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Pubblicato inPrincipi attivi e farmaci

Olmesartan: a cosa serve, dosaggi, effetti collaterali

L’olmesartan è un farmaco antipertensivo utile nel trattamento dell’ipertensione. Agisce bloccando l’angiotensina II. Come funziona, dosaggio, effetti collaterali e interazioni: tutto quello che c’è da sapere

olmesartan

L’olmesartan è un principio attivo appartenente alla classe dei farmaci antagonisti del recettore dell’angiotensina II, noti anche come sartani.

Viene utilizzato principalmente per il trattamento dell’ipertensione arteriosa, contribuendo a ridurre la pressione sanguigna e a prevenire le complicanze cardiovascolari a lungo termine.

Cos’è l’olmesartan? Meccanismo d’azione

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L’olmesartan medoxomil è un profarmaco, ossia una molecola inattiva che, una volta assorbita nell’organismo, viene convertita nel principio attivo olmesartan. Il suo meccanismo d’azione consiste nel bloccare selettivamente i recettori dell’angiotensina II di tipo AT1.

L’angiotensina II è una sostanza prodotta dall’organismo che provoca vasocostrizione e stimola il rilascio di aldosterone, un ormone che favorisce la ritenzione di sodio e acqua. Inibendo questi effetti, l’olmesartan favorisce la dilatazione dei vasi sanguigni e riduce la pressione arteriosa.

A cosa serve

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L’olmesartan è indicato principalmente per:

  • Ipertensione arteriosa essenziale (pressione alta senza causa identificabile)

  • Prevenzione di complicanze cardiovascolari in pazienti a rischio

  • Protezione renale nei pazienti ipertesi con diabete o nefropatia

Può essere utilizzato in monoterapia o in associazione con altri antipertensivi, come diuretici tiazidici o calcio-antagonisti.

Dosaggio

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Il dosaggio standard per gli adulti parte generalmente da 10 mg una volta al giorno, ma può essere aumentato fino a 20 o 40 mg al giorno, a seconda della risposta terapeutica e della tollerabilità individuale. La somministrazione avviene per via orale, preferibilmente alla stessa ora ogni giorno, con o senza cibo.

In alcuni casi, soprattutto se la pressione non è ben controllata con il solo olmesartan, il medico può prescrivere una combinazione fissa di olmesartan con:

  • Idroclorotiazide (diuretico tiazidico)

  • Amlodipina (calcio-antagonista)

L’aggiustamento del dosaggio deve essere sempre effettuato dal medico, soprattutto nei soggetti anziani o con funzionalità renale compromessa.

Quanto tempo impiega l’olmesartan a fare effetto?

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L’effetto antipertensivo dell’olmesartan inizia generalmente entro una settimana dall’inizio del trattamento, ma il massimo beneficio si raggiunge solitamente dopo 2-4 settimane.

Per questo motivo, il medico valuterà la necessità di modificare il dosaggio o di integrare altri farmaci dopo alcune settimane.

Effetti collaterali dell’olmesartan

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Come tutti i farmaci, anche l’olmesartan può provocare effetti indesiderati, sebbene non tutti i pazienti li manifestino. Nella maggior parte dei casi si tratta di sintomi lievi e transitori, ma è importante segnalarli al medico in caso di persistenza o peggioramento.

Effetti collaterali comuni

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Effetti collaterali meno comuni

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Effetti collaterali rari ma gravi

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  • Angioedema: gonfiore improvviso di viso, labbra, lingua o gola, che richiede assistenza medica immediata.

  • Insufficienza renale acuta, soprattutto in soggetti con compromissione renale preesistente.

  • Enteropatia da olmesartan: una rara ma grave forma di malassorbimento intestinale con diarrea cronica e perdita di peso, che può insorgere anche dopo mesi o anni di terapia.

Controindicazioni

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L’utilizzo del farmaco è controindicato in alcune condizioni:

In caso di ipotensione severa, disidratazione o squilibri elettrolitici, l’assunzione del farmaco deve essere valutata con cautela.

Interazioni farmacologiche

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L’olmesartan può interagire con altri farmaci, modificandone l’efficacia o aumentando il rischio di effetti collaterali. Tra le interazioni più rilevanti:

  • Diuretici risparmiatori di potassio, ACE-inibitori, integratori di potassio: aumentano il rischio di iperkaliemia (eccesso di potassio nel sangue)

  • Litio: rischio di aumento dei livelli ematici di litio e tossicità

  • Farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS): come ibuprofene e naprossene, che possono ridurre l’effetto antipertensivo e danneggiare la funzione renale

  • Altri antipertensivi: possono potenziare l’effetto ipotensivo

È fondamentale informare il medico di tutti i farmaci assunti, inclusi quelli da banco e gli integratori.

Olmesartan e sartani: differenze rispetto ad altri antipertensivi

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L’olmesartan appartiene al gruppo dei sartani (ARBs), una classe considerata sicura ed efficace per il trattamento dell’ipertensione. A differenza degli ACE-inibitori (come il ramipril), i sartani non causano tosse secca, un effetto collaterale tipico degli ACE.

Tra i principali vantaggi dell’olmesartan:

  • Ottima tollerabilità

  • Efficacia prolungata nel controllo pressorio

  • Minimo impatto sul metabolismo di zuccheri e lipidi

Olmesartan: differenze con altri farmaci

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  • Olmesartan vs Tareg (valsartan): entrambi sartani, ma l’olmesartan mostra una maggiore potenza per mg e una durata d’azione leggermente superiore.

  • Olmesartan vs ACE-inibitori: meno probabilità di sviluppare tosse o angioedema.

  • Olmesartan vs calcio-antagonisti: questi ultimi sono più efficaci sulla riduzione della pressione ma più spesso associati a edemi periferici.

Conclusione

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L’olmesartan è un farmaco efficace e ben tollerato per il trattamento dell’ipertensione arteriosa, utile anche nella prevenzione di danni cardiovascolari e renali. Grazie alla sua lunga durata d’azione, può essere assunto una volta al giorno, migliorando l’aderenza terapeutica.

Tuttavia, come ogni farmaco, richiede una prescrizione e un monitoraggio medico, soprattutto in presenza di altre patologie o terapie concomitanti.