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Pubblicato inAlimenti e integratori

Benefici dell’inositolo: cos’è e perché fa bene alla tua salute

L’inositolo è un composto organico simile alle vitamine del gruppo B, ma non è una vera vitamina poiché l’organismo lo produce autonomamente. Presente in vari alimenti e sintetizzato soprattutto da reni e fegato, è coinvolto in numerosi processi biochimici

Inositolo

L’inositolo è un composto organico naturalmente presente nel nostro organismo e in diversi alimenti. Anche se comunemente chiamato vitamina B7, in realtà non è una vera e propria vitamina perché il corpo umano è in grado di sintetizzarlo autonomamente. Si tratta di una molecola idrosolubile, simile alle vitamine del gruppo B, che partecipa a numerosi processi biochimici essenziali.

L’inositolo esiste in varie forme isomeriche, tra cui il mio-inositolo è la più diffusa e biologicamente attiva. Questo composto non solo si trova a livello alimentare, ma viene anche prodotto nel nostro corpo, principalmente nei reni e nel fegato, partendo dal glucosio-6-fosfato. Le sue forme fosforilate comprendono, inoltre, gli acidi fitici, che giocano un ruolo importante nelle piante come riserva di fosforo.

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Benefici e applicazioni dell’inositolo

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L’inositolo gioca un ruolo essenziale in diversi aspetti della nostra salute. Agisce come un importante mediatore nei sistemi di segnalazione cellulare e contribuisce alla salute del sistema nervoso e al metabolismo lipidico.

Salute del sistema nervoso

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L’inositolo è coinvolto nel mantenimento dell’equilibrio del sistema nervoso centrale. È stato osservato che livelli ridotti di mio-inositolo sono presenti nel cervello di persone affette da depressione. Sebbene la ricerca scientifica non sia ancora completamente conclusiva, l’inositolo viene studiato come potenziale trattamento per disturbi psichiatrici, compresi disturbi dell’ansia e dell’umore.

Effetti sul metabolismo

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Una delle funzioni più promettenti dell’inositolo riguarda il miglioramento della sensibilità insulinica. L’inositolo sembra promuovere l’azione dell’insulina e supportare la mobilizzazione dei trasportatori del glucosio, contribuendo così a contrastare l’insulino-resistenza, una condizione spesso associata a sindromi metaboliche e al diabete di tipo 2.

Salute del sistema riproduttivo

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Un’altra area di grande interesse è il ruolo dell’inositolo nella gestione della sindrome dell’ovaio policistico (PCOS). Numerosi studi hanno dimostrato che l’inositolo può aiutare a regolare i livelli ormonali, migliorare la fertilità e ridurre i sintomi associati alla PCOS. In particolare, il D-chiro-inositolo e il mio-inositolo sono stati usati in combinazione per massimizzare i benefici nel trattamento di questa condizione.

Dove si trova l’inositolo

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L’inositolo è presente in numerosi alimenti di uso comune. È particolarmente concentrato nei cereali integrali, nel lievito di birra, e nella frutta, specialmente negli agrumi come arance e limoni, così come nei meloni. Anche noci e semi, come quelli di girasole, sono ottime fonti di inositolo. Nel regno animale, il fegato e altri organi interni rappresentano buone risorse di questo composto.

Inositolo negli alimenti

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Oltre alle fonti vegetali e animali, l’inositolo si trova anche in alimenti fermentati che usano il lievito, come la birra, che contiene una quantità significativa di mio-inositolo. Mentre i cereali comuni già possiedono una certa quantità di questo composto, la sua concentrazione aumenta considerevolmente nei prodotti integrali, grazie alla presenza della crusca.

La disponibilità dell’inositolo varia a seconda del metodo di cottura e preparazione. Ad esempio, bollire gli alimenti può ridurre il contenuto di inositolo. Pertanto, è consigliabile optare per metodi di cottura che ne preservino le proprietà, come a vapore o al microonde.

L’Inositolo sintetizzato dal corpo

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È importante notare che, pur essendo disponibile attraverso l’alimentazione, l’inositolo può anche essere sintetizzato dal corpo umano. Il processo avviene principalmente a livello del fegato e dei reni, partendo dal glucosio-6-fosfato. Questa capacità di sintesi autonoma rende l’inositolo un composto non essenziale nella dieta, sottolineando che esistono altri meccanismi compensativi nel nostro metabolismo per assicurarsi un apporto adeguato.

Sinergia con altri integratori

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L’efficacia dell’inositolo è spesso ampliata quando combinata con altri integratori come la melatonina e l’acido folico. Questa combinazione può migliorare non solo la qualità degli ovociti, ma anche il benessere generale delle cellule. Favorisce inoltre un ambiente più equilibrato per la fertilità. Le donne che hanno sperimentato cicli di fecondazione in vitro (IVF) non riusciti potrebbero trovare nell’inositolo un valido alleato per migliorare la qualità degli ovociti nei successivi tentativi.

L’inositolo ha dimostrato potenziali effetti positivi nel ridurre i livelli di colesterolo LDL, noto come colesterolo “cattivo”. Questo effetto è particolarmente significativo nei soggetti con sindrome metabolica, aiutando a migliorare il profilo lipidico complessivo e riducendo i fattori di rischio per le malattie cardiovascolari.

Controindicazioni ed effetti collaterali

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L’inositolo è generalmente ben tollerato, ma come con qualsiasi supplemento, ci sono delle controindicazioni da considerare. L’assunzione di dosi elevate può causare effetti collaterali gastrointestinali, come nausea e diarrea. È quindi consigliabile iniziare con una dose più bassa e aumentarla gradualmente per valutare la risposta del proprio corpo.

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Quando evitare l’inositolo

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Le persone con condizioni mediche particolari, che seguono trattamenti farmacologici specifici, o quelle incinte o in fase di allattamento dovrebbero consultare il medico prima di iniziare qualsiasi integrazione. Anche se l’inositolo è stato ampiamente studiato e utilizzato in gravidanza senza effetti avversi notevoli, la prudenza non è mai troppa.