- Che cos’è il Ginkgo Biloba
- Benefici del Ginkgo Biloba
- Miglioramento della circolazione
- Supporto alla memoria e alle funzioni cognitive
- Effetto neuroprotettivo
- Benefici sull’umore
- Proprietà terapeutiche
- Quando prendere il Ginkgo Biloba
- Forme disponibili e dosaggi
- Effetti collaterali del Ginkgo Biloba
- Controindicazioni del Ginkgo Biloba
- Interazioni farmacologiche
- Conclusioni
Il Ginkgo Biloba è una delle piante medicinali più antiche conosciute dall’uomo. Originaria della Cina, è spesso definita un “fossile vivente” per la sua storia millenaria e la resistenza alle condizioni ambientali più avverse.
Oggi, il Ginkgo è utilizzato soprattutto sotto forma di integratore alimentare per il trattamento di disturbi cognitivi, circolatori e neurologici.
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Che cos’è il Ginkgo Biloba
↑ topIl Ginkgo Biloba è un albero deciduo appartenente alla famiglia delle Ginkgoaceae. Le sue foglie, dalla caratteristica forma a ventaglio, sono la parte utilizzata a scopo terapeutico. Ricche di flavonoidi e terpenoidi, contengono composti bioattivi capaci di influenzare la circolazione sanguigna e la funzione cerebrale.
Gli estratti standardizzati di Ginkgo Biloba, presenti in molti integratori, vengono ottenuti mediante un processo di purificazione per isolare le molecole terapeuticamente attive ed eliminare sostanze tossiche come l’acido ginkgolico.
Benefici del Ginkgo Biloba
↑ topMiglioramento della circolazione
↑ topIl Ginkgo Biloba è noto per la sua azione vasodilatatrice, che contribuisce a migliorare la circolazione sanguigna periferica e cerebrale.
È spesso prescritto per problemi di afflusso di sangue a mani, piedi e cervello, come nel caso della claudicatio intermittente e della sindrome di Raynaud.
Supporto alla memoria e alle funzioni cognitive
↑ topUno degli impieghi più comuni riguarda il miglioramento delle prestazioni cognitive, in particolare nei soggetti anziani.
Studi hanno dimostrato che il Ginkgo può aiutare a contrastare i deficit di memoria, la confusione mentale e i primi sintomi di demenza, grazie all’aumento del flusso ematico al cervello e alle sue proprietà antiossidanti.
Effetto neuroprotettivo
↑ topGrazie alla sua azione antiossidante, il Ginkgo aiuta a contrastare lo stress ossidativo a livello neuronale, contribuendo alla protezione delle cellule cerebrali dall’invecchiamento e da processi neurodegenerativi come Alzheimer e Parkinson.
Benefici sull’umore
↑ topAlcune ricerche indicano che il Ginkgo Biloba può avere effetti positivi sull’umore, in particolare nei soggetti con ansia lieve o depressione lieve-moderata. Questo potrebbe essere dovuto al miglioramento della microcircolazione cerebrale e all’interazione con i neurotrasmettitori.
Proprietà terapeutiche
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Antiossidante: i flavonoidi contenuti nel Ginkgo neutralizzano i radicali liberi, proteggendo le cellule dallo stress ossidativo.
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Vasodilatatore: migliora il flusso sanguigno e la microcircolazione.
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Antiaggregante piastrinico: può aiutare a ridurre il rischio di coaguli, sebbene questa azione imponga cautela in caso di utilizzo concomitante con farmaci anticoagulanti.
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Antinfiammatorio: i suoi composti modulano la risposta infiammatoria in vari distretti dell’organismo.
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Neuroprotettivo: promuove il benessere delle cellule nervose, utile anche in ambito geriatrico.
Quando prendere il Ginkgo Biloba
↑ topIl Ginkgo viene generalmente assunto al mattino o a pranzo, per evitare eventuali effetti stimolanti che potrebbero interferire con il sonno. La somministrazione dovrebbe essere fatta lontano dai pasti per favorire l’assorbimento, a meno che non sia diversamente indicato.
L’effetto del Ginkgo non è immediato: possono essere necessarie da 2 a 4 settimane per osservare benefici significativi, soprattutto per le funzioni cognitive e la memoria.
Forme disponibili e dosaggi
↑ topIl Ginkgo è reperibile in varie formulazioni:
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Compresse e capsule
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Estratti liquidi
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Tisane e infusi
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Polveri per integratori personalizzati
Il dosaggio più studiato nei trial clinici è quello di 120-240 mg di estratto standardizzato al giorno, suddiviso in due somministrazioni. È fondamentale utilizzare prodotti certificati con contenuto standard di ginkgoflavonglicosidi e lattoni terpenici (24% e 6% rispettivamente), privi di acido ginkgolico.
Effetti collaterali del Ginkgo Biloba
↑ topNonostante sia generalmente ben tollerato, il Ginkgo Biloba può provocare alcuni effetti indesiderati, soprattutto in caso di sovradosaggio, uso prolungato o interazioni con altri farmaci.
Effetti collaterali comuni
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Disturbi gastrointestinali: nausea, diarrea, mal di stomaco
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Mal di testa
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Capogiri
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Agitazione o insonnia (più comuni se assunto la sera)
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Reazioni cutanee allergiche, come eruzioni o prurito
Effetti collaterali rari ma gravi
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Emorragie: per via del suo effetto antiaggregante piastrinico, può aumentare il rischio di sanguinamento, soprattutto se combinato con altri farmaci fluidificanti.
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Convulsioni: segnalate raramente in soggetti predisposti o in associazione con determinati farmaci.
Controindicazioni del Ginkgo Biloba
↑ topL’assunzione di Ginkgo Biloba è sconsigliata nei seguenti casi:
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Allergia nota al Ginkgo o a componenti dell’integratore
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Gravidanza e allattamento: per mancanza di dati certi sulla sicurezza
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Bambini sotto i 12 anni
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Epilessia o storia di convulsioni
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Pazienti in trattamento con anticoagulanti, antiaggreganti o FANS, per rischio di sanguinamento aumentato
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Pazienti pre-operatori: va sospeso almeno 5-7 giorni prima di interventi chirurgici programmati
Interazioni farmacologiche
↑ topIl Ginkgo può interagire con numerosi farmaci. È fondamentale consultare il medico prima di assumerlo in caso di:
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Anticoagulanti (warfarin, eparina)
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Antiaggreganti (aspirina, clopidogrel)
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FANS (ibuprofene, ketoprofene): aumentato rischio di sanguinamento
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Anticonvulsivanti
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Inibitori delle MAO o SSRI: possibile interazione con il metabolismo della serotonina
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Farmaci per il diabete: il Ginkgo può alterare i livelli glicemici
Che differenza c’è tra Ginkgo e Ginkgo Biloba?
↑ topNon c’è nessuna differenza: “Ginkgo” è l’abbreviazione comune di “Ginkgo Biloba”, nome scientifico completo della pianta. Entrambi si riferiscono allo stesso albero e ai suoi estratti.
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Conclusioni
↑ topIl Ginkgo Biloba è un fitoterapico di comprovata efficacia, soprattutto per sostenere la memoria, la concentrazione e la circolazione. Tuttavia, non è privo di rischi: effetti collaterali, controindicazioni e interazioni farmacologiche ne richiedono un utilizzo consapevole e sempre concordato con il medico, specialmente in caso di patologie pregresse o terapie in corso.
Per ottenere benefici tangibili, è fondamentale scegliere integratori standardizzati, seguire dosaggi adeguati e assumerli con regolarità per un periodo minimo di 4-6 settimane.