a bradicardia significativa o peggiorare l’insufficienza cardiaca, poiché entrambi i farmaci riducono la contrattilità e l’output cardiaco.

Farmaci Antiaritmici: la congiunta somministrazione di atenololo con antiaritmici come la digossina può aumentare il rischio di bradicardia e alterare la conduzione cardiaca.

Farmaci per il Trattamento dell’Ipertensione: quando l’atenololo è usato insieme ad altri farmaci antipertensivi, come diuretici o inibitori dell’enzima di conversione dell’angiotensina (ACE-inibitori), gli effetti ipotensivi possono risultare rafforzati, richiedendo un monitoraggio regolare della pressione sanguigna.

Antidepressivi: l’uso simultaneo di antidepressivi triciclici può accentuare gli effetti dell’atenololo, influenzando la frequenza cardiaca e la pressione arteriosa.

FANS (Farmaci Antinfiammatori Non Steroidei): l’assunzione di FANS può ridurre l’efficacia ipotensiva dell’atenololo, rendendo più complesso il controllo della pressione arteriosa.