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L’acido folico, o vitamina B9, è una vitamina idrosolubile essenziale per numerose funzioni biologiche. Le sue principali azioni riguardano la sintesi del DNA e delle proteine. Interviene anche nella formazione dell’emoglobina. Per queste ragioni risulta essere estremamente importante durante periodi di rapida crescita, come l’infanzia, l’adolescenza e durante la gravidanza.
È una vitamina idrosolubile. Come le altre vitamine simili, non può essere sintetizzata in autonomia dal corpo e deve assunta tramite l’alimentazione. Soprattutto attraverso l’assunzione di verdura e frutta crude, oltre che attraverso integratori.
Una carenza di acido folico può determinare anemia megaloblastica. Mentre nelle donne in gravidanza può aumentare il rischio di difetti del tubo neurale nel feto. Viene quindi raccomandata la sua integrazione alle donne che pianificano una gravidanza o che sono già in attesa..
L’assunzione di acido folico, necessaria dal momento che non viene sintetizzato dall’organismo, permette lo svolgimento di diverse funzioni:
Tra gli alimenti che contengono maggiore quantità di acido folico ci sono:
La frutta che contiene maggiore quantità di questo acido sono arance, kiwi, fragole, avocado. Si ricordi che la frutta fresca, soprattutto quella ricca di vitamina C, favorisce anche l’assorbimento dei folati.
La maggiore quantità di acido folico è contenuta nelle verdure a foglia verde quali:
Anche altre verdure ne contengono in buone quantità:
Per conservare il contenuto di folati è preferibile cuocere le verdure al vapore o consumarle crude quando possibile.
In caso di carenza, è possibile supplementare con:
Il test della vitamina B9 è necessario per monitorare un'eventuale carenza di acido folico o per diagnosticare, a seguito di sintomi specifici, proprio una sua diminuzione nell’organismo. Gli adulti hanno tipicamente una riserva di folati per almeno tre mesi.
I folati sono indispensabili per un corretto sviluppo del sistema nervoso del feto. Una loro eventuale carenza nelle prime fasi dello sviluppo del feto, può aumentare il rischio di possibili difetti del tubo neurale (vedi spina bifida).
Una carenza moderata di tale vitamina non porta le persone ad avere sintomi specifici, mentre una grande carenza può determinare, tra i vari sintomi, anche:
Viene prelevato un campione di sangue venoso.
L’esame non richiede alcuna preparazione, ma nel caso in cui si assumano degli integratori, è necessario confrontarsi con il proprio medico per capire se alcuni ingredienti presenti possono interferire con il risultato di queste analisi. Eventualmente sospendere temporaneamente il loro utilizzo.
Sì, è consigliabile che il paziente si presenti a digiuno per effettuare l’esame.
Sì, è opportuno fare di prima mattina l’esame della vitamina B9.
La vitamina B9 non viene prodotta dall’organismo ma deve essere introdotta attraverso la dieta.
Con il termine folato o vitamina B9 si intende la forma naturale del composto, mentre se si utilizza il nome acido folico si intende un additivo che viene aggiunto a bevande e cibi.
Possiamo trovare il folato in determinati alimenti, quali:
Con questo tipo di esame è possibile diagnosticare una possibile carenza da vitamina B9, anche se tale situazione non è frequente nelle persone sane e adulte visto che l’organismo riesce ad accumularla grazie agli integratori e alla dieta.
Alcune categorie di persone sono più a rischio nello sviluppare una carenza di tale vitamina:
L’esame della vitamina B9 viene effettuato quando il paziente presenta:
Questo esame viene anche prescritto alle donne in gravidanza, perché in caso di carenza o di valori non soddisfacenti per il feto, verranno prescritti dal medico integratori per introdurre le giuste quantità necessarie di folati.
Solitamente questo esame viene effettuato insieme a quello per la vitamina B12 per:
I globuli rossi immagazzinano circa il 95% dei folati circolanti, e determinarne la concentrazione al loro interno può essere più rilevante che nel siero.