Il vaccino è somministrabile solo alle donna incinta e agli over 60.
Che cos'è il virus respiratorio sinciziale (RSV)?
Il virus respiratorio sinciziale (RSV) è un agente patogeno dell'apparato respiratorio che solitamente provoca sintomi lievi simili a quelli del raffreddore comune. Per le persone adulte il virus non comporta un rischio grave ma per le persone con sistema immunitario compromesso, come bambini piccoli e anziani, il virus respiratorio sinciziale può diventare più grave.
Il virus respiratorio sinciziale è un virus stagionale ed è più comune durante la stagione influenzale, che va dal tardo autunno alla primavera. Tuttavia, la sua stagionalità può essere imprevedibile e variare a seconda della regione geografica.
Il virus respiratorio sinciziale è molto contagioso e si diffonde attraverso il contatto con persone infette o con superfici contaminate dove le particelle virali possono sopravvivere a lungo.
Quali sono i sintomi dell’infezione da virus respiratorio sinciziale (RSV)?
L'infezione da virus respiratorio sinciziale (RSV) di solito inizia con i sintomi comuni delle infezioni delle vie respiratorie superiori, come:
Nei bambini piccoli (meno di 6 mesi) e nei neonati possono presentarsi sintomi più gravi come:
- irritabilità
- naso che cola
- perdita di appetito
- apnea
Sebbene molte persone colpite da virus respiratorio sinciziale (RSV) manifestino sintomi lievi che si risolvono spontaneamente, in alcuni casi l'infezione può causare gravi sintomi respiratori, portando a bronchiolite o polmonite, soprattutto nei bambini piccoli.
Virus respiratorio sinciziale (RSV) nei neonati e prima infanzia
Il virus respiratorio sinciziale (RSV) è la principale causa di bronchiolite e polmonite nei bambini sotto i 2 anni di età. I neonati sono particolarmente vulnerabili al virus perché hanno difficoltà a produrre anticorpi autonomamente e le loro vie aeree sono più soggette a infiammazioni e ostruzioni.
Ogni anno, si stima che tra 58.000 e 80.000 bambini sotto i 5 anni vengano ricoverati in ospedale a causa di infezioni da virus respiratorio sinciziale.
Come si trasmette il virus respiratorio sinciziale (RSV)?
Il virus respiratorio sinciziale (RSV) può essere trasmesso in diversi modi:
- quando una persona infetta tossisce o starnutisce
- attraverso il contatto con le goccioline (droplets) del virus emesse con la tosse o gli starnuti, che possono entrare negli occhi, nel naso o nella bocca.
- con il contatto diretto con una persona infetta, ad esempio baciando il viso di un bambino contagiato.
- toccando superfici contaminate dal virus, come le maniglie delle porte, e poi portando le mani al viso prima di lavarle.
Le persone infette da virus respiratorio sinciziale (RSV) sono generalmente contagiose per circa 3-8 giorni, e possono esserlo già uno o due giorni prima di mostrare i sintomi. Tuttavia, neonati o persone con un sistema immunitario debole possono continuare a diffondere il virus anche fino a 4 settimane dopo la scomparsa dei sintomi.
I bambini sono spesso esposti al virus respiratorio sinciziale (RSV) in ambienti come scuole e asili nido e possono poi trasmettere il virus agli altri membri della famiglia. Praticamente quasi tutti i bambini contraggono un'infezione da virus respiratorio sinciziale (RSV) entro i primi due anni di vita.
Per chi è indicato il vaccino per il virus respiratorio sinciziale (RSV)?
Il vaccino è indicato per:
- una protezione passiva contro la malattia del tratto respiratorio inferiore causata dal virus respiratorio sinciziale (RSV) nei neonati dalla nascita fino ai 6 mesi di età a seguito dell’immunizzazione della madre durante la gravidanza
- immunizzazione attiva dei soggetti di età pari o superiore a 60 anni per la prevenzione della malattia del tratto respiratorio inferiore causata dal RSV
Come si somministra il vaccino per il virus respiratorio sinciziale (RSV)?
Il vaccino per la protezione contro il virus respiratorio sinciziale (RSV) viene somministrato in singola dose per via intramuscolare a livello del deltoide a donne in stato di gravidanza tra la 24esima e la 36esima settimana di gestazione per garantire la protezione contro il virus al nascituro per i primi 6 mesi di vita e pazienti over 60.