Molti si domandano quale sia la differenza tra oculista e ortottista, se fanno le stesse cose e se una visita è intercambiabile con l'altra.
L'oculista effettua diagnosi, può instillare colliri per dilatare la pupilla e guardare il fondo oculare, valutare e correggere i vizi rifrattivi e prescrivere cure.
L'ortottista, in quanto tecnico sanitario, indaga la presenza di diplopia, studia la motilità oculare, combatte l'ambliopia ed esegue diversi esami strumentali che, successivamente, saranno refertati dall'oculista.
È importante una buona collaborazione tra le due figure, per aiutare il paziente ad avere una diagnosi completa.
Prevenire è meglio che curare! Effettuare uno screening ai bambini in età prescolare e scolare riduce il rischi di ambliopia, permettendo così il giusto sviluppo visivo e di assicurarsi un'ottima visione.
È fondamentale effettuare una prima visita oculistica e ortottica intorno ai 3 anni, se non si osservano particolari anomalie oculari (come strabismo, nistagmo, cataratta, patologie della madre in gravidanza e altre).
Un controllo è utile verso i 5-6 anni, all'inizio dell'attività scolare e infine verso i 10-15 anni per verificare eventuali miopie.
Saranno poi gli specialisti a indicare l'eventuale trattamento e le successive visite di controllo.
Nel caso in cui venga riscontrato “l'occhio pigro”, è importante iniziare subito la terapia, quindi saranno prescritti gli occhiali, associati o meno ad occlusione, da indossare immediatamente, poiché al di fuori del periodo plastico ( 0-8/10 anni) l'ambliopia può risultare irreversibile.