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Pubblicato inSalute

Quando e perché fare i suffumigi

I suffumigi, o fumenti, sono una pratica terapeutica che consiste nell’inalazione di vapore caldo per decongestionare le vie respiratorie. Utilizzati per alleviare sintomi come naso chiuso e sinusite, rappresentano un rimedio naturale semplice ed efficace.

suffumigi

I suffumigi sono un rimedio naturale utilizzato da generazioni per alleviare i sintomi di raffreddore, sinusite e catarro. 

Anche detti fumenti, consistono nell’inalazione di vapore caldo, spesso arricchito con oli essenziali o altre sostanze. Lo scopo è quello di decongestionare e ridurre l’infiammazione a carico delle vie aeree. 

Questo trattamento è semplice e accessibile, e può rivelarsi efficace in molte situazioni.

Ma quando è il momento giusto per fare i suffumigi e quali sono i benefici effettivi di questa pratica? 

Insieme alla dottoressa Francesca Caterini, otorinolaringoiatria del Santagostino, vediamo qual è la procedura corretta e come utilizzare i suffumigi in modo sicuro e ottenere il massimo dei benefici.

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Cosa sono i suffumigi?

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I suffumigi, noti anche come fumenti, sono una tecnica di inalazione di vapori, utilizzata a scopo terapeutico. In particolare, sono utili per alleviare i disturbi che coinvolgono le vie respiratorie e, talvolta, le orecchie. Sono spesso arricchiti con sostanze come oli essenziali o erbe.

In altre parole, questa pratica consiste nel trasformare una sostanza in vapore o fumo e nel far sì che la parte del corpo da trattare venga esposta a questi vapori. 

L’obiettivo principale è quello di sfruttare il calore e l’umidità per decongestionare e lenire le mucose infiammate e sciogliere il muco, facilitando la respirazione.

Come si fanno? Qual è la procedura?

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Per fare i suffumigi, è sufficiente seguire una semplice procedura. Si inizia scaldando circa un litro d’acqua fino a portarla a ebollizione. Raggiunta la temperatura, l’acqua viene trasferita in una ciotola resistente al calore, che deve essere posizionata su una superficie stabile. 

A questo punto, è possibile arricchire l’acqua con alcuni ingredienti specifici, come oli essenziali per un effetto decongestionante, oppure un cucchiaio di sale grosso o bicarbonato o sedo calcio per favorire la fluidificazione del muco.

Quando la ciotola è pronta, ci si siede comodamente davanti, posizionando il viso sopra il vapore e mantenendo una distanza di circa 30-40 centimetri per evitare scottature. Si consiglia di coprire la testa e la ciotola con un asciugamano, creando una sorta di “tenda” che trattenga il vapore, consentendo di inalarlo in modo ottimale. 

La respirazione deve essere profonda e calma, per permettere al vapore di agire sulle vie respiratorie. 

Al termine, è preferibile sollevare l’asciugamano e riposare per qualche minuto, dando modo alle vie respiratorie di adattarsi alla temperatura ambientale. I suffumigi risultano particolarmente efficaci se eseguiti la sera, favorendo una respirazione più libera durante il riposo notturno.

A cosa servono i suffumigi?

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I suffumigi, come abbiamo detto, agiscono sulle mucose infiammate. Grazie al calore e all’umidità, leniscono le mucose e facilitano l’eliminazione delle secrezioni dando sollievo ai sintomi legati a diverse affezioni del tratto respiratorio. 

Talvolta vengono impiegati anche per migliorare fastidi alle orecchie, come l’ovattamento, collegati a problemi respiratori.

Sono indicati in particolare per:

  • raffreddore comune: il vapore aiuta a decongestionare le vie nasali, alleviando il senso di naso chiuso
  • sinusite: l’umidità del vapore può ridurre l’infiammazione dei seni paranasali, favorendo l’espulsione del muco accumulato
  • bronchite: aiutando a liberare le vie respiratorie inferiori.
  • catarro: facilitano la fluidificazione del muco, rendendo più semplice eliminarlo.
  • tosse secca o grassa: in entrambi i casi, l’umidità allevia l’irritazione della gola e, nel caso di tosse grassa, agevola l’espulsione delle secrezioni.
  • faringiti e laringiti.

Questa pratica è utile anche per prevenire la secchezza delle vie aeree in ambienti particolarmente secchi o durante i mesi freddi, quando le infezioni respiratorie sono più frequenti.

Quanto tempo bisogna stare per i suffumigi?

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La durata ideale per una sessione di suffumigi è di circa 10-15 minuti, o comunque fino a quando si produce vapore, con pause occasionali se necessario. Questo tempo è generalmente sufficiente per ottenere benefici senza affaticare le vie respiratorie. 

Si consiglia di fare i suffumigi 1 o 2 volte al giorno. Sono raccomandati soprattutto la sera prima di andare a letto, per massimizzare il sollievo durante il riposo notturno.

Cosa mettere nei fumenti?

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Per preparare i suffumigi si può utilizzare acqua calda pura, ma è comune arricchirla con ingredienti naturali che potenziano gli effetti benefici. Tra le sostanze più utilizzate ci sono:

  • oli essenziali: come eucalipto, tea tree e menta piperita. Noti per le loro proprietà decongestionanti e antibatteriche, aiutano a liberare le vie respiratorie
  • sale grosso: aggiunto all’acqua, favorisce l’idratazione delle mucose e contribuisce a fluidificare il muco
  • bicarbonato di sodio o sedo calcio: conosciuto per le loro proprietà calmanti, aiutano a ridurre l’infiammazione e a rendere il muco meno denso
  • erbe aromatiche: come camomilla, timo e lavanda, che hanno proprietà lenitive e antinfiammatorie.

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Quando non si possono fare i suffumigi? Controindicazioni

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I suffumigi, pur essendo un rimedio naturale, presentano alcune controindicazioni. Esistono, infatti, alcune situazioni in cui è meglio evitarli, come in presenza di:

  • febbre alta: l’inalazione di vapore può aumentare la temperatura corporea, aggravando il malessere.
  • asma o bronchite asmatica: il vapore può irritare le vie aeree e scatenare crisi respiratorie
  • allergie a oli essenziali o erbe: è importante evitare ingredienti che possano provocare reazioni allergiche
  • bambini piccoli: con un età inferiore dei 6 anni, i suffumigi non sono raccomandati, dal momento che il vapore caldo potrebbe causare irritazione o difficoltà respiratorie, oltre che scottature
  • problemi cardiaci o circolatori: l’esposizione a caldo intenso può sovraccaricare il sistema cardiovascolare.

In tutti questi casi, è consigliabile consultare un medico prima di ricorrere ai suffumigi, per valutare possibili alternative più sicure.