In cosa consiste la visita ortopedica pediatrica?
La visita ortopedica pediatrica è un consulto medico specialistico rivolto a bambini e adolescenti, mirato a valutare lo stato di salute dell’apparato muscolo-scheletrico.
Questo tipo di visita, più precisamente, è essenziale per diagnosticare, prevenire e trattare eventuali problematiche legate alle ossa, alle articolazioni, ai muscoli e alla postura. Durante la visita, l’ortopedico pediatrico esamina con attenzione lo sviluppo motorio del bambino, verificando la corretta crescita delle strutture ossee e la funzionalità articolare.
In alcuni casi, l’appuntamento include test diagnostici aggiuntivi, come radiografie o ecografie, per ottenere una valutazione più approfondita. La visita ortopedica pediatrica è particolarmente importante durante la crescita, dal momento che molte condizioni a carico dell’apparato muscolo-scheletrico, possono essere corrette più facilmente se diagnosticate precocemente.
A cosa serve una visita ortopedica pediatrica?
La visita ortopedica pediatrica, come accennato, serve a monitorare e garantire il corretto sviluppo dell’apparato muscolo-scheletrico nei bambini e negli adolescenti. L'obiettivo principale è individuare tempestivamente eventuali anomalie o patologie che potrebbero compromettere la crescita e il benessere del bambino.
Alcune delle principali finalità della visita includono:
- diagnosi precoce di patologie congenite o acquisite. Condizioni come la displasia dell’anca, il piede torto congenito o la scoliosi possono essere trattate con maggiore efficacia se identificate nei primi anni di vita
- correzione di problematiche posturali. Durante la crescita, possono emergere disturbi legati alla postura, come il dorso curvo o la dismetria degli arti. La visita permette di valutare e, se necessario, intervenire con terapie correttive
- valutazione dello sviluppo motorio. L’ortopedico controlla che il bambino raggiunga le tappe motorie previste per la sua età, come la capacità di camminare correttamente o di mantenere l’equilibrio
- prevenzione di complicazioni future. Una diagnosi e un intervento tempestivo possono prevenire problematiche più gravi in età adulta, come dolori cronici o limitazioni funzionali.
Quando è indicata la visita?
La visita ortopedica pediatrica è indicata in diverse situazioni, sia come controllo preventivo sia in presenza di segnali che potrebbero indicare problemi nello sviluppo muscolo-scheletrico del bambino. In generale, nei primi anni di vita, sono essenziali controlli di routine ortopedici nei:
- neonati. La visita è particolarmente indicata nei primi mesi di vita per escludere patologie congenite
- bambini in età prescolare. La visita è utile verificare che lo sviluppo motorio, la postura e la crescita siano adeguati per l’età.
Una visita ortopedica pediatrica è indicata soprattutto in presenza di segnali sospetti come:
- anomalie posturali, come spalle o bacino asimmetrici, schiena curva o andatura instabile, che possono indicare scoliosi o altri disturbi
- dolori ricorrenti: dolori alle articolazioni, alle ossa o ai muscoli che persistono per lunghi periodi, soprattutto durante la crescita
- difficoltà nella deambulazione, zoppia, piedi rivolti verso l’interno o verso l’esterno, oppure difficoltà a camminare o correre
- ritardi nello sviluppo motorio, come il mancato raggiungimento delle tappe motorie, ad esempio camminare o mantenere l’equilibrio.
Il controllo può essere necessario anche dopo incidenti o cadute che coinvolgano ossa, articolazioni o muscoli, in caso in cui si sospettino:
Infine, se in famiglia sono presenti casi di scoliosi, displasia dell’anca o altre condizioni ortopediche, è consigliabile un controllo preventivo per monitorare la crescita del bambino. In caso di diagnosi già effettuate (come piede piatto, scoliosi o ginocchio valgo), sono necessari controlli regolari per verificare l’efficacia delle terapie e monitorare l’evoluzione della condizione.
Come si svolge una visita ortopedica pediatrica ?
La visita ortopedica pediatrica inizia con un colloquio tra il medico e i genitori per raccogliere informazioni su:
- lo stato di salute del bambino
- la sua storia clinica
- su eventuali sintomi riscontrati.
Durante questa fase, il medico potrebbe chiedere dettagli sullo sviluppo motorio, sulla presenza di eventuali patologie familiari e su eventuali traumi o difficoltà manifestate dal bambino. Successivamente, l’ortopedico osserva la postura del bambino e la sua deambulazione, invitandolo a camminare, stare in piedi o compiere alcuni movimenti. Questo permette di identificare eventuali:
- asimmetrie
- difficoltà motorie
- anomalie nella struttura muscolo-scheletrica.
L’esame obiettivo prevede un’analisi manuale e visiva di tutto il corpo, con particolare attenzione alla colonna vertebrale, alle articolazioni, agli arti e ai piedi. Il medico verifica, precisamente:
- la mobilità articolare
- la flessibilità muscolare
- la presenza di eventuali dolori o infiammazioni.
Viene inoltre valutata la crescita ossea e l’allineamento generale del corpo. Se necessario, il medico può richiedere esami diagnostici di approfondimento, come radiografie, ecografie o altri test strumentali, per confermare eventuali sospetti o avere una visione più chiara della situazione. La visita si conclude con una discussione sui risultati, durante la quale il medico spiega ai genitori le sue osservazioni e, se necessario, propone un piano terapeutico. Questo può includere:
- fisioterapia
- utilizzo di plantari o tutori
- controlli periodici per monitorare l’evoluzione della condizione.
Nei casi più complessi, potrebbero essere suggeriti interventi specifici.