Cos’è il vaccino dell’epatite B?
Il vaccino per l'epatite B è una forma di immunizzazione che protegge dall’infezione da virus dell’epatite B (HBV).
Che cos’è l’epatite b?
L’epatite B è una malattia virale che colpisce il fegato, ed è causata dal virus dell’epatite B (HBV). Il virus HBV si trasmette tramite il contatto con sangue o altri liquidi biologici infetti, per esempio attraverso trasfusioni di sangue, condividendo siringhe o da madre a figlio durante il parto. L’epatite B presentarsi in forma sia acuta che cronica. Nelle forme acute può essere spesso asintomatica, tra i sintomi più comuni e indicativi ci sono:
Se non trattata, l’epatite B cronica può portare a complicazioni gravi come cirrosi e carcinoma epatico.
Come funziona il vaccino dell’epatite B?
Il vaccino stimola il sistema immunitario a produrre anticorpi contro il virus dell’epatite B, specificamente contro l’antigene di superficie del virus (HBsAg). L’antigene contenuto all’interno del vaccino è inattivato, e proprio per questa ragione stimola il sistema immunitario nello sviluppo della difesa anticorpale senza per questo far contrarre la malattia.
Quando si fa vaccino per epatite B?
Attualmente il vaccino anti epatite B (HBV) rientra tra le vaccinazioni obbligatorie, e deve essere somministrato ai nuovi nati entro il primo anno di vita. Il vaccino viene somministrato in tre dosi:
- la prima dose a 3 mesi di vita
- una prima dose di richiamo a 5 mesi
- una seconda dose di richiamo a 11 mesi.
È anche possibile che sia somministrato un vaccino combinato per epatite A e B, per soggetti che presentano suscettibilità a tutti e due i virus. Una seconda combinazione si ha con i vaccini contro tetano, difterite, pertosse, haemophilus influenzae di tipo B. Si tratta del vaccino combinato esavalente, la cui somministrazione è obbligatoria entro i primi 12 mesi di vita.
Come viene effettuata la somministrazione?
Il vaccino contro l'epatite B viene somministrato con una iniezione intramuscolo al deltoide.
Qual è la durata del vaccino dell’epatite B?
La protezione efficace del vaccino anti-epatite B è particolarmente lunga, dal momento che è stata stimata durare almeno 15 anni, una volta completato il ciclo vaccinale.
Si consiglia di effettuare il vaccino anche ai soggetti ritenuti a rischio come operatori sanitari e personale di assistenza, operatori di pubblica sicurezza, pazienti dializzati o che necessitano di trasfusioni, conviventi di soggetti infetti.
Quali sono gli effetti collaterali?
Gli effetti collaterali del vaccino contro l’epatite B sono di solito di lieve entità e temporanei. Tra i più comuni ci sono dolore, rossore o gonfiore nel sito di iniezione. Altre reazioni avverse meno frequenti possono essere febbre, stanchezza, mal di testa o malessere, che di solito si risolvono senza il bisogno di alcun trattamento.
C’è la possibilità, di fatto estremamente rara, che si abbia reazione allergica, anche di tipo grave. In ogni caso questo vaccino non è consigliato a pazienti che abbiano avuto reazione allergica ad un componente o a più componenti del vaccino stesso. In caso di febbre in corso, la somministrazione deve essere posticipata.