Skip to content
Pubblicato inBenessere, Salute

Calamari: scopri benefici e ricette per una cucina salutare

Il calamaro, apprezzato in cucina e per le sue proprietà nutrizionali, è un mollusco cefalopode che offre numerosi benefici e può essere cucinato in vari modi.

Calamaro

Il calamaro è un mollusco cefalopode molto apprezzato sia in ambito culinario sia per i suoi apporti nutrizionali. Appartenente alla famiglia dei Loliginidae, è noto per il suo corpo allungato e la presenza di due pinne laterali che conferiscono agilità nei movimenti acquatici. Comunemente conosciuto come calamaro comune o europeo, il Loligo vulgaris è una delle specie più diffuse e consumate a livello mondiale. In questo articolo, esploreremo le caratteristiche del calamaro, i suoi benefici per la salute e i modi migliori di cucinarlo.

Prenota una visita con nutrizionista

Valori nutrizionali

↑ top

I calamari sono una fonte eccellente di proteine e poveri di grassi saturi, rendendoli un’aggiunta salutare a molte diete. Mediamente, 100 grammi di calamaro apportano circa 68 calorie, composti principalmente da proteine (74%) e una bassa percentuale di grassi (23%). 

Sono ricchi di vitamine e minerali essenziali, tra cui la vitamina B12, selenio, e fosforo, tutti nutrienti fondamentali per un buon funzionamento del corpo umano. Inoltre, i calamari contengono acidi grassi omega-3, benefici per la salute del cuore e delle arterie, e per prevenire condizioni come l’arteriosclerosi.

Benefici del calamaro

↑ top

Il consumo di calamaro offre numerosi benefici per la salute. Essendo ricco di proteine, può contribuire alla crescita muscolare e alla riparazione dei tessuti. La presenza di omega-3 favorisce la salute cardiovascolare riducendo, come detto, il rischio di arteriosclerosi e altre malattie correlate. Inoltre, le vitamine del gruppo B presenti nel calamaro supportano il metabolismo energetico e migliorano la funzione cerebrale. L’alto contenuto di selenio, un potente antiossidante, aiuta a proteggere le cellule dai danni ossidativi, potenziando le difese immunitarie.

Considerazioni sulla salute

↑ top

Nonostante gli evidenti benefici, è importante considerare che i calamari contengono anche elevate quantità di colesterolo. Pertanto, chi ha problemi cardiaci o colesterolo alto dovrebbe consumarli con moderazione. 

Sebbene non siano noti effetti collaterali specifici legati al consumo di calamaro, è sempre consigliabile rivolgersi a un professionista della salute per accertare la compatibilità con la propria dieta, soprattutto in presenza di particolari condizioni mediche o allergiche.

Conservazione e sicurezza alimentare

↑ top

I calamari sono molluschi delicati e devono essere conservati correttamente per preservare la loro freschezza e sicurezza alimentare. È consigliabile acquistare calamari freschi da fonti affidabili, verificandone l’aspetto (che deve essere lucido e umido) e l’odore (che dovrebbe essere marino, non ammoniacale). 

Una volta acquistati, i calamari devono essere conservati in frigorifero e consumati entro uno o due giorni. Se congelati, possono durare fino a sei mesi, ma è fondamentale scongelarli lentamente nel frigorifero per preservarne la qualità. Non è consigliabile ricongelare i calamari una volta scongelati, poiché questo potrebbe comprometterne la texture e il sapore.

Come preparare i calamari in cucina

↑ top

I calamari sono un ingrediente versatile e possono essere preparati in molti modi diversi, adattandosi a svariate ricette. Prima della cottura, è necessario pulirli accuratamente rimuovendo le interiora e la pelle sottile. La fase di pulizia può essere affidata al pescivendolo per risparmiare tempo e fatica.

Tecniche di Cottura

↑ top
  1. Grigliati: la cottura alla griglia esalta il sapore naturale dei calamari. È sufficiente condirli con olio d’oliva, sale, pepe e un tocco di limone prima di metterli su una piastra calda per pochi minuti su entrambi i lati.
  2. Fritti: i calamari fritti sono una leccornia apprezzata da molti. Per ottenere risultati ottimali, è necessario assicurarsi che l’olio sia abbastanza caldo (circa 180°C) per evitare che assorbano troppo unto. L’impanatura può essere semplice (solo farina) o più ricca (con uova e pangrattato) a seconda delle preferenze.
  3. In umido: cuocere i calamari in umido è un’alternativa gustosa e salutare. Possono essere stufati con pomodoro, cipolla, aglio e peperoncino per un piatto mediterraneo ricco di sapori.
  4. Ripieni: i calamari ripieni offrono un pasto sostanzioso e appetitoso. Si prestano ad essere farciti con pangrattato, aglio, prezzemolo, capperi e olive, poi rosolati in padella o cotti al forno.

Prenota una visita con nutrizionista

Potenziali controindicazioni

↑ top

Nonostante i benefici, il consumo di calamari non è esente da controindicazioni, soprattutto per chi soffre di specifiche condizioni.

  • Colesterolo: i calamari contengono una quantità elevata di colesterolo. Persone con problemi cardiovascolari o predisposizione genetica dovrebbero consumarli con moderazione.
  • Allergie: gli individui allergici ai frutti di mare devono evitare i calamari e ogni loro derivato per scongiurare reazioni avverse.

I calamari rappresentano, in ogni caso, un alimento versatile e salutare, adatto a molteplici preparazioni in cucina. Consumati nelle giuste quantità e seguendo opportune modalità di conservazione, possono arricchire la dieta con gusto e benefici nutrizionali.