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Gonfiore addominale


Il gonfiore addominale, o meteorismo, può essere evitato o migliorato con qualche specifico accorgimento nello stile di vita e nell'alimentazione.

Gonfiore addominale: che cos'è il meteorismo? 

Il gonfiore addominale, che in termini tecnici si definisce meteorismo e interessa il tratto gastrointestinale, è fastidioso a livello fisico e può determinare anche difficoltà di relazioni interpersonali.

Molti pazienti si rivolgono all'attenzione di medici e farmacisti per trovare rimedi a questo problema, un fenomeno che si manifesta anche improvvisamente ma che solitamente è progressivo, aumenta cioè durante la giornata, e cronico.

Quali sono le cause del gonfiore addominale?

Il problema riguarda la formazione di gas in eccesso, ma è complesso e necessita di un'attenta valutazione delle diverse cause possibili.

La causa più comune all'origine del meteorismo è la stipsi o stitichezza, che favorisce la permanenza nell'intestino di materiale di scarto, ovvero le feci, o non perfettamente digerito, e che quindi fermenta grazie anche all'azione dei germi esistenti fra gli alimenti introdotti e nell'intestino stesso.

Si parla di stipsi quando l'evacuazione si verifica con una frequenza superiore ai tre giorni oppure quando è quotidiana, ma ottenuta con sforzo ed emissione di materiale fecale scarso, spesso simile a quello prodotto dalle capre.

I motivi possono essere legati tuttavia anche a:

  • fenomeni ansiosi, per cui facilmente si ingoia in modo innaturale aria (aerofagia)
  • assunzione di bevande gassate
  • squilibri nella composizione batterica intestinale
  • alimenti che per la loro digestione creano gas, come legumi, frutta e verdura
  • alimenti che l'organismo mal digerisce o non tollera, come il latte e i suoi derivati
  • abitudini alimentari come quella di mangiare troppo velocemente, parlare mentre si mangia, masticare chewing-gum, bere da una cannuccia, ecc.

Quali malattie possono nascondersi dietro al meteorismo?

In alcuni casi, il gonfiore addominale può dipendere da alcune condizioni patologiche, più o meno severe:

Quali sono i sintomi del gonfiore addominale?

Il gonfiore addominale è talvolta associato ad altri sintomi:

  • dolori o crampi addominali
  • eruttazione (rilascio eccessivo di aria dalla bocca)
  • flatulenza (emissione eccessiva di aria dall'ano)
  • distensione addominale, cioè l’aumento facilmente visibile dell’area compresa fra le anche e il costato.

Come capire se si soffre di meteorismo?

Il riconoscimento del meteorismo avviene attraverso il colloquio con il paziente e l'individuazione dei suoi sintomi e del suo stile di vita. Gli esami nella maggior parte dei casi servono a poco, se non a identificare particolari situazioni legate a intolleranze alimentari.

Il medico può quindi informarsi su abitudini alimentari, farmaci assunti, condizioni di salute, malattie in corso o avute in precedenza, tipo di sintomi e frequenza. Ad esempio può essere utile appurare se appaiono dopo i pasti in seguito al consumo di alcuni alimenti in particolare, per capire se il meteorismo può essere associato a un particolare disturbo gastrointestinale.

Inoltre, può essere eseguito un esame fisico, per sentire la tensione addominale e costatare se il paziente provi dolore nel momento in cui viene toccato nella zona corrispondente al tratto gastrointestinale.

Come fare a eliminare il gonfiore addominale?

Premesso che nell'addome vi sono naturalmente aria e gas intestinali, sia per semplice passaggio dall'esterno che per ingestione con gli alimenti, e che il gas permette che i visceri stiano sollevati nella nostra cavità addominale e non semplicemente appesi, l'eccesso di gas può essere problematico e come tale va evitato o ridotto.

Ci sono alcuni semplici accorgimenti che si possono osservare a questo scopo, tra cui:

  • migliorare il modo di assumere gli alimenti, cioè con calma e senza parlare continuamente o bere, modi che favoriscono l'introduzione di aria
  • limitare gli alimenti che producono gas o che per il proprio organismo sono difficili da digerire, e che vanno valutati caso per caso
  • consumare porzioni equilibrate evitando le abbuffate, specialmente di sera e prima di andare a letto
  • evitare di bere con la cannuccia e consumare troppe gomme da masticare
  • introdurre liquidi lontano dai pasti, per favorire i meccanismi digestivi e idratare a sufficienza il materiale che poi costituirà lo scarto del processo, ovvero le feci
  • bere tisane a base di finocchio, anice ecc. e il simeticone, sostanza con azione antischiuma, per quanto di utilità scarsa o non sicuramente documentata
  • usare con parsimonia i lassativi, vasto gruppo di sostanze spesso di origine vegetale che hanno l'azione di ammorbidire le feci e promuovere la peristalsi intestinale, con vari effetti collaterali se usati in eccesso per quantità e durata
  • fare moto con regolarità: l'attività fisica facilità la digestione, attiva il rimescolamento del contenuto intestinale e mantiene in tono la muscolatura addominale, che poi entra in gioco nel meccanismo dell'evacuazione.

Quali sono i cibi da evitare per la pancia gonfia?

In caso di gonfiore addominale è buona norma limitare tutti quegli alimenti che contribuiscono ad aumentare il gas intestinali oppure rendono più difficile la digestione:

  • alimenti che possono irritare la mucosa intestinale o causare un'alterazione della flora batterica
  • cibi molto grassi, difficili da digerire
  • cibi ricchi di sostanze nervine: tè, caffè, cioccolato, cola, alcol, bevande energizzanti
  • associazioni di cibi che rallentano la digestione: legumi e uova, pane o pasta con abbondante carne, carne e formaggio, ecc.
  • bevande gassate
  • dolcificanti artificiali.

Come fare per far uscire l'aria dalla pancia?

Se il problema del meteorismo non è associato a condizioni problematiche, come la sindrome del colon irritabile, è possibile richiedere un intervento più mirato da parte del medico tramite l'utilizzo di rimedi naturali, come i prodotti a base di carbone vegetale.

Questi sono costituiti da una polvere ad alto potere assorbente che è in grado di intrappolare le bollicine d'aria presenti nell’intestino e ridurre il gonfiore.

Attenzione però al suo utilizzo, soprattutto nel caso in cui si stiano assumendo farmaci in concomitanza: lo stesso principio di elevata assorbenza potrebbe essere applicato anche ad essi e limitare gli effetti della terapia che si sta seguendo. Nonostante le esperienze positive riportate da alcuni pazienti, non è ancora infatti stata decretata scientificamente l’efficacia di questo rimedio.

Quando il gonfiore addominale deve preoccupare?

È importante richiedere una valutazione medica se il gonfiore all'addome:

  • non regredisce pur adottando accorgimenti nell'alimentazione
  • si accompagna a sintomi quali crampi o dolore costante nella zona addominale, diarrea, presenza di sangue nelle feci o variazioni nel loro colore, alterazioni nella frequenza delle defecazioni, dolore toracico o calo di peso ingiustificato.