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Il neurinoma acustico, sintomi, diagnosi e cura

A cura di
Alberto
Lerario

Il neurinoma acustico è un tumore benigno che si forma nel cervello e che, comprimendo un nervo, può creare problemi di udito ed equilibrio

Cos’è il neurinoma acustico

Il neurinoma acustico è un tumore benigno che si forma generalmente nel cervello e va a comprimere il nervo vestibolo-cocleare (VIII nervo cranico), causando una serie di sintomi, prevalentemente, ma non esclusivamente, legati alla sfera dell’udito

È conosciuto anche come schwannoma vestibolare, in quanto si origina sulle cosiddette cellule di Schwann, le cellule che formano la mielina, la guaina di protezione dei nervi, che ne consente l’isolamento e il corretto funzionamento. 

Pur trattandosi di un tumore benigno, la sua crescita nel tempo può portare alla comparsa di vari sintomi, anche piuttosto fastidiosi, che compromettono l’udito, l’equilibrio, e in generale la qualità della vita del paziente colpito. 

Solitamente colpisce monolateralmente l’individuo e i casi di neurinoma dell'acustico bilaterale sono piuttosto limitati e concomitanti con un’altra patologia, che sembra avere una qualche correlazione con questo tumore: la neurofibromatosi di tipo 2, una malattia genetica che provoca l’insorgenza di vari tumori. 

Colpisce le persone in genere in età adulta, dai quarant’anni in su, e maggiormente individui di sesso femminile, per ragioni ancora non chiare.

La diagnosi non è particolarmente semplice, in quanto la sintomatologia è facilmente sovrapponibile a quella di altre patologie, senza alcuna correlazione. 

Quali sono i sintomi del neurinoma acustico

La massa tumorale anche se di piccole dimensioni va a comprimere il nervo vestibolo-cocleare, generando problemi legati all’udito, all’equilibrio e che possono arrivare anche a coinvolgere il nervo facciale

In particolare nel caso di neurinoma acustico i sintomi sono i seguenti: 

  • riduzione delle funzioni uditive, da uno o da entrambi le orecchie (ipoacusia)
  • acufeni, cioè fischi o ronzii nell’orecchio
  • vertigini/instabilità con equilibrio precario 

Sintomi molto più rari e accompagnati da quelli sopra indicati possono essere:

  • ipoestesia o parestesia facciali, cioè perdita di sensibilità o formicolio ad un lato del viso
  • mal di testa (cefalee localizzate dal lato dell’orecchio affetto)
  • nausea con vomito
  • problemi alla vista 
  • perdita della coordinazione muscolare 

Quali sono le cause del neurinoma acustico

Le cause non sono ancora chiare. Le persone che soffrono di neurofibromatosi di tipo 2 rappresentano circa il 5% dei pazienti che sviluppano uno schwannoma vestibolare. Per la restante popolazione affetta da esso si propone una mutazione genetica delle cellule di Schwann, ma è una teoria che necessita di conferme ed approfondimenti. 

Il neurinoma acustico è comunque una forma piuttosto rara di tumore

Neurinoma acustico, diagnosi e prognosi 

La sintomatologia di questo tumore è molto simile a diverse altre patologie e mancano segni specifici ed unici ad esso riconducibili. Oltre a ciò, il tumore è caratterizzato da una crescita progressiva e lenta, che può portare ad un aggravarsi dei sintomi anche in tempi piuttosto lunghi. 

Per una corretta diagnosi pertanto sono necessarie più fasi. Si comincia necessariamente da anamnesi ed esame obiettivo da parte del medico, che valuterà caso per caso se la sintomatologia proposta dal paziente possa essere compatibile con questo tumore. 

Sono comunque indispensabili anche esami di tipo audiometrico, che vanno ripetuti nel tempo per verificare se ci sia effettivamente una progressiva riduzione dell’udito.

Infine è necessario comunque procedere con risonanza magnetica nucleare e tac, per individuare la presenza di una massa tumorale.

Quando e come si toglie un neurinoma acustico

Data l’area di incidenza e l’alta invasività di un eventuale intervento chirurgico, la prima linea di intervento è quella dell’osservazione periodica della crescita del tumore

Fino a che le dimensioni del tumore non destano preoccupazioni e la condizione del paziente è asintomatica o con una sintomatologia tollerabile, si tende essenzialmente a mantenere il paziente sotto osservazione periodica.

Qualora le dimensioni del tumore diventino troppo grandi e la sintomatologia cominci ad essere invalidante, è indispensabile rimuoverlo

L’intervento avviene in anestesia generale e comporta una craniotomia con successiva asportazione microchirurgica della massa tumorale. 

Se le dimensioni del tumore lo consentono, la massa tumorale viene asportata completamente, per evitare al paziente e all’organismo lo stress di una ulteriore operazione.

Si danno tuttavia casi in cui la massa neoplastica si presenta troppo estesa per poter essere rimossa in un solo intervento. In questi casi la prassi è quella di una rimozione in più tempi, con un secondo intervento effettuato con la tecnica della radiochirurgia. 

L’intervento chirurgico viene evitato il più possibile perché ci sono delle complicazioni la cui incidenza epidemiologica non è trascurabile. 3 persone su 10 che subiscono un’intervento per uno schwannoma vetibolare riportano danni al nervo facciale, con conseguente parziale paresi dei muscoli del viso.