Che cos’è la spirometria con test di broncodilatazione?
La spirometria con test di broncodilatazione è un esame diagnostico avanzato che valuta la funzionalità polmonare prima e dopo la somministrazione di un farmaco broncodilatatore. Viene effettuato in ambito pneumologico per analizzare la risposta delle vie respiratorie al trattamento farmacologico, utile nella diagnosi differenziale tra asma e BPCO (bronchite cronica ostruttiva).
A cosa serve?
Questo esame è indicato per:
- Diagnosi di asma bronchiale o broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO)
- Valutare il grado di reversibilità dell’ostruzione bronchiale
- Monitorare l’efficacia della terapia inalatoria
- Valutare la funzionalità respiratoria in soggetti con sintomi persistenti come tosse cronica, respiro corto o sibili
Come si svolge l’esame?
Il test si compone di due fasi:
- Spirometria basale: il paziente esegue un primo soffio all’interno del boccaglio collegato allo spirometro per misurare i parametri respiratori iniziali.
- Somministrazione del broncodilatatore: il farmaco viene somministrato per via inalatoria.
- Spirometria post-broncodilatatore: dopo circa 15-20 minuti, il paziente ripete il test per verificare eventuali miglioramenti nella funzione respiratoria.
Il confronto tra i due test permette allo specialista di valutare la risposta ai broncodilatatori e distinguere tra patologie respiratorie con diversa evoluzione clinica.
Quanto dura?
La spirometria con broncodilatazione ha una durata complessiva di 30-45 minuti, compreso il tempo di attesa tra i due test.
Come prepararsi?
Per l'esame è raccomandato:
- Non assumere farmaci broncodilatatori per almeno 12 ore prima del test, salvo diversa indicazione medica
- Indossare abiti comodi che non ostacolino la respirazione
- Portare con sé eventuali esami precedenti (spirometrie, radiografie, diagnosi)