E' necessario eseguire la prestazione entro la 11^ settimana. A fine visita il medico rilascia un certificato con cui puoi rivolgerti a una struttura pubblica per l'interruzione volontaria di gravidanza. Per la legge italiana l'aborto è consentito nei primi 90 giorni di gestazione (dal primo giorno dell'ultima mestruazione), che corrisponde in termini ecografici a 12 settimane e 6 giorni.
Che cos'è l’interruzione volontaria di gravidanza?
L'interruzione volontaria di gravidanza (IVG) è una procedura medica che permette di terminare una gravidanza durante i suoi primi stadi. Si tratta di una scelta che riguarda la gestante e che può essere motivata da una varietà di ragioni diverse e strettamente personali. In Italia, l’interruzione volontaria di gravidanza è legale e può essere effettuata in strutture ospedaliere o cliniche private autorizzate, garantendo alle donne l'accesso a un servizio sicuro e controllato.
Interruzione volontaria di gravidanza: entro quale settimana?
Per la legge italiana, l’interruzione volontaria di gravidanza è consentita nei primi 90 giorni di gestazione (dal primo giorno dell'ultima mestruazione), che corrisponde in termini ecografici a 12 settimane e 6 giorni. Prima di procedere, è importante sottoporsi a una consulenza ginecologica per discutere le opzioni disponibili e valutare lo stato di salute generale della paziente.
Come si svolge la visita per il certificato IVG?
La procedura per ottenere il certificato necessario per interrompere la gravidanza si svolge seguendo il percorso stabilito dalla legge 194/78. Durante la prima visita medica, il ginecologo conferma lo stato di gravidanza e la settimana gestazionale attraverso un esame clinico e/o ecografico. La donna riceverà informazioni sulle implicazioni mediche e psicologiche dell'IVG, le tecniche utilizzabili, e le possibili alternative all'interruzione. Segnatamente, durante la visita, il medico valuta:
- lo stato di salute generale della donna
- la durata della gestazione
- discute le possibili opzioni e le procedure disponibili per l’IVG
- spiega come si svolge un intervento per terminare la gravidanza, le possibili complicazioni e le cure post-procedura.
La visita medica prima dell'emissione del certificato è fondamentale per assicurare che l'interruzione di gravidanza avvenga in sicurezza. Dopo questa, la donna ha diritto a una consulenza da parte di personale qualificato. L'obiettivo è aiutare la paziente a fare una scelta consapevole, fornendo assistenza e informazioni circa i sostegni sociali, economici e sanitari disponibili in caso di proseguimento della gravidanza. Dopo la consulenza, inizia un periodo di riflessione obbligatorio di almeno 7 giorni, per considerare la decisione. Trascorso questo periodo, se la donna conferma la volontà di procedere con l'IVG, il ginecologo rilascerà la certificazione IVG che attesta lo stato di gravidanza e la volontà della donna di interromperla.
Perché è importante il certificato IVG?
Il certificato IVG è un documento essenziale che autorizza la procedura di interruzione della gravidanza nei centri ospedalieri o cliniche autorizzate. Per le richieste di interruzione volontaria di gravidanza avanzate da minorenni, è indispensabile ottenere il consenso di entrambi i genitori, oppure del genitore che detiene in modo esclusivo la potestà genitoriale. Il supporto emotivo riveste un ruolo fondamentale in questo percorso, e le strutture attrezzate spesso offrono anche un accompagnamento psicologico.
Chi rilascia il certificato di interruzione volontaria di gravidanza?
In Italia, il certificato di interruzione volontaria di gravidanza viene rilasciato dal medico che assiste la donna durante il processo. L'applicativo gestito dall'INPS consente ai medici di compilare e inviare i certificati di gravidanza e interruzione di gravidanza, oltre a fornire la possibilità di consultazione e annullamento dei certificati stessi. Durante la compilazione del certificato, il medico deve inserire dati specifici relativi alla paziente e alla gestazione.
Come funziona l’interruzione di gravidanza volontaria: procedura
L'interruzione volontaria di gravidanza in Italia segue la normativa stabilita dalla Legge 194/78. Può essere richiesta, come detto, dalla donna entro i primi 90 giorni di gestazione, per vari motivi di carattere sanitario, economico, sociale o familiare. In base al periodo gestazionale, l'IVG può essere praticata con metodi farmacologici o chirurgici. Nello specifico, se l'interruzione avviene entro le prime 9 settimane, è possibile optare per un aborto farmacologico utilizzando specifici medicinali. Questo metodo evita l'intervento chirurgico e permette alla donna di sottoporsi al trattamento in modo meno invasivo. Se la gravidanza è oltre la 9ª settimana, ma entro i 90 giorni, l'interruzione sarà praticata con una procedura chirurgica, generalmente una aspirazione uterina, che richiede un breve ricovero ospedaliero. Dopo l'IVG è consigliato un periodo di riposo e un controllo medico di follow-up per verificare il completo recupero fisico della paziente. È importante sottolineare che, in ogni fase del percorso, sia prima che dopo l'interruzione di gravidanza, è previsto un supporto psicologico per la donna.
Quanto costa la visita E Certificazione Ivg?
Una visita E Certificazione Ivg al Santagostino costa da 105 euro. Attenzione: il prezzo minimo indicato può variare in alcune città.
Specialità
- Ginecologia