Per chi è indicata la visita nutrizionistica per alimentazione vegetariana o vegana?
La visita nutrizionistica per dieta vegetariana o vegana è indicata a tutte le persone che - per scelta etica o di salute - decidono di ridurre o eliminare i prodotti di origine animale dalla propria alimentazione. Il confronto con uno specialista dell’alimentazione vegetariana o vegana è fondamentale per chi decide di avvicinarsi a questo regime alimentare, per evitare il rischio di incorrere a carenze nutrizionali.
Se correttamente bilanciate e, almeno nelle prime fasi, sotto la supervisione di un professionista competente, sia la dieta vegetariana, sia la dieta vegana sono adatte a tutte le età e agli sportivi.
Che differenza c’è tra dieta vegetariana e dieta vegana?
La dieta vegetariana esclude carne, pesce e derivati, ma tollera l’assunzione di latticini e uova. La dieta vegana invece non contempla nessun alimento di origine animale, per questo oltre a carne e pesce esclude il latte e derivati, le uova e il miele.
Quali sono i benefici di una dieta vegetariana o vegana?
Le motivazioni che spingono le persone ad approcciare un’alimentazione vegetariana o vegana possono variare e sono strettamente individuali. Se prendiamo in considerazione le motivazioni unicamente legate alla salute, i benefici di una dieta ricca di alimenti di origine vegetale sono:
- miglioramento generale dello stato di salute
- maggiore assunzione di fibre e minerali
- diminuzione del colesterolo e dei trigliceridi
- miglioramento della flora batterica intestinale
La dieta vegetariana o vegana fa dimagrire?
Il dimagrimento per qualsiasi regime alimentare non è dato dalla tipologia di alimenti che assumiamo, ma dal deficit calorico: dobbiamo introdurre meno calorie rispetto a quelle che consumiamo nell’arco della giornata.
Un’alimentazione vegetariana o vegana tende spesso a escludere preparazioni molto elaborate e ricche di calorie, privilegiando quelle a minor densità calorica (frutta, verdura, legumi). Questo può agevolare il percorso di dimagrimento, lavorando su un maggiore senso di sazietà, tuttavia la scelta di abbracciare uno stile di vita vegano o vegetariano dovrebbe poggiare su principi diversi.
A livello di linea, nel caso dei vegetariani si dovrà fare attenzione al consumo di formaggi, che hanno un’alta densità calorica.
Come prepararsi alla prima visita nutrizionistica per alimentazione vegetariana o vegana?
Prima di intraprendere un percorso nutrizionale è importante monitorare alcuni indicatori fondamentali tramite un semplice esame del sangue. Tra questi troviamo:
Questi esami andrebbero poi ripetuti una volta all’anno.
Come si svolge la visita?
La visita nutrizionistica per dieta vegetariana o vegana può essere eseguita in ambulatorio oppure online.
La prima visita nutrizionistica è un momento di conoscenza in cui il paziente racconta le sue abitudini alimentari, le eventuali patologie di cui soffre, i suoi gusti e le sue preferenze. Queste informazioni serviranno al nutrizionista per costruire un piano alimentare personalizzato, facile da seguire e da mantenere nel tempo. Così come per la dieta onnivora, chi si rivolge a un nutrizionista per un piano alimentare vegetariano o vegano può avere diversi obiettivi:
- dimagrire in modo sano e duraturo
- imparare a mangiare in modo sano ed equilibrato
- avere un supporto dall’alimentazione in caso di problemi di salute come colesterolo alto, ipertensione, reflusso gastroesofageo etc.
- prevenire l’invecchiamento e l’insorgenza di malattie (tumori, diabete etc.)
Se ritenuto necessario, la prestazione potrebbe richiedere una seconda parte della visita che è invece dedicata alla valutazione dello stato attuale, tramite la bioimpedenziometria (che serve a valutare la composizione corporea) e la plicometria.
Il Santagostino prevede anche la possibilità di effettuare la visita con nutrizionista per alimentazione vegetariana e vegana online
Quanto dura un percorso dal nutrizionista per vegetariani e vegani?
Non è possibile stabilire a priori la durata di un percorso con nutrizionista. I parametri sono molti, tra questi:
- stato di partenza del paziente
- obiettivi
- risultati ottenuti
In generale si consiglia almeno di fare una o due visite di controllo, perché il professionista abbia modo di verificare lo stato di avanzamento del percorso e, in caso fosse necessario, , correggere alcuni parametri.