La visita chirurgica generale serve a diagnosticare disturbi che richiedono un'operazione chirurgica ed eventualmente a pianificare l'intervento (al Santagostino si effettuano solo interventi ambulatoriali).
Solitamente la visita chirurgica viene suggerita dal medico di base o da un altro specialista a seguito di una diagnosi.
Le zone di intervento chirurgico ambulatoriale sono:
- apparato digerente (esofago, stomaco, intestino, colon, ano-retto, fegato, colecisti e vie biliari, pancreas);
- apparato respiratorio: polmone, trachea, bronchi, pleura, gabbia toracica, diaframma, mediastino, per tumori benigni e maligni, pneumotorace, iperidrosi, traumi toracici e altro;
- seno;
- tiroide;
- ernie;
- problemi della pelle come nei sospetti, cisti, basaliomi, lipomi;
- unghie incarnite.
Il chirurgo ambulatoriale si occupa anche di piccoli interventi estetici su volto e mani o interventi specifici per pazienti affetti da obesità.
La visita chirurgica generale inizia con l'anamnesi: il chirurgo si informa sullo stile di vita del paziente, le sue abitudini, eventuali malattie o cure farmacologiche in corso, interventi chirurgici subiti in passato, eventuali malattie presenti in famiglia e la descrizione dei sintomi che manifesta in relazione al problema che lo ha spinto a chiedere il consulto medico.
Il chirurgo esamina poi il problema lamentato dal paziente e, se necessario, pianifica l'intervento o suggerisce ulteriori esami di accertamento.
Nel caso in cui si renda necessario l'intervento chirurgico, il medico controlla anche lo stato di salute dei principali organi (cuore, polmoni, etc.) del paziente per assicurarsi che possano affrontare intervento e anestesia.
L'intervento chirurgico ambulatoriale può essere effettuato con anestesia locale o loco-regionale.
La visita chirurgica generale non prevede norme di preparazione specifiche. Si consiglia al paziente di portare con sé i referti di eventuali esami relativi al problema da trattare.
La visita chirurgica generale non è invasiva per il paziente.