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Pubblicato inAlimenti e integratori

Che cos’è la tirosina? A cosa serve e dove si trova

La tirosina è un amminoacido importante per il sistema nervoso e la produzione di melanina. Scopri le sue funzioni, le fonti alimentari, i benefici, le controindicazioni e gli effetti di carenza o eccesso

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La tirosina è un amminoacido che gioca un ruolo cruciale nel nostro organismo. Non è considerata essenziale per gli adulti, poiché può essere sintetizzata a partire dalla fenilalanina, un altro amminoacido.

Presente in numerosi alimenti come carne, latticini, uova, pesce, avenalegumi, la tirosina è una componente fondamentale delle proteine che costituiscono il corpo umano.

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Tirosina a cosa serve?

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La tirosina è essenziale per diverse funzioni fisiologiche. Serve principalmente come base per la sintesi di importanti neurotrasmettitori come dopamina, adrenalina e noradrenalina.

Queste sostanze sono cruciali per la gestione dello stress, contribuendo a migliorare la capacità dell’organismo di affrontare situazioni impegnative. Inoltre, la tirosina è coinvolta nella produzione di melanina, il pigmento che dona colorazione alla pelle e ai capelli.

Benefici della tirosina

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Tra i benefici più noti della tirosina si evidenzia il suo impatto positivo sulla salute mentale.

È utilizzata, infatti, per alleviare sintomi di depressione, deficit di attenzione e stress.

Può anche supportare chi soffre di narcolessia, poiché aiuta a migliorare lo stato di veglia e la concentrazione. Sebbene queste proprietà siano promettenti, va sottolineato che molte di queste applicazioni sono ancora oggetto di studio e che l’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) non ha approvato specifici claim salutistici.

Dove si trova? Fonti alimentari di tirosina

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Integrare la tirosina tramite l’alimentazione può essere semplice grazie alla sua abbondante presenza in molti cibi. Tra le fonti principali vi sono:

  • carne
  • latticini
  • pesce
  • uova.

Anche alimenti vegetali la contengono, ad esempio:

Seguire un regime alimentare sano ed una dieta varia aiuta a garantire un giusto apporto di tutti gli amminoacidi necessari per il corretto funzionamento del nostro organismo, senza dover ricorrere necessariamente a integratori.

Carenza di tirosina

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Una carenza di tirosina è rara, poiché l’organismo può sintetizzarla dalla fenilalanina. Tuttavia, una sua insufficienza può influenzare negativamente la produzione di neurotrasmettitori come dopamina e noradrenalina, portando a sintomi come:

  • affaticamento
  • ridotta concentrazione
  • sbalzi d’umore
  • maggiore vulnerabilità allo stress.

Nei casi più gravi, una carenza può incidere sulla sintesi della melanina, causando alterazioni nella pigmentazione della pelle e dei capelli.

Eccesso di tirosina

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Un’eccessiva assunzione di tirosina, soprattutto attraverso integratori, può comportare effetti collaterali come ipertensione, tachicardia, ansia e insonnia, specialmente in soggetti sensibili agli stimoli adrenergici.

Un sovradosaggio prolungato potrebbe aggravare condizioni preesistenti, come l’ipertiroidismo, aumentando la produzione di ormoni tiroidei e accelerando il metabolismo in modo non controllato.

Uso degli integratori di tirosina

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Gli integratori di tirosina sono spesso proposti a chi soffre di fenilchetonuria, una condizione ereditaria che impedisce la produzione di tirosina dall’aminoacido fenilalanina. Tuttavia, il loro impiego come rimedio per condizioni come stress cronico, stanchezza o depressione leggera deve essere valutato con cautela e sotto supervisione medica.

Le dosi di integrazione variano a seconda delle esigenze individuali e delle condizioni di salute del soggetto. Per la maggior parte delle persone, un apporto ben bilanciato attraverso l’alimentazione è sufficiente a coprire i fabbisogni quotidiani di tirosina.

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Controindicazioni e avvertenze

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Nonostante i suoi potenziali benefici, l’assunzione di tirosina non è priva di controindicazioni. Può interferire con farmaci come la levodopa, utilizzata nel trattamento del morbo di Parkinson, e con gli ormoni tiroidei.

Inoltre, come abbiamo visto, è sconsigliata a chi soffre di ipertiroidismo o morbo di Graves, poiché l’organismo potrebbe aumentare la produzione di tiroxina, aggravando tali condizioni.

È sempre consigliabile consultare un medico prima di iniziare qualsiasi integrazione, soprattutto se si sono in corso trattamenti farmacologici o si soffre di condizioni mediche particolari.