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Pubblicato inGenitori

La tosse nei bambini: come calmarla

La tosse nei bambini è spesso motivo di preoccupazione per i genitori. Ma quando preoccuparsi davvero, e quali rimedi mettere in pratica?

tosse bambini

La tosse nei bambini è uno dei disturbi che crea più preoccupazione nei genitori e che più frequentemente li spinge a portare i piccoli dal medico. Nella maggior parte dei casi non desta preoccupazione, perché può essere dovuta a infezioni batteriche o infezioni virali facilmente gestibili.

In altri casi, invece, il bambino può avere una tosse che non passa, che si manifesta senza raffreddore, o è accompagnata da difficoltà respiratorie. In queste circostanze è necessario un approfondimento, anche attraverso visite specialistiche

La dottoressa Silvia Omati, pediatra del Santagostino, ci spiega di cosa si tratta, quanti tipi di tosse ci sono, da cosa può essere causata e come curarla.

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Tosse nei bambini: di cosa si tratta?

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La tosse è il sintomo di una patologia, ed è dovuta a un meccanismo di difesa dell’organismo. È infatti un riflesso che serve a ripulire le vie aeree dalle secrezioni e a proteggerle dall’inalazione di corpi estranei.

Può essere la manifestazione di disturbi di diverso tipo, per fare alcuni esempi:

Quanto dura la tosse in un bambino?

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È possibile fare una prima distinzione. La tosse acuta ha una durata è inferiore alle 4 settimane, la tosse cronica persiste per più di un mese.

Come capire che tipo di tosse ha il bambino?

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Un’ulteriore distinzione è quella tra tosse secca e tosse grassa. La tosse secca si distingue per essere più frequente di notte e stizzosa, causa poche secrezioni. I colpi di tosse secca sono non eccessivamente rumorosi.

Le cause della tosse secca possono essere:

Le caratteristiche della tosse grassa nei bambini sono la presenza di muco e colpi di tosse rumorosi. Le cause possono essere:

  • difesa contro l’ingresso di agenti infettivi o corpi estranei
  • processo infiammatorio (rinosinusite, bronchite, broncopolmonite).

Come capire se è tosse o bronchite nei bambini?

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Bisogna osservare alcuni segnali. La tosse da raffreddore è leggera, senza febbre alta e migliora in pochi giorni.

La bronchite, invece, si manifesta con tosse persistente e catarro, spesso accompagnata da respiro sibilante, affanno e febbre. Il bambino può avere difficoltà a respirare, sentirsi stanco e mostrare un respiro rapido o rumoroso. Se la tosse dura oltre 10 giorni, peggiora o è accompagnata da febbre alta, è opportuno consultare il pediatra.

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Cosa fare per far passare la tosse ai bambini?

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La terapia dipende dalla causa che l’ha provocata. La tosse su base infettiva, causata da virus oppure da forme batteriche, richiede un trattamento specifico. Le forme virali vanno trattate con lavaggi nasali e umidificando l’ambiente nel quale dorme il bambino. Le forme batteriche possono anche necessitare di terapia antibiotica.

La tosse scatenata da un meccanismo allergico, invece, richiede una terapia antistaminica. Nel caso di tosse psicogena, si riesce solitamente ad attenuare gli attacchi rassicurando il bambino. Nei casi in cui il disturbo persista, si può richiedere un consulto da uno psicologo o psichiatra infantile.

Rimedi naturali

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I rimedi naturali o della nonna possono essere utili. È importante insegnare ai bambini a soffiare bene il naso. Da piccoli, i lavaggi nasali con soluzione fisiologica aiutano, ma dopo i due anni possono liberare il naso autonomamente.

Il latte caldo con miele è un buon alleato: le bevande calde fluidificano il muco, mentre il miele calma la tosse. Tuttavia, ai bambini sotto l’anno di vita non va dato per il rischio di botulismo infantile; in questo caso, è meglio offrire solo latte caldo.

I suffumigi, invece, sono pericolosi per i più piccoli, che potrebbero rovesciarsi addosso l’acqua bollente. Meglio evitarli e optare per soluzioni più sicure.

Sciroppi e aerosol

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Senza aver prima sentito il pediatra, i genitori possono fare l’aerosol autonomamente soltanto con acqua fisiologica. Due o tre volte al giornom per cinque minuti circa. Nel caso di comparsa della febbre o di una maggiore difficoltà respiratoria del bambino occorre contattare il pediatra che indicherà l’eventuale terapia più specifica.

Gli sciroppi mucolitici e antitussigeni sono maggiormente impiegati negli adulti, mentre nei bambini sono in generale meno efficaci. In particolare, gli antitussigeni, se non usati bene a livello di dosaggio e tipologia di sciroppo, possono causare effetti collaterali neurologici. Vanno somministrati con moderazione e solo sotto indicazione del pediatra.

Il mucolitico orale scioglie il muco, ma tanto quanto il miele, più consigliato. Inoltre, non può essere somministrato sotto i due anni di età.

Che medicina dare ai bambini per la tosse?

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I farmaci per la tosse nei bambini vanno usati solo su indicazione del pediatra. Per la tosse secca, possono essere prescritti sedativi che contengono destrometorfano, come ad esempio Benagol Tosse.

Per la tosse grassa, si usano mucolitici con acetilcisteina (Fluimucil) o carbocisteina (Lisomucil), che fluidificano il muco. Se la tosse è allergica, il medico può consigliare antistaminici con cetirizina (Zyrtec). Nei casi di infezione batterica, può essere necessario un antibiotico, come amoxicillina (Augmentin).

È importante ricordare che i farmaci non vanno mai dati ad un bambino senza consulto pediatrico, in particolar modo nei bambini sotto i 2 anni.

Come far dormire la notte i bambini con la tosse?

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Di notte la tosse peggiora per vari motivi. L’aria secca irrita le mucose, la respirazione con la bocca le disidrata, la posizione supina ostacola il respiro e il muco si accumula. Inoltre, gli allergeni presenti nella stanza possono scatenare attacchi di tosse.

Ecco alcuni accorgimenti utili:

  • mantenere la giusta temperatura: la stanza non deve superare i 19-20°C. Meglio evitare troppe coperte, preferendo un pigiama caldo o un sacco nanna
  • idratazione: offrire spesso da bere (acqua, camomilla, tisane) per mantenere umide le mucose, soprattutto se il bambino respira con la bocca
  • umidificare l’aria: usare un umidificatore o mettere un asciugamano umido sul termosifone per evitare che l’aria sia troppo secca
  • sollevare il materasso: alzare leggermente la parte superiore del letto con un cuscino sotto il materasso aiuta a respirare meglio e riduce il muco.

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Quando la tosse deve preoccupare nei bambini?

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La tosse nei bambini è preoccupante quando è persistente, accompagnata da febbre alta, difficoltà respiratorie, vomito o sibili. La tosse abbaiante, tipica della laringite, può causare difficoltà a respirare, mentre una tosse con fischi può indicare asma o bronchiolite.

Se il bambino ha una tosse secca notturna, potrebbe essere segno di allergia o reflusso. Una tosse con catarro giallo-verde e febbre alta può indicare un’infezione come la polmonite. Se è improvvisa e violenta, potrebbe esserci il rischio di inalazione di un corpo estraneo. In questi casi, è bene consultare subito il pediatra.