Fermiamo le mutilazioni genitali femminili
La Mutilazione Genitale Femminile (FGM) è una violazione dei diritti umani, una pratica dolorosa e pericolosa inflitta a giovani ragazze e bambine. Nel mondo sono oltre 200 milioni le donne che hanno subito la mutilazione genitale femminile, 44 milioni sono bambine sotto i 14 anni.
Questa pratica si concentra soprattutto in 28 paesi dell’Africa Sub Sahariana, ma è un fenomeno che coinvolge anche le comunità in Europa, Italia compresa. La mutilazione viene quasi sempre attuata senza alcuna anestesia o adeguate condizioni igieniche, con conseguenze molto gravi sulla salute delle bambine: le conseguenze fisiche includono infezioni, emorragie, cicatrici, difficoltà nel parto e dolore cronico.Inoltre, le FGM hanno effetti psicologici duraturi, causando traumi emotivi e disturbi dell'ansia.
La mutilazione genitale femminile è considerata un rito di passaggio dall’infanzia all’età adulta. Inoltre, ancora oggi, le ragioni che spingono le famiglie a sottoporre le bambine a questa pratica sono legate alla falsa credenza che la procedura apporti benefici igienici ed estetici, promuova la fertilità delle ragazze e preservi la loro reputazione.
Amref Health Africa, la più grande organizzazione sanitaria africana, è impegnata nella prevenzione e contrasto della pratica delle mutilazioni genitali femminili.
Attraverso una forte partecipazione e mobilitazione delle Comunità, Amref ha sviluppato un rito di passaggio alternativo per eliminare la mutilazione genitale femminile, migliorare e incoraggiare la salute e l’istruzione delle ragazze e dell’intera Comunità. Con canti balli e festeggiamenti si è trovato un modo alternativo per accompagnare migliaia di piccole donne verso l’età adulta. Dall’inizio dell’attività sono oltre 20.000 le bambine che sono state salvate dalla mutilazione grazie ai riti alternativi.