- Che cos’è la cicerchia?
- Proprietà nutrizionali della cicerchia
- Benefici della cicerchia
- Fonte eccellente di proteine vegetali
- Alleata dell’intestino
- 3. Utile per il controllo glicemico
- 4. Ricca di antiossidanti e vitamine del gruppo B
- La cicerchia è pericolosa? Facciamo chiarezza
- Come rendere la cicerchia sicura: preparazione e cottura
- Quante cicerchie si possono mangiare?
- Cicerchia: controindicazioni
- Come cucinare la cicerchia: piatti tipici e idee
- Cicerchia vs altri legumi: differenze e peculiarità
- Cicerchia e diabete: fa bene o è da evitare?
- Considerazioni
La cicerchia è un legume antico e poco conosciuto, ma ricco di storia, nutrienti e potenzialità nutrizionali. Negli ultimi anni è tornata sotto i riflettori come alternativa vegetale alle fonti proteiche animali, soprattutto per chi segue una dieta vegetariana o vegana. Tuttavia, attorno alla cicerchia ruotano anche dubbi e timori legati alla sua potenziale tossicità, che rendono importante conoscerla a fondo prima di introdurla regolarmente nella dieta.
In questo articolo approfondiamo proprietà, valori nutrizionali, benefici, ma anche controindicazioni, modalità di consumo sicuro e rischi potenziali.
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Che cos’è la cicerchia?
↑ topLa cicerchia (nome botanico: Lathyrus sativus) è un legume appartenente alla famiglia delle Fabaceae, coltivato fin dall’antichità soprattutto in Italia centrale, nel Sud e nelle regioni dell’area mediterranea.
Si presenta come un piccolo seme tondeggiante, simile a una lenticchia schiacciata, di colore grigiastro o beige. La versione decorticata è priva della cuticola esterna ed è quella più comunemente venduta, in quanto più digeribile e sicura.
Resistente alla siccità e ai terreni poveri, la cicerchia è sempre stata considerata un legume “povero”, utilizzato in contesti di carestia o difficoltà economica, ma oggi rivalutato per il suo alto contenuto proteico e la versatilità culinaria.
Proprietà nutrizionali della cicerchia
↑ topDal punto di vista nutrizionale, la cicerchia è un alimento completo e interessante. Ecco i suoi valori nutrizionali medi per 100 grammi di prodotto secco:
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Calorie: circa 320 kcal
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Proteine: 25-28 g
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Carboidrati: 50-55 g
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Fibre: 15 g
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Grassi: <2 g
Grazie al basso indice glicemico e all’alto contenuto proteico e di fibre, la cicerchia è indicata per chi soffre di diabete, per chi segue regimi dietetici ipocalorici e per sportivi in cerca di proteine vegetali alternative.
Benefici della cicerchia
↑ topI principali benefici della cicerchia sono legati al suo profilo nutrizionale:
Fonte eccellente di proteine vegetali
↑ topParagonabile alla soia, la cicerchia è tra i legumi più ricchi di proteine, rendendola ideale per vegani, vegetariani e chi vuole ridurre il consumo di carne.
Alleata dell’intestino
↑ topL’elevato contenuto di fibre insolubili favorisce la regolarità intestinale, previene la stitichezza e contribuisce a mantenere una flora batterica sana.
3. Utile per il controllo glicemico
↑ topGrazie ai carboidrati complessi e al basso indice glicemico, la cicerchia è un alimento ben tollerato dai diabetici, in grado di favorire un rilascio graduale del glucosio nel sangue.
4. Ricca di antiossidanti e vitamine del gruppo B
↑ topI folati (B9) presenti in abbondanza sono fondamentali in gravidanza e per la salute cardiovascolare.
La cicerchia è pericolosa? Facciamo chiarezza
↑ topUno dei dubbi più frequenti è se la cicerchia sia un alimento sicuro. La risposta è: sì, a patto che venga consumata in modo corretto e moderato.
Il rischio del Lathirismo
↑ topLa cicerchia contiene un aminoacido neurotossico chiamato ODAP (acido ossalildiaminopropionico). In quantità elevate e per lunghi periodi, questo composto può interferire con il sistema nervoso e causare una malattia degenerativa chiamata lathirismo, che si manifesta con debolezza muscolare e disturbi motori.
Tuttavia:
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il lathirismo è stato osservato solo in popolazioni che consumavano la cicerchia come alimento unico o principale per settimane o mesi
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le quantità normalmente assunte nella dieta italiana, assieme a una corretta preparazione (ammollo più cottura prolungata), non comportano rischi per la salute
Le varietà moderne coltivate in Italia (come quelle umbre, lucane e abruzzesi) sono inoltre più sicure e selezionate per un contenuto molto basso di ODAP.
Come rendere la cicerchia sicura: preparazione e cottura
↑ topPer annullare il rischio tossicologico e rendere la cicerchia perfettamente sicura da mangiare, è fondamentale seguire queste indicazioni:
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Ammollo lungo: lasciare le cicerchie in acqua fredda per almeno 12-24 ore, cambiando l’acqua 2-3 volte
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Risciacquo accurato: scolare e lavare più volte prima della cottura
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Cottura lunga: far bollire in abbondante acqua per almeno 1 ora (fino a 2 ore per le varietà intere non decorticate)
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Eliminare la schiuma: durante la cottura, rimuovere la schiuma in superficie
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Non utilizzare l’acqua di ammollo o cottura per brodi o minestre
Chi è più sensibile può optare per la cicerchia decorticata, più digeribile e già parzialmente privata di ODAP.
Quante cicerchie si possono mangiare?
↑ topSe consumata con le dovute precauzioni (ammollo e cottura), la cicerchia è un alimento sicuro per la maggior parte delle persone. Tuttavia, non va consumata quotidianamente.
In linea generale:
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1 o 2 porzioni a settimana (circa 70-80 g di prodotto secco per porzione) sono considerate sicure
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per i bambini, meglio ridurre la frequenza o scegliere la cicerchia decorticata
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in gravidanza e allattamento è preferibile consultare il medico prima del consumo frequente
Cicerchia: controindicazioni
↑ topNonostante i suoi benefici, ci sono alcune controindicazioni da considerare:
1. Disturbi renali
↑ topLa cicerchia è relativamente ricca di acido ossalico, che può favorire la formazione di calcoli nei soggetti predisposti. Va evitata o assunta con moderazione da chi ha problemi renali o soffre di iperossaluria.
2. Uricemia elevata
↑ topCome altri legumi, può aumentare i livelli di acido urico. Chi soffre di gotta dovrebbe consumarla con cautela.
3. Difficoltà digestive
↑ topIn soggetti con intestino irritabile o colon sensibile, la cicerchia può provocare gonfiore e meteorismo, soprattutto se non ben cotta o se introdotta in modo brusco nella dieta.
4. Reazioni allergiche
↑ topRarissime, ma documentate: chi è allergico ad altri legumi (soprattutto fava o piselli) dovrebbe introdurla con cautela.
Come cucinare la cicerchia: piatti tipici e idee
↑ topIn cucina, la cicerchia è versatile e saporita, con un gusto rustico, pieno, che si sposa bene con ingredienti poveri e aromi decisi. Alcune preparazioni tipiche:
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Zuppa di cicerchie: con cipolla, sedano, carota, rosmarino e olio extravergine
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Cicerchie e cicoria: tipico piatto lucano, dall’alto valore proteico
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Purea di cicerchie: alternativa a hummus o purè di legumi
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Cicerchie con pomodorini e origano: come contorno freddo o tiepido
Si abbinano bene a: verdure amare (cicoria, bietole), spezie, cereali integrali (farro, orzo), olio EVO e aromi mediterranei.
Cicerchia vs altri legumi: differenze e peculiarità
↑ topRispetto a lenticchie, ceci e fagioli, la cicerchia si distingue per:
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maggior contenuto proteico
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minore digeribilità se non trattata adeguatamente
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presenza di ODAP, assente negli altri legumi comuni
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profilo aromatico più intenso e una consistenza compatta, ideale nelle zuppe rustiche
È meno nota ma può essere una risorsa nutrizionale preziosa, da alternare agli altri legumi nella dieta settimanale.
Cicerchia e diabete: fa bene o è da evitare?
↑ topPer chi ha il diabete, la cicerchia è un alimento generalmente benefico, grazie a:
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carboidrati complessi e a lento assorbimento
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indice glicemico basso
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effetto saziante, utile nel controllo del peso e della glicemia postprandiale
Ovviamente, va sempre integrata in un piano alimentare equilibrato e adattato alle esigenze individuali.
Considerazioni
↑ topLa cicerchia è un legume dalle molteplici proprietà nutrizionali, una fonte proteica vegetale eccellente, con benefici per intestino, metabolismo e controllo glicemico. Tuttavia, va conosciuta e consumata con attenzione, soprattutto per la presenza di un potenziale antinutriente (ODAP), oggi comunque gestibile con adeguata preparazione e un consumo non eccessivo.
Grazie al recupero della tradizione contadina e alla maggiore attenzione verso legumi antichi e biodiversità, la cicerchia può oggi trovare spazio in una dieta varia, sostenibile e salutare.