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Pubblicato inPrincipi attivi e farmaci

Cosa sapere sulla cefixima: uso, effetti collaterali e precauzioni

Antibiotico della famiglia delle cefalosporine di terza generazione, efficace contro batteri Gram-negativi e alcuni Streptococchi, blocca la sintesi della parete cellulare batterica, agendo in maniera simile alle penicilline

Cefixima

La cefixima è un antibiotico appartenente alla classe delle cefalosporine di terza generazione. Come molti altri antibiotici, agisce inibendo la sintesi della parete cellulare batterica, un meccanismo che ricorda quello delle penicilline. Questa azione è particolarmente efficace contro batteri Gram-negativi e alcuni tipi di Streptococchi, rendendola un prezioso alleato nel trattamento di diverse infezioni batteriche.

Indicazioni terapeutiche

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La cefixima è prescritta per una serie di infezioni, tra cui:

Prima di acquistare e assumere questo antibiotico, è fondamentale consultare il proprio medico. Sarà lo specialista, infatti, a valutare la presenza di un’infezione batterica per cui il trattamento con cefixima è adatto e verificherà l’assenza di controindicazioni all’uso del farmaco.

Modalità di somministrazione

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La cefixima si assume per via orale e generalmente è disponibile in compresse o sospensione orale. È consigliabile assumerla ogni giorno alla stessa ora, e la sua somministrazione non dipende dai pasti. La durata del trattamento varia in base alla gravità dell’infezione, ma solitamente si estende per una settimana. In alcuni casi, il trattamento può durare fino a due settimane su raccomandazione del medico.

Meccanismo d’azione

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L’azione della cefixima consiste nell’inibire un enzima batterico chiamato transammidasi, essenziale per il corretto assemblaggio del peptidoglicano, un componente fondamentale della parete cellulare batterica. L’inibizione di questo enzima provoca il cedimento della parete cellulare e, quindi, la morte dei batteri.

Effetti collaterali e controindicazioni

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Come tutti i farmaci, anche la cefixima può causare effetti indesiderati divisibili in comuni, meno comuni e rari. È importante riconoscerli e informare il medico qualora si manifestassero durante la terapia.

Effetti Collaterali Comuni

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Tra gli effetti indesiderati più comuni della cefixima troviamo:

Effetti collaterali meno comuni

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Meno frequenti, ma comunque possibili, sono:

  • Reazioni allergiche cutanee: inclusi prurito ed eruzioni cutanee.
  • Alterazioni temporanee degli esami del fegato: talvolta si osservano anomalie nei test di funzionalità epatica.

Effetti collaterali rari

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  • Problemi renali: in casi molto rari, si sono osservate disfunzioni renali.
  • Iperattività: segnalato raramente come reazione avversa.

Controindicazioni

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Non si deve assumere cefixima in caso di:

  • Allergia nota alle cefalosporine o a uno qualunque dei componenti del farmaco.
  • Reazioni allergiche pregresse a penicilline o altri antibiotici beta-lattamici.

Precauzioni da considerare

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Prima di iniziare un trattamento con cefixima, è essenziale comunicare al medico eventuali patologie preesistenti, come disturbi renali o intestinali, e una storia di reazioni allergiche. È inoltre fondamentale informare il medico su tutte le terapie farmacologiche in corso per evitare possibili interazioni.

Uso in gravidanza e allattamento

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L’utilizzo della cefixima durante la gravidanza e l’allattamento richiede particolare attenzione. Generalmente, è sconsigliato assumere questo antibiotico nelle prime fasi della gravidanza. Le donne che allattano al seno dovrebbero consultare il medico per valutare la necessità di proseguire o sospendere la terapia.

Interazioni farmacologiche

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La cefixima può interagire con diversi farmaci, tra cui anticoagulanti come il warfarin e anticoncezionali orali, riducendone l’efficacia. È quindi cruciale discutere la lista completa dei medicinali in uso con il medico curante prima di iniziare la terapia con la cefixima.