La doxazosina è un farmaco appartenente alla classe degli alfa-1 bloccanti, usato principalmente per due indicazioni cliniche:
- Ipertensione arteriosa: la doxazosina favorisce il rilassamento della muscolatura liscia dei vasi sanguigni, contribuendo a una riduzione della pressione arteriosa. È spesso usata in combinazione con altri antipertensivi.
- Iperplasia prostatica benigna (IPB): in questo caso, il farmaco agisce sulla muscolatura liscia della prostata e del collo vescicale, riducendo i sintomi urinari come difficoltà nella minzione, bisogno frequente di urinare o flusso debole. Grazie al suo meccanismo d’azione, che coinvolge il blocco selettivo dei recettori alfa-1 adrenergici, la doxazosina ha anche effetti benefici sul profilo lipidico, contribuendo in alcuni casi a una lieve riduzione del colesterolo LDL.
Modalità di somministrazione
↑ topLa doxazosina è disponibile in compresse da assumere per via orale, e può essere formulata in:
- compresse a rilascio immediato. In genere somministrate una volta al giorno, preferibilmente alla stessa ora.
- Compresse a rilascio prolungato. Garantiscono un’azione più costante nel tempo, riducendo il rischio di picchi pressori. La posologia dipende dalla patologia trattata e dalla risposta individuale del paziente. In generale:
- Per l’ipertensione. Si inizia spesso con 1 mg al giorno, aumentando gradualmente fino a un massimo di 16 mg/die.
- Per l’IPB, la dose iniziale tipica è di 1 mg al giorno, con possibilità di aumento fino a 8 mg/die, sempre sotto controllo medico. È importante non interrompere bruscamente il trattamento e seguire attentamente le indicazioni del medico, per evitare sbalzi pressori o altri effetti indesiderati.
Effetti collaterali
↑ topCome tutti i farmaci, anche la doxazosina può provocare effetti collaterali, sebbene non tutti i pazienti li manifestino. Gli eventi avversi più comuni includono:
- capogiri e vertigini, soprattutto in posizione eretta (ipotensione ortostatica)
- stanchezza o sonnolenza
- mal di testa
- palpitazioni o tachicardia
- edema periferico, in particolare a livello di caviglie o piedi
- disturbi gastrointestinali come nausea, dolori addominali o diarrea
In rari casi possono verificarsi effetti più gravi, come:
- sincope (svenimento), specialmente dopo la prima dose
- reazioni allergiche con eruzioni cutanee, prurito o gonfiore
- disturbi della vista o alterazioni dell’erezione (sindrome dell’iride floscia intraoperatoria)
In caso di effetti collaterali significativi o persistenti, è fondamentale contattare il medico.
Controindicazioni e precauzioni
↑ topPrima di iniziare una terapia con doxazosina, è necessario valutare la presenza di eventuali condizioni che ne controindicano l’uso. Le controindicazioni principali includono:
- allergia al principio attivo o a uno qualsiasi degli eccipienti del farmaco
- ipotensione grave o precedenti episodi di sincope posturale
- stenosi gastrointestinale o altre patologie che possano influenzare il transito intestinale, nel caso di formulazioni a rilascio prolungato.
Precauzioni importanti da tenere a mente:
- La doxazosina può causare ipotensione ortostatica, in particolare dopo la prima dose. È consigliabile assumere la prima compressa prima di coricarsi.
- I pazienti in trattamento con altri antipertensivi devono essere monitorati per evitare una riduzione eccessiva della pressione.
- In caso di chirurgia oculare (come l’intervento per cataratta), il medico deve essere informato dell’assunzione di doxazosina, poiché può interferire con la dilatazione dell’iride.
Interazioni farmacologiche
↑ topLa doxazosina può interagire con diversi farmaci, e queste interazioni vanno monitorate attentamente:
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altri antipertensivi: l’uso concomitante con altri farmaci che abbassano la pressione (come beta-bloccanti, calcio-antagonisti o diuretici) può potenziare l’effetto ipotensivo, aumentando il rischio di ipotensione grave e sincope.
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Farmaci sedativi o depressivi del sistema nervoso centrale: la combinazione con benzodiazepine, alcol o altri sedativi può intensificare la sonnolenza e la sedazione, aumentando il rischio di incidenti.
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Inibitori del CYP450: alcuni inibitori enzimatici (ad esempio, ketoconazolo, eritromicina o ritonavir) possono rallentare il metabolismo della doxazosina, aumentando i livelli plasmatici e il rischio di effetti collaterali.
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Altri alfa-bloccanti: l’associazione con altri farmaci della stessa classe può portare a un eccessivo rilassamento della muscolatura liscia, intensificando gli effetti collaterali.
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Interazioni con farmaci per il sistema cardiovascolare: se assunti insieme a farmaci come nitrati o inibitori della fosfodiesterasi, l’effetto vasodilatatore potrebbe risultare eccessivo.
È fondamentale che il paziente informi il medico di tutti i farmaci che assume, inclusi quelli da banco e gli integratori, per ridurre il rischio di interazioni dannose.