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Pubblicato inAlimenti e integratori

Rabarbaro: proprietà, valori nutrizionali e benefici

Pianta dalle proprietà digestive, lassative e antiossidanti, il rabarbaro è ricco di fibre, vitamina C e potassio. Favorisce la salute cardiovascolare e intestinale. È importante consumarlo con moderazione per evitare effetti indesiderati.

Rabarbaro

Il rabarbaro (Rheum rhabarbarum) è una pianta erbacea perenne appartenente alla famiglia delle Polygonaceae. È noto per il suo utilizzo in cucina e in ambito fitoterapico grazie alle sue proprietà digestive, lassative e antiossidanti. Le parti commestibili della pianta sono i gambi, dal sapore acidulo, mentre le foglie contengono ossalati in concentrazioni elevate e sono tossiche per l’uomo.

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Valori nutrizionali e calorie

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Il rabarbaro è un alimento a basso contenuto calorico, ricco di fibre, vitamine e minerali. Ecco la composizione nutrizionale per 100 grammi di rabarbaro crudo.

Componente Valore per 100 g
Calorie 21 kcal
Carboidrati 4,5 g
Zuccheri 1,1 g
Proteine 0,9 g
Grassi 0,2 g
Fibre 1,8 g
Vitamina C 8 mg
Vitamina K 29,3 mcg
Calcio 86 mg
Potassio 288 mg
Magnesio 12 mg
Fosforo 14 mg

Grazie al suo basso contenuto calorico, il rabarbaro è ideale per chi segue una dieta ipocalorica. Inoltre, la sua ricchezza di fibre lo rende un valido alleato per il benessere intestinale.

Benefici del rabarbaro

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Grazie alla sua composizione nutrizionale, il rabarbaro offre diversi benefici per la salute:

  • Regolarità intestinale: ricco di fibre e composti con effetto lassativo naturale, aiuta a contrastare la stitichezza.
  • Azione digestiva: stimola la produzione di bile e facilita il processo digestivo, risultando utile dopo pasti abbondanti.
  • Proprietà antiossidanti: la presenza di polifenoli e vitamina C aiuta a combattere lo stress ossidativo e l’invecchiamento cellulare.
  • Salute cardiovascolare: grazie al contenuto di fibre e potassio, contribuisce a mantenere sotto controllo la pressione sanguigna e a ridurre il colesterolo.
  • Supporto alla salute delle ossa: la vitamina K e il calcio sono fondamentali per la salute scheletrica e la coagulazione del sangue.
  • Azione antinfiammatoria: alcuni composti presenti nel rabarbaro possono contribuire a ridurre le infiammazioni e migliorare il benessere articolare.

Come consumare il rabarbaro

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Il rabarbaro può essere consumato in diversi modi:

  • Crudo: in insalate o frullati, abbinato a frutta dolce per bilanciarne il sapore acidulo.
  • Cotto: usato in composte, marmellate, torte e dolci.
  • Infusi e tisane: spesso impiegato in preparazioni erboristiche per favorire la digestione.
  • Estratti e integratori: utilizzati in ambito fitoterapico per le proprietà lassative e depurative.
  • Zuppe e salse: in alcune cucine tradizionali viene usato per arricchire piatti salati e salse dal sapore agrodolce.

Controindicazioni e precauzioni

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Nonostante i suoi benefici, il rabarbaro presenta alcune controindicazioni:

  • Eccesso di ossalati: può favorire la formazione di calcoli renali, quindi è da consumare con moderazione da chi soffre di problemi ai reni.
  • Effetto lassativo: un consumo eccessivo può provocare diarrea e squilibri elettrolitici.
  • Controindicato in gravidanza e allattamento: a causa della presenza di composti stimolanti per l’intestino.
  • Interazioni farmacologiche: il rabarbaro può interagire con farmaci anticoagulanti e diuretici, pertanto è consigliabile consultare un medico in caso di assunzione di farmaci.

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Un alimento versatile

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Il rabarbaro è un alimento versatile e benefico per la salute, ricco di fibre, vitamine e minerali essenziali. Se consumato con moderazione, può aiutare la digestione, migliorare la regolarità intestinale e sostenere il benessere cardiovascolare. Tuttavia, è importante evitarne un consumo eccessivo, specialmente per chi ha problemi renali o intestinali.