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Pubblicato inAlimenti

Polifenoli: cosa sono, dove si trovano e a cosa servono

Cosa sono i polifenoli, quali benefici apportano alla salute, in quali alimenti si trovano, quali sono le controindicazioni e come integrarli correttamente nella dieta

polifenoli

I polifenoli sono composti naturali presenti in molti alimenti di origine vegetale, noti per le loro proprietà antiossidanti, antinfiammatorie e protettive nei confronti di numerose patologie. In ambito nutrizionale e medico, l’interesse per i polifenoli è cresciuto notevolmente negli ultimi anni, grazie al loro potenziale nel contribuire al mantenimento della salute e alla prevenzione di diverse malattie croniche.

In questo articolo scopriremo cosa sono i polifenoli, dove si trovano, a cosa servono e anche quali possono essere le controindicazioni associate al loro consumo.

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Cosa sono i polifenoli

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I polifenoli sono una vasta classe di micronutrienti naturali sintetizzati dalle piante come meccanismo di difesa contro agenti esterni come parassiti, radiazioni UV e condizioni ambientali avverse. Dal punto di vista chimico, si tratta di composti caratterizzati da più gruppi fenolici – da cui il nome.

Si conoscono oltre 8000 tipi diversi di polifenoli, che si suddividono in quattro grandi categorie:

  1. Flavonoidi – La categoria più numerosa, comprendente quercetina, catechine, antociani e flavonoli. Si trovano in frutta, verdura, tè e vino rosso.

  2. Acidi fenolici – Tra cui l’acido caffeico e ferulico, presenti in caffè, cereali integrali e spezie.

  3. Stilbeni – Il più noto è il resveratrolo, contenuto nel vino rosso e nell’uva.

  4. Lignani – Presenti nei semi di lino, cereali integrali e alcune verdure.

Dove si trovano i polifenoli

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I polifenoli si trovano esclusivamente in alimenti di origine vegetale. Una dieta varia e bilanciata, ricca di frutta, verdura, legumi, cereali integrali e spezie, è il modo più efficace per garantirne un adeguato apporto.

Ecco gli alimenti più ricchi di polifenoli:

  • Frutti di bosco (mirtilli, more, lamponi, ribes): tra i più concentrati in flavonoidi.
  • Uva rossa e vino rosso: ricchi in resveratrolo e antociani
  • Tè verde e tè nero: noti per l’alto contenuto di catechine e tannini.
  • Cioccolato fondente (con cacao ≥ 70%): ottima fonte di flavonoli.
  • Olio extravergine d’oliva: contiene tirosolo e oleuropeina.
  • Cipolle rosse, mele, agrumi, spinaci e broccoli
  • Spezie come curcuma, cannella e chiodi di garofano
  • Caffè: ricco in acidi fenolici
  • Legumi e cereali integrali: apportano lignani e flavonoidi

A cosa servono i polifenoli: benefici scientificamente provati

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I polifenoli svolgono un’azione antiossidante molto potente: aiutano a neutralizzare i radicali liberi, molecole instabili che danneggiano le cellule e sono coinvolte nell’invecchiamento e nello sviluppo di numerose malattie croniche. Ma non solo.

Protezione cardiovascolare

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Numerosi studi osservazionali e clinici hanno evidenziato che un’elevata assunzione di polifenoli, in particolare flavonoidi e stilbeni, è associata a una riduzione del rischio di malattie cardiovascolari. I polifenoli agiscono:

  • Migliorando la funzione endoteliale
  • Riducendo la pressione arteriosa
  • Contrastando l’ossidazione delle LDL (colesterolo “cattivo”)
  • Favorendo una buona circolazione sanguigna

Azione antinfiammatoria

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I polifenoli possono inibire la produzione di citochine pro-infiammatorie, riducendo l’infiammazione sistemica. Questo li rende utili in condizioni croniche come diabete tipo 2, obesità, sindrome metabolica e malattie autoimmuni.

Neuroprotezione

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Flavonoidi e altri polifenoli attraversano la barriera ematoencefalica, mostrando effetti protettivi sul cervello. Sono studiati per il loro potenziale nel ridurre il rischio di:

Effetti antitumorali

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Pur essendo ancora oggetto di studio, alcuni polifenoli sembrano avere proprietà chemio-preventive, in grado di inibire la proliferazione delle cellule tumorali o favorire la loro apoptosi.

Supporto al microbiota intestinale

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Molti polifenoli agiscono anche come prebiotici, modulando positivamente il microbiota intestinale e contribuendo al benessere digestivo e immunitario.

Controindicazioni e possibili effetti collaterali dei polifenoli

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I polifenoli sono generalmente sicuri e ben tollerati quando assunti attraverso gli alimenti. Tuttavia, in caso di integrazione ad alto dosaggio, è bene prestare attenzione ad alcune controindicazioni ed effetti collaterali potenziali.

Interazioni farmacologiche

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Alcuni polifenoli possono interferire con l’attività di enzimi epatici (come il citocromo P450) responsabili del metabolismo dei farmaci. In particolare:

  • Il resveratrolo può alterare l’efficacia di anticoagulanti (es. warfarin) o farmaci anti-ipertensivi.
  • Le catechine del tè verde possono ridurre l’assorbimento di ferro non-eme, influendo sul metabolismo del ferro.

Sovradosaggio da integratori

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Assumere polifenoli attraverso integratori in dosi elevate può provocare:

In assenza di condizioni specifiche (come stress ossidativo marcato, patologie infiammatorie croniche o malattie cardiovascolari già diagnosticate), non è consigliabile assumere polifenoli sotto forma di integratori senza controllo medico.

Controindicazioni

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I polifenoli non presentano controindicazioni gravi, ma in alcuni casi specifici è meglio evitare integrazioni concentrate:

Polifenoli e tiroide: un’attenzione particolare

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Alcuni studi suggeriscono che flavonoidi come quercetina o genisteina, se assunti in quantità elevate, possono influenzare l’attività tiroidea, interferendo con la sintesi degli ormoni tiroidei, soprattutto in soggetti con ipotiroidismosubclinico o diagnosticato. Tuttavia, ciò riguarda solo l’assunzione da integratori ad alte dosi, non da alimenti.

Integrazione di polifenoli: quando ha senso?

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L’integrazione può essere utile in alcuni contesti:

  • Pazienti con patologie croniche infiammatorie
  • Soggetti con dieta povera di frutta e verdura
  • In fase post-operatoria o durante periodi di stress ossidativo marcato

Tuttavia, la fonte primaria dei polifenoli dovrebbe restare l’alimentazione, in quanto consente l’assunzione bilanciata di nutrienti accessori (fibre, vitamine, sali minerali).