Come sostenere Medici Senza Frontiere
A novembre e dicembre, nei centri Santagostino, potrai trovare lo staff di MSF con la campagna «Diventa Sostenitore Senza Frontiere»: saranno a disposizione per rispondere a domande e curiosità sulle attività medico-umanitarie di MSF e per trovare nuovi sostenitori regolari che contribuiscano a realizzarle.
- Porta Romana - 18 e 19 novembre
- Cairoli - 20 e 21 novembre
- Sant’Agostino 1 - 21 e 22 novembre
- Via Larga - 25 e 26 novembre
- Santa Sofia - 27 novembre e 6 dicembre
- Cenisio - 2 e 3 dicembre
- Repubblica - 3 dicembre
- Vercelli - 4 e 5 dicembre
Medici Senza Frontiere. Indipendenti. Neutrali. Imparziali.
Ogni giorno, da oltre 50 anni, i medici di Medici Senza Frontiere curano migliaia di persone colpite da conflitti, epidemie, catastrofi naturali o escluse dall’assistenza sanitaria in più di 70 Paesi nel mondo.
Oggi, ad esempio, sono in prima linea a Gaza, per fornire cure mediche alle persone intrappolate nel conflitto.
Indipendenti
Forniamo assistenza solo in base alla nostra valutazione dei bisogni medico- umanitari, indipendentemente da interessi politici, economici o religiosi. Ci impegniamo a valutare i bisogni senza condizionamenti, ad accedere alle popolazioni senza restrizioni e a fornire in prima persona il nostro aiuto.
La nostra indipendenza d’azione si basa sulla nostra indipendenza economica, garantita dalle donazioni dei privati, che rappresentano in Italia il 100% dei fondi raccolti. Grazie al contributo dei nostri sostenitori, possiamo intervenire in modo rapido, efficace e indipendente nei contesti di maggiore urgenza in tutto il mondo.
La trasparenza per noi è tutto: chi ci sostiene saprà sempre come investiamo i fondi raccolti. Cosa facciamo grazie alle donazioni
- 74 paesi del mondo in cui operiamo
- 69mila operatori umanitari impegnati
- +16mln visite mediche effettuate
Neutrali
In caso di conflitti armati non ci schieriamo da una parte o dall’altra e non supportiamo gli obiettivi delle parti in conflitto. Le ostilità e le armi devono essere lasciate fuori dal cancello dei nostri ospedali. A volte non siamo presenti su tutti i fronti di un conflitto: ciò può essere perché ci è stato negato l’accesso, per questioni di sicurezza o perché i principali bisogni di quella popolazione sono già coperti.
Imparziali
Forniamo assistenza alle persone in base ai loro bisogni, non importa da quale paese provengano, a che religione appartengano o quale sia il loro orientamento politico. Diamo priorità a chi si trova in maggiore e più immediato pericolo.
Essere testimoni
I principi di imparzialità e neutralità non sono sinonimo di silenzio. La nostra vicinanza alle persone comporta il dovere di far conoscere la loro situazione per contribuire a migliorarla. Denunciamo pubblicamente quando siamo testimoni di atti di violenza estrema. Cerchiamo di accendere i riflettori sui bisogni e le sofferenze delle persone, quando l’accesso alle cure viene ostacolato e le strutture mediche sono a rischio, quando le crisi sono dimenticate o quando gli aiuti umanitari sono inadeguati o strumentalizzati.