L’acne cistica è una particolare forma di acne che si manifesta con lesioni nodulari e cistiche. Vediamo di cosa si tratta e quali sono le cure.
Che cos’è l’acne cistica?
L’acne cistica, detta anche acne nodulo-cistica, è una particolare forma di acne, caratterizzata dalla comparsa di noduli e cisti, che si formano per l’accumulo di secrezioni in profondità nella cute. Più precisamente, si tratta della forma più grave di acne, e interessa in particolare il viso, ma può manifestarsi anche a livello del collo, del petto e delle spalle.
Le lesioni dell’acne cistica si formano a livello sottocutaneo, e di solito sono infiammate e dolenti. Hanno una grandezza variabile che va da pochi millimetri ad alcuni centimetri, e a volte possono essere conglobate, vale a dire che possono confluire tra di loro creando un'unica lesione simile a un ascesso.
I processi suppurativi e ascessuali cui danno origine, se non trattati adeguatamente, possono portare alla formazione di cicatrici.
Questa tipologia di acne può presentarsi durante la pubertà o anche tardivamente, in età adulta, e colpisce in misura maggiore gli uomini rispetto alle donne. La guarigione può richiedere mesi di trattamento, e la patologia può persistere per diversi anni.
Cosa provoca l'acne cistica?
Le cause dell’acne cistica non sono ancora del tutto note. Si ritiene che il disturbo sia dovuto a un’eccessiva attivazione delle ghiandole sebacee, provocata da uno stimolo di tipo neuroendocrino.
Il funzionamento alterato delle ghiandole sebacee causa una sovrapproduzione di sebo. Allo stesso tempo, l'iperattività degli androgeni, gli ormoni sessuali maschili presenti in quantità ridotte anche nel corpo femminile, porta a una cheratinizzazione del dotto sebaceo. Accade così che il sebo, misto alle cellule cornee, si accumula nei follicoli, formando un "tappo" che gli impedisce di fuoriuscire in superficie.
Viene a formarsi così un comedone o punto nero: la lesione iniziale dell'acne. Quando i comedoni chiusi si infiammano, si manifesta una papula arrossata, leggermente elevata, che può evolvere in una pustola (brufolo) a causa della proliferazione dei batteri presenti normalmente sulla cute. L'infiammazione che si estende in profondità, infine, contribuisce alla formazione di noduli e cisti.
L’insorgenza di questo processo può essere favorita da alcuni fattori, per esempio:
- predisposizione genetica: persone con parenti che hanno sofferto di acne cistica possono essere a loro volta soggette a sviluppare questo disturbo
- alterazioni ormonali, per esempio dovute a patologie quali cisti ovariche, sindrome dell'ovaio policistico
- cura della pelle errata
- stress
- fumo
- inquinamento ambientale
- abitudini alimentari scorrette
- esposizione al sole senza protezione solare o dopo l'applicazione di creme comedogeniche
- alcuni farmaci, per esempio cortisonici o progestinici e alcuni antidepressivi
Come riconoscere l’acne cistica? Sintomi e segni
L’acne cistica, come accennato nei paragrafi precedenti, è riconoscibile dai segni e sintomi con cui si manifesta. Questi sono principalmente:
- i noduli: lesioni tondeggianti, localizzate in profondità nella cute, che di solito hanno dimensioni superiori ai 5 mm di diametro e possono persistere per diverse settimane
- le cisti: formazioni dolenti e infiammate, costituite da cavità ripiene di materiale semisolido o liquido. Hanno grandezza variabile, dai pochi millimetri ad alcuni centimetri
Altri segni e sintomi caratteristici comprendono:
- comedoni, che possono essere aperti o chiusi (i cosiddetti punti neri e bianchi) dovuti all'accumulo di sebo, batteri e cheratina nel follicolo sebaceo
- papule: lesioni dure e rilevate, arrossate e infiammate
- pustole: i classici brufoli, sono delle raccolte di pus
- macchie cutanee
- cicatrici: rilevate (cheloidee) o depresse (a stampo) e di colore diverso (tendente al rosso, biancastro o più scuro) rispetto alla restante pigmentazione cutanea
Le lesioni si associano in genere a infiammazione, prurito e bruciore e, come si è visto, possono essere convergere e dare origine a zone acneiche più estese.
Riconoscere tempestivamente l’acne cistica è di fondamentale importanza per evitare la formazione di cicatrici e inestetismi difficili da attenuare.
Diagnosi
La diagnosi di acne cistica viene effettuata nell’ambito della visita dermatologica. Durante il controllo, lo specialista evidenzia la presenza di noduli e cisti, facilmente riconoscibili attraverso l’esame obiettivo.
Come si cura l'acne cistica?
Il trattamento dell’acne cistica si avvale di diversi agenti sistemici e topici che hanno lo scopo di ridurre la produzione di sebo e la formazione delle lesioni, l’infiammazione e l’infezione.
Le cure si basano sulla gravità dell’acne e devono essere valutate dallo specialista in base al singolo caso. Un intervento precoce è di fondamentale importanza per ridurre le lesioni e gli effetti di queste sulla pelle. Tra le terapie principali per l’acne cistica figurano:
- isotretinoina: è il trattamento d’elezione per la cura dell’acne, ed è un derivato della vitamina A. Tuttavia, a causa degli effetti di tossicità che produce, non può essere assunto per lunghi periodi, e va impiegato solo in casi selezionati
- antibiotici, utilizzati sia localmente che per via orale. Hanno un’efficacia a breve termine, dunque una volta sospesi, potrebbe presentarsi una recidiva
- terapia ormonale per le donne, a base di pillola estroprogestinica o altre terapie antiandrogene
Altri trattamenti non farmacologici prevedono l’impiego di:
Cosa fare per le cicatrici dell’acne cistica?
L’acne cistica dà spesso come esito delle cicatrici, che, soprattutto sul viso, possono rappresentare un problema estetico per chi ne è affetto, con risvolti negativi anche sul piano psicologico.
Il trattamento delle cicatrici da acne varia da paziente a paziente ed è principalmente di tipo chimico o fisico. Gli strumenti più utilizzati sono:
Acne cistica: rimedi naturali
I rimedi naturali possono costituire un sollievo e attenuare i sintomi dell’acne cistica, ma anche questi devono essere attentamente valutati dallo specialista, dal momento che potrebbero provocare un peggioramento della patologia. Alcune delle sostanze che possono essere utilizzate e che hanno proprietà lenitive per la cute sono:
- tea tree oil
- salvia
- bardana
Quanto tempo ci vuole per guarire dall'acne cistica?
I tempi per guarire dall’acne cistica possono variare in base alla gravità del disturbo e alle terapie a cui si ricorre. È possibile dire, con un buon margine di certezza, che le cure con isotretinoina possono far regredire l’acne cistica in 4-6 mesi dall’inizio del trattamento, nella quasi totalità dei casi.
Mentre i trattamenti non farmacologici, come il micropeeling e la terapia fotodinamica, richiedono tempi più lunghi, ma hanno il vantaggio di non produrre effetti collaterali.
Prevenzione
Per la prevenzione dell’acne cistica sono consigliabili alcuni accorgimenti validi per l’acne in generale, per esempio:
- toccare il meno possibile la pelle, specialmente senza prima aver lavato le mani
- detergere la pelle con prodotti delicati e non schiumogeni, avendo cura di fare movimenti delicati
- non esagerare con la detersione della pelle
- non utilizzare creme generiche e comedogeniche, che possono favorire la produzione di sebo e dunque l'ostruzione dei follicoli
- evitare l’uso di cosmetici in creme
- evitare indumenti stretti che provocano irritazioni e sfregamenti a contatto con la pelle, e aumentano il rischio di infiammazione
- proteggere la pelle dall’esposizione solare
- avere un’alimentazione sana ed equilibrata, riducendo i cibi troppo grassi, lavorati e ricchi di conservanti
- non utilizzare rimedi fai da te
- non schiacciare o svuotare le lesioni del loro contenuto