Come sarà la sanità del dopo lockdown? Al centro l’individuo e i suoi bisogni. Si dovranno ripensare nuovi ospedali, centri medici e di ricerca, fino all’housing, dove gli spazi diventeranno parte fondamentale del processo di cura. Non ci sarà un unico modello di ospedale, faranno la differenza le soluzioni di efficienza e flessibilità, in un’integrazione tra architettura e tecnologia. Sarà necessario costruire maglie costruttive ampie e aperte, con altezze di interpiano adeguate che non blocchino la distribuzione e le funzioni possibili, con un sistema di controllo degli accessi. Si prevede l’idea di eventuali ospedali “dormienti”, attivabili in poche ore/giorni in funzione dell’emergenza da fronteggiare. Grazie all'IT, medicina personalizzata e telemedicina supporteranno l’ospedale del futuro e lo collegheranno alle persone nel loro luogo di lavoro o residenza. E nel periodo post-lockdown si dovrà potenziare la gestione digitale e lo sviluppo dei servizi sul territorio, continuando a tracciare e monitorare gli spostamenti di persone.
Queste e altre idee, sviluppate dal team Mna (manutenzioni e Nuove aperture) del Centro Medico Santagostino in collaborazione con Binini Partners, sono entrate in un inedito “White Paper” sul ruolo del “Design After Covid 19”, sviluppato attraverso 13 tavoli di lavoro tematici composti da esperti e professionisti in più settori, uniti in una task force, promossa dal DesignTechHub : dal real estate all’education, dall’abitare agli spazi ufficio, con la declinazione specifica del mondo delle banche, dai luoghi della salute (come appunto Centro Medico Santagostino) ai ristoranti, dal mondo retail a quello dell’accoglienza, fino a un focus sulla mobilità, sulla social innovation e sulla supply chain, con attenzione particolare anche agli spazi pubblici.
In un momentocomplicato per l’Italia e per il mondo intero a causa del protrarsi della crisi sanitaria, parte proprio da Milano grazie al progetto DesignTech, il primo Hub per l’innovazione tecnologicanel settore design che sorgerà nell’ambito di MIND Milano Innovation District. Ideato da Hi-Interiors, il DesignTech ha mobilitato un’ampia task force di settore per delineare i contorni del nuovo mondo in cui vivremo.
Tre le chiavi comuni che emergono relativamente all’approccio che il design dovrà assumere (oltre alle esigenze specifiche di ogni sua disciplina): sostenibilità, tecnologia, flessibilità. La task force si è distribuita sui seguenti tavoli di lavoro, ciascuno dei quali coordinato da uno degli studi o società aderenti:
1. Real Estate > Lendlease (coordinatore) + Giuseppe Tortato (di Giuseppe Tortato Architetti)
2. Living > Pininfarina
3. Office > DEGW Lombardini 22 (coordinatore) + Workitect
4. Healthcare > Binini Partners (coordinatore) + Centro Medico Santagostino
5. Restaurant > Maurizio Lai (di Lai Studio, coordinatore) + Paolo Barichella (di Food Lifestyle)
6. Retail > Piuarch
7. Banking > Matteo Belfiore (di MBA+D)
8. Hospitality > Zaha Hadid
9. Public Spaces > Progetto CMR
10. Mobility > MIC Mobility in Chain
11. Supply Chain > PwC
12. Education > School for Dreamers (coordinatore) + JA Italia + International Experiential School + Fondazione Educatori del terzo millennio
13. Social Impact > PwC New Ventures
Il White Paper, disponibile a questo link, raccoglie i contributi di tutti gli studi di architettura e design coinvolti per proporre un outlook dello stato dell’arte, delle linee guida nel rapporto tra pubblico-privato e soprattutto soluzioni operative. Media partner dell’iniziativa e coordinatore dei contenuti del White Paper il team di PPAN comunicazione e networking per il costruito di Paola Pierotti e Andrea Nonni.