Il tumore al polmone è ad oggi la prima causa di morte per tumore negli uomini, e la terza per le donne. Ogni anno nel mondo si registrano 1.8 milioni di casi e 1.59 milioni di decessi, molti più di quanti ne provocano i tumori di colon, mammella e prostata messi insieme. In Italia, il tumore al polmone colpisce 118 abitanti ogni 100.000 (1 uomo su 10, 1 donna su 38) per un totale di 32.000 nuovi casi all’anno.
Perché è importante un programma di screening al polmone?
Complessivamente solo il 5% dei malati di cancro al polmone è vivo a 5 anni dalla diagnosi. Questa percentuale tuttavia aumenta considerevolmente nel caso in cui il tumore al polmone venga diagnosticato in fase precoce. Nei casi di tumore operati al primo stadio la percentuale di sopravvivenza è intorno al 70% a 5 anni, per toccare il 90% nei casi di tumore diagnosticato in fase molto precoce.
Purtroppo spesso i pazienti si accorgono di avere un tumore al polmone solo quando questo presenta già i sintomi della malattia avanzata, come tosse persistente, raucetudine, perdita di peso, emoftoe, dispnea o dolore toracico. Per questo è importante agire prima della comparsa dei sintomi.
Come si svolge lo screening?
Il programma di prevenzione si articola in due fasi:
- arruolamento
- screening vero e proprio
La prima fase di arruolamento consiste in un consulto gratuito utile per spiegare il progetto e raccogliere l’anamnesi del paziente. Durante questa prima visita il medico valuta l’idoneità al passaggio successivo.