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Pubblicato inPrincipi attivi e farmaci

Atorvastatina: a cosa serve e come funziona

L’atorvastatina è una statina usata per ridurre il colesterolo LDL e i trigliceridi, prevenendo malattie cardiovascolari. Scopri dosaggio, effetti collaterali, precauzioni e interazioni per un uso sicuro ed efficace

atorvastatina

L’atorvastatina è un farmaco ampiamente utilizzato per controllare i livelli di colesterolo e trigliceridi nel sangue, appartenente alla classe delle statine.

Questo medicinale viene prescritto quando cambiamenti nello stile di vita, come dieta e attività fisica, non sono sufficienti a mantenere i livelli di colesterolo entro un range accettabile.

A cosa serve?

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L’atorvastatina è indicata per trattare l’ipercolesterolemia, una condizione caratterizzata da livelli elevati di colesterolo, in particolare di colesterolo LDL, conosciuto anche come colesterolo “cattivo”.

Serve inoltre per ridurre il rischio di eventi cardiovascolari in individui considerati a rischio, come coloro che hanno già avuto un infarto, un ictus o soffrono di altri problemi legati al cuore e alla circolazione.

Meccanismo d’azione

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L’atorvastatina appartiene alla classe dei farmaci noti come statine, utilizzati per ridurre i livelli di colesterolo nel sangue. Il suo principale meccanismo d’azione è l’inibizione dell’enzima HMG-CoA reduttasi, che gioca un ruolo cruciale nella sintesi del colesterolo a livello epatico.

Bloccando questo enzima, l’atorvastatina abbassa la produzione di colesterolo endogeno, favorisce l’eliminazione delle LDL circolanti e aiuta ad aumentare il numero dei recettori per le LDL sul fegato, incrementando l’assorbimento e il catabolismo di queste lipoproteine.

Quando prenderla

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L’atorvastatina è disponibile in compresse da 10 mg, 20 mg e 40 mg da assumere per via orale, generalmente una volta al giorno.

Può essere presa a qualsiasi ora del giorno – con o senza cibo -, ma è preferibile stabilire un orario fisso per l’assunzione, per esempio durante la cena, in modo da ottimizzare l’aderenza al trattamento e garantire livelli costanti del farmaco nel sangue.

Dosaggio e uso

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Il dosaggio esatto di atorvastatina deve essere determinato in base alle esigenze del singolo paziente, in funzione dei livelli attuali di lipidi e dell’obiettivo terapeutico.

La dose iniziale solitamente è di 10 mg al giorno. A seconda della risposta del paziente, il medico può aumentare la dose fino a 20 mg, 40 mg, o addirittura 80 mg al giorno. La titolazione della dose avviene in genere dopo un intervallo di almeno quattro settimane, per consentire di valutare gli effetti del trattamento.

È importante non modificare il dosaggio senza consultare il medico, poiché ciò potrebbe influenzare sia l’efficacia del trattamento che il rischio di effetti collaterali.

Effetti collaterali

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Come avviene per qualsiasi farmaco, anche l’atorvastatina può avere effetti collaterali. La maggior parte delle persone non riscontra problemi seri, ma è importante essere consapevoli dei potenziali rischi.

Disturbi muscolari e articolari

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L’atorvastatina, come altre statine, può causare dolore muscolare (mialgia), spasmi muscolari e affaticamento.

Raramente, può portare a condizioni più gravi come la miopatia o la rabdomiolisi, quest’ultima potenzialmente pericolosa perché può danneggiare i reni. È fondamentale contattare il medico se si manifesta debolezza muscolare inspiegabile, soprattutto se accompagnata da febbre o urine scure.

Disturbi gastrointestinali

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L’assunzione di atorvastatina può provocare disturbi gastrointestinali, tra cui nausea, diarrea, o costipazione. Altri effetti possono comprendere dolori addominali e dispepsia. In generale, questi effetti collaterali sono di lieve entità e tendono a risolversi con il tempo, ma se persistono o peggiorano è importante consultare un professionista sanitario.

Gli effetti collaterali gastrointestinali possono includere nauseaindigestione (dispepsia), diarrea o stipsi e dolore addominale. Assumere il farmaco con il cibo può aiutare a ridurre questi sintomi.

Disturbi del sistema nervoso

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Alcuni pazienti hanno riportato cefalea e vertigini durante l’assunzione di atorvastatina.

Sono anche possibili disturbi meno comuni come parestesia (formicolio o intorpidimento delle estremità) e insonnia. Questi sintomi possono influenzare la qualità della vita quotidiana e dovrebbero essere discussi con il proprio medico per trovare soluzioni adeguate.

Effetti sul fegato

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Un effetto collaterale importante, sebbene raro, è la potenziale epatotossicità. L’atorvastatina può causare un aumento degli enzimi epatici, un segno di possibile danno epatico.

In questi casi si possono verificare:

È quindi fondamentale eseguire regolari controlli della funzione epatica durante il trattamento, per prevenire eventuali complicazioni. Il medico potrebbe decidere di sospendere il farmaco se i livelli degli enzimi epatici risultano significativamente elevati.

Effetti dermatologici

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Alcuni pazienti potrebbero manifestare reazioni cutanee, come eruzioni o prurito. In casi molto rari, potrebbe verificarsi una reazione cutanea più grave, come la sindrome di Stevens-Johnson, che richiede immediato intervento medico. 

Monitoraggio con esami di laboratorio

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Durante il trattamento con atorvastatina, il medico potrebbe richiedere alcuni esami di laboratorio per monitorare la vostra salute, in particolare la funzionalità epatica e muscolare.

Questo aiuta a garantire che il farmaco non stia causando effetti collaterali dannosi per il fegato o i muscoli. Gli esami del sangue per controllare i livelli degli enzimi epatici come l’ALT e l’AST possono essere eseguiti regolarmente, specialmente nelle prime fasi del trattamento.

Precauzioni

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Prima di iniziare la terapia con atorvastatina, è fondamentale comunicare al medico tutte le condizioni di salute preesistenti, in particolare malattie epatiche, renali, o problemi muscolari. È importante anche informare il medico su tutti i farmaci attualmente in uso, inclusi quelli da banco e gli integratori, poiché possono influenzare l’efficacia dell’atorvastatina o aumentarne il rischio di effetti collaterali.

È inoltre consigliabile evitare il consumo eccessivo di alcol durante il trattamento, poiché ciò può contribuire al rischio di danni epatici. Si sconsiglia anche l’assunzione di succo di pompelmo, che può interferire con il metabolismo del farmaco e aumentare le concentrazioni plasmatiche dell’atorvastatina, potenziandone gli effetti e incrementando il rischio di effetti avversi.

L’uso dell’atorvastatina è sconsigliato durante la gravidanza e l’allattamento, poiché la sicurezza non è stata completamente stabilita in queste condizioni. Le donne in età fertile dovrebbero adottare metodi contraccettivi efficaci per evitare gravidanze durante il trattamento.

In caso di interventi chirurgici o degenze ospedaliere programmate, è importante informare il medico dell’assunzione di atorvastatina, poiché potrebbe essere necessario interrompere temporaneamente il trattamento.

Durante il trattamento con atorvastatina, è cruciale adottare uno stile di vita sano. Questo significa attenersi a una dieta povera di grassi e ricca di frutta e verdura, mantenere l’attività fisica regolare. Queste misure supportano l’efficacia del farmaco e aiutano a mantenere sani i livelli di colesterolo nel sangue.

 

Uso in bambini e anziani

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L’atorvastatina può essere utilizzata anche in bambini e adolescenti con ipercolesterolemia familiare, ma sempre in accordo con le raccomandazioni del pediatra o specialista.

Gli anziani che assumono atorvastatina devono essere monitorati attentamente a causa di una maggiore incidenza di malattie epatiche e muscolari.

Interazioni farmacologiche

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L’atorvastatina può interagire con diversi farmaci, influenzando la loro efficacia o aumentando la probabilità di effetti collaterali gravi come la rabdomiolisi. Tra le interazioni più rilevanti si includono:

  • Antibiotici come eritromicina
  • Antimicotici, per esempio, ketoconazolo
  • Farmaci per l’HIV
  • Farmaci che riducono il colesterolo come i fibrati

È importante discutere con il medico tutte le terapie in corso prima di iniziare l’assunzione di atorvastatina.