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Pubblicato inPrincipi attivi e farmaci

Azitromicina: che cos’è, a cosa serve, come si assume

Scopri cos’è l’azitromicina, come funziona, per quali infezioni è indicata, come si assume, quali sono gli effetti collaterali e le principali controindicazioni

azitromicina

L’azitromicina è un antibiotico appartenente alla classe dei macrolidi, noto per la sua efficacia nel trattamento di diverse infezioni batteriche. È ampiamente utilizzato in ambito clinico per contrastare patologie respiratorie, otorinolaringoiatriche, cutanee e genitali, grazie alla sua capacità di agire su un ampio spettro di batteri.

Commercialmente disponibile in diverse forme (compresse, sospensione orale, polvere per soluzione), l’azitromicina è spesso prescritta in compresse da 500 mg, da assumere una volta al giorno, per cicli terapeutici generalmente brevi. Uno dei motivi della sua popolarità è proprio la sua formulazione a lunga emivita, che permette una posologia comoda ed efficace anche in sole tre dosi consecutive.

Che cos’è l’azitromicina

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L’azitromicina è un principio attivo antibatterico, derivato dalla classe dei macrolidi, ma con caratteristiche strutturali e farmacocinetiche che lo rendono parte della sottoclasse degli azalidi. Il suo meccanismo d’azione consiste nell’inibizione della sintesi proteica batterica. L’azitromicina si lega infatti alla subunità 50S del ribosoma dei batteri, bloccando così la produzione di proteine essenziali alla sopravvivenza del microrganismo.

A differenza di molti altri antibiotici, l’azitromicina possiede un’elevata penetrazione tissutale e una lunga emivita, caratteristiche che permettono un’azione prolungata anche dopo la sospensione della terapia.

A cosa serve l’antibiotico azitromicina

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L’azitromicina viene utilizzata per trattare una vasta gamma di infezioni causate da batteri sensibili. Tra le principali indicazioni terapeutiche troviamo:

Inoltre, viene talvolta utilizzata come trattamento di seconda scelta per infezioni atipiche o in pazienti con allergie ad altri antibiotici, come le β-lattamine.

Azitromicina 500 mg: perché si prende solo per tre giorni?

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Una delle domande più comuni riguarda la particolare posologia di questo farmaco. L’azitromicina 500 mg viene spesso prescritta in un ciclo di tre giorni, con un’unica somministrazione giornaliera. Questa modalità di assunzione è possibile grazie all’accumulo del farmaco nei tessuti e alla sua lunga emivita plasmatica, che può arrivare fino a 68 ore.

Dopo l’ultima dose, il principio attivo continua ad agire nell’organismo per diversi giorni, garantendo una copertura antibiotica prolungata. Questo regime “short-course” è particolarmente vantaggioso per la compliance del paziente, riducendo il rischio di dimenticanze e migliorando l’efficacia terapeutica.

Quali batteri uccide l’azitromicina?

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L’azitromicina è attiva contro numerosi batteri Gram-positivi, Gram-negativi e atipici. Tra i patogeni più sensibili troviamo:

  • Streptococcus pneumoniae (non resistenti)

  • Haemophilus influenzae

  • Moraxella catarrhalis

  • Streptococcus pyogenes

  • Chlamydia trachomatis

  • Mycoplasma pneumoniae

  • Ureaplasma urealyticum

  • Legionella pneumophila

  • Neisseria gonorrhoeae (in combinazione con altri antibiotici)

Tuttavia, la resistenza batterica è un fenomeno in crescita, in particolare per alcuni ceppi di Streptococchi e Stafilococchi. Per questo motivo, l’azitromicina deve essere utilizzata esclusivamente su prescrizione medica e solo quando vi è una chiara indicazione terapeutica.

Quando fa effetto l’azitromicina?

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In genere, i primi effetti benefici dell’azitromicina si avvertono entro 24-48 ore dall’inizio della terapia. I sintomi dell’infezione (febbre, dolore, secrezioni, infiammazione) tendono a ridursi gradualmente, ma è fondamentale completare l’intero ciclo di terapia anche se ci si sente meglio prima del termine.

L’efficacia terapeutica dipende dalla corretta assunzione, dalla sensibilità del batterio al farmaco e dallo stato generale del paziente.

Effetti collaterali dell’azitromicina

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Come tutti gli antibiotici, anche l’azitromicina può causare effetti indesiderati, sebbene non tutte le persone li manifestino. Gli effetti collaterali possono variare per frequenza e intensità. Di seguito quelli più comuni e quelli più rari o potenzialmente gravi.

Effetti collaterali comuni (≥1/100, <1/10)

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Effetti collaterali meno comuni

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Effetti collaterali gravi (rari ma da conoscere)

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  • Reazioni allergiche gravi (ipersensibilità): tra cui angioedema e anafilassi, che richiedono immediato intervento medico.

  • Sindrome di Stevens-Johnson e necrolisi epidermica tossica: condizioni dermatologiche potenzialmente letali.

  • Epatite o alterazioni degli enzimi epatici, in alcuni casi associate a insufficienza epatica.

  • Disturbi del ritmo cardiaco: in soggetti predisposti, può prolungare l’intervallo QT, aumentando il rischio di aritmie (torsioni di punta).

Interazioni farmacologiche

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L’azitromicina, pur presentando un rischio inferiore di interazioni rispetto ad altri macrolidi (come l’eritromicina), non è esente da interazioni clinicamente rilevanti. È fondamentale informare il medico di tutti i farmaci assunti.

Farmaci con cui può interagire:

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  • Antiacidi a base di alluminio o magnesio: riducono l’assorbimento dell’azitromicina se assunti contemporaneamente. Va mantenuto un intervallo di almeno 1-2 ore.

  • Anticoagulanti orali (come warfarin): può potenziarne l’effetto, aumentando il rischio di emorragie. Occorre monitorare l’INR.

  • Farmaci che prolungano il QT: come alcuni antiaritmici (amiodarone, sotalolo), antipsicotici (haloperidolo), antidepressivi triciclici o SSRI.

  • Ciclosporina, digossina, colchicina: l’azitromicina può alterarne i livelli plasmatici, aumentando il rischio di tossicità.

  • Altri antibiotici: l’azitromicina può essere usata in combinazione con altri antibatterici (es. ceftriaxone), ma sempre sotto controllo medico.

Cosa non mangiare con l’azitromicina?

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Sebbene l’azitromicina possa essere assunta con o senza cibo, ci sono alcune precauzioni alimentari utili da tenere a mente:

  • Evita latticini e integratori contenenti calcio nell’arco di 2 ore dall’assunzione del farmaco: potrebbero ridurre l’assorbimento.

  • Evita l’alcool durante il trattamento: anche se non vi è un’interazione diretta, l’alcol può aumentare il rischio di disturbi gastrointestinali e ridurre l’efficacia della risposta immunitaria.

  • Evita cibi molto grassi o pesanti che possono rallentare l’assorbimento o aumentare nausea e indigestione.

Azitromicina in gravidanza e allattamento

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Gravidanza

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L’azitromicina è classificata come categoria B in gravidanza secondo la FDA: studi sugli animali non hanno evidenziato effetti dannosi, ma non ci sono studi adeguati sull’uomo. Può essere prescritta solo se i benefici superano i rischi, ad esempio in caso di infezioni gravi o alternative non praticabili.

Allattamento

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L’azitromicina passa in piccole quantità nel latte materno. In genere è considerata sicura per l’uso in allattamento, ma è comunque raccomandato consultare il medico per monitorare eventuali effetti nel neonato (come diarrea o irritabilità).

Azitromicina: quanto dura la cura?

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Una delle peculiarità dell’azitromicina è la brevità della terapia: nella maggior parte dei casi, il trattamento ha una durata di 3 giorni, con una dose giornaliera di 500 mg.

Tuttavia, in base alla patologia trattata, il medico può indicare schemi alternativi, come:

  • 5 giorni di terapia: ad esempio 500 mg il primo giorno, poi 250 mg dal giorno 2 al giorno 5.

  • Dose singola (1 g): usata per alcune infezioni genitali come la clamidia.

  • Terapie prolungate (fino a 7–10 giorni): per patologie croniche o recidivanti, soprattutto in ambito polmonare (es. bronchiectasie o fibrosi cistica).

Quando non assumere azitromicina: controindicazioni

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L’azitromicina è controindicata nei seguenti casi:

  • Allergia ai macrolidi o all’azitromicina.

  • Storia di prolungamento del QT o disturbi del ritmo cardiaco.

  • Grave compromissione epatica.

  • Uso concomitante di farmaci altamente aritmogenici.

  • Bambini con peso inferiore a 45 kg (per le compresse da 500 mg), salvo diverso parere medico.

Azitromicina e resistenza antibiotica

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Come per tutti gli antibiotici, l’uso improprio dell’azitromicina può contribuire allo sviluppo di resistenze batteriche. È fondamentale:

  • Assumerla solo se prescritta dal medico.

  • Non interrompere il trattamento prima del tempo.

  • Non usare avanzi di terapia per trattare infezioni future.

Considerazioni

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L’azitromicina è un antibiotico efficace, ben tollerato e facile da assumere, grazie alla posologia breve. La sua azione mirata su molte infezioni respiratorie, cutanee e genitali la rende una scelta frequente nella pratica clinica. Tuttavia, come ogni antibiotico, deve essere utilizzata con consapevolezza, seguendo attentamente le indicazioni del medico e rispettando dosaggi, tempi e possibili interazioni.