Cerca nel sito
Chiudi
Prestazione

Vulvoscopia

Dove
Milano, Monza e dintorni
Bologna e Imola
Bergamo e dintorni
Roma
Busto Arsizio

Note di preparazione

Per eseguire l'esame è necessario aver terminato le mestruazioni e non avere nessuna perdita ematica.

Che cos’è una vulvoscopia?

La vulvoscopia è un esame diagnostico ginecologico non invasivo che consente di osservare i genitali esterni della donna, ovvero la vulva e il perineo, utilizzando un colposcopio.

Questo dispositivo è un particolare microscopio dotato di una potente lente di ingrandimento, che permette di valutare dettagliatamente la salute della mucosa vulvare e di identificare anomalie che a occhio nudo non sarebbero rilevabili.

Perché fare la vulvoscopia?

La vulvoscopia offre uno strumento diagnostico prezioso per porre una diagnosi in presenza di sintomatologie a carico della zona genitale femminile esterna quali:

Consente dunque una valutazione di condizioni patologiche come infiammazioni, infezioni, neoplasie o lesioni precancerose. Tra queste:

Come si esegue una vulvoscopia?

La paziente viene fatta distendere su un lettino ginecologico, in modo che il ginecologo, avvalendosi del colposcopio, possa osservare in dettaglio la superficie vulvare e in particolare: il clitoride, le piccole e le grandi labbra, l'imene, il meato urinario, lo sbocco delle ghiandole vaginali e il perineo.  L'intera procedura, non invasiva e non dolorosa, può avere una durata variabile a seconda del caso clinico. In genere, tuttavia, si aggira intorno ai 30 minuti.

La vulvoscopia può essere integrata con la palpazione delle zone interessate e con l’esecuzione di una biopsia, vale a dire il prelievo di un piccolo campione di tessuto da inviare in laboratorio. Qualora durante l’esame emergano anomalie o condizioni patologiche riguardanti la vulva e i tessuti circostanti, il ginecologo illustrerà alla paziente il trattamento più appropriato o la indirizzerà verso ulteriori indagini diagnostiche.

Che differenza c'è tra vulvoscopia e colposcopia?

La vulvoscopia può essere eseguita da sola o durante una colposcopia. Si differenzia da quest’ultima per l'area specifica di indagine: la vulvoscopia è circoscritta infatti ai genitali esterni, mentre la colposcopia coinvolge anche il canale vaginale e il collo dell’utero e prevede dunque l’utilizzo di uno speculum e l’applicazione di una soluzione reagente di iodio-iodurata e acido acetico.

Cosa NON fare prima della vulvoscopia?

In preparazione dell’esame è bene osservare alcuni accorgimenti per non alterare le condizioni naturali della regione vulvare e perineale ed evitare irritazioni che potrebbero influire sui risultati:

  • interrompere eventuali terapie topiche (creme, potate, ovuli), non utilizzare tamponi e non fare lavande tre-quattro giorni prima 
  • astenersi dai rapporti sessuali e non radere le parti intime nei due giorni precedenti.

La paziente dovrebbe informare il medico di eventuali allergie e dell’assunzione di farmaci in corso, in particolare anticoagulanti e antiaggreganti, così come di un eventuale stato di gravidanza. L’esame non viene eseguito, in genere, durante il ciclo mestruale, a meno che non sia strettamente necessario. Le perdite di sangue possono, infatti, inficiare i risultati dell’esame.

Vulvoscopia: quanto costa?

La prestazione Vulvoscopia al Santagostino costa da 120 euro . Attenzione: il prezzo minimo indicato può variare in alcune città.

Specialità

  • Ginecologia

Equipe

Maurizio
Barbieri Carones
Francesca
Bertolina
Francesco
Cantatore
Guia
Carminati
Maria Giulia
Corbucci
Susana
Garcia Rey
Giovanni
Licata
Rosalbino
Mantuano
Giovanna
Marforio
Domenica
Mazza
Bruno
Moretti
Francesca
Padula
Lorella
Racano
Francesco
Sarica
Gabriele
Siesto
Elisa
Sipio
Chiara
Stefani
Pietro
Tassan
Laura
Zanotti