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L'ageusia: sintomi, cure e rimedi

A cura di
Francesca
Caterini

L’ageusia è la perdita totale del gusto. Può essere dovuta a cause di diverso tipo. Vediamo quali e come intervenire.

Che cos’è l’ageusia?

L’ageusia è una rara alterazione sensoriale caratterizzata dalla perdita completa del senso del gusto. Più precisamente, questa alterazione impedisce di percepire sapori come il dolce, il salato, l’amaro e l’acido. Si tratta di una condizione debilitante che può compromettere la qualità della vita, rendendo l’alimentazione meno piacevole e, in alcuni casi, portando a squilibri nutrizionali o perdita di peso. Le cause dell’ageusia sono diverse e possono includere fattori come:

  • infezioni
  • danni neurologici
  • malattie sistemiche
  • effetti collaterali di alcuni farmaci. 

In alcuni casi, la condizione può essere temporanea e risolversi spontaneamente. Mentre in altri richiede un intervento medico specifico.

L’ageusia, inoltre, deve essere distinta da:

  • disgeusia (riduzione o alterazione della sensibilità gustativa)
  • anosmia (perdita dell’olfatto). 

Anche se sono condizioni diverse, l’ageusia e l’anosmia possono verificarsi contemporaneamente, oppure influenzarsi a vicenda, dal momento che gusto e olfatto lavorano insieme per la percezione complessiva dei sapori. Inoltre, la maggior parte della nostra esperienza del gusto, è influenzata dall’olfatto, che svolge un ruolo cruciale nella percezione dei sapori e nel pieno apprezzamento dei cibi che gustiamo.

Quali sono le cause dell’ageusia?

Le cause dell’ageusia possono essere diverse e coinvolgere vari sistemi del corpo, tra cui il sistema nervoso e quello respiratorio. Alcune delle cause principali includono:

  • infezioni virali e batteriche, come raffreddore, influenza e altre infezioni delle vie respiratorie. Anche il virus SARS-CoV-2, responsabile del Covid-19, ha portato molti pazienti a sperimentare ageusia o anosmia (perdita dell’olfatto), spesso in modo temporaneo
  • danni ai nervi cranici: il gusto è regolato da nervi cranici specifici (come il nervo facciale e il nervo glossofaringeo). Lesioni o danni a questi nervi, causati ad esempio da traumi cranici, interventi chirurgici o condizioni neurologiche, possono provocare la perdita del gusto
  • assunzione di farmaci, come antibiotici, antidepressivi e farmaci per la pressione alta. Questi possono influenzare il senso del gusto come effetto collaterale. In alcuni casi, l’effetto è temporaneo e si risolve con la sospensione del farmaco
  • malattie sistemiche: come diabete, malattie renali, sindrome di Sjögren e alcune carenze nutrizionali (ad esempio, carenza di zinco). Più precisamente, queste condizioni influenzano la funzione delle papille gustative o dei nervi coinvolti nel gusto
  • condizioni neurologiche: come morbo di Parkinson, sclerosi multipla e alcune forme di demenza. L’ageusia, in questi casi, è un sintomo del deterioramento dei circuiti nervosi coinvolti nella percezione dei sapori
  • esposizione a sostanze chimiche: come metalli pesanti o fumo.

Tabella riassuntiva delle cause e delle condizioni che causano perdita del gusto

Tipo causa Patologia o condizione Cosa comporta
Infezioni virali e batteriche
  • Raffreddore
  • Influenza
  • Covid-19
  • Altre infezioni delle vie respiratorie
Perdita del gusto temporanea, spesso accompagnata da anosmia.
Danni ai nervi cranici
  • Traumi cranici
  • Interventi chirurgici
  • Condizioni neurologiche

Perdita del gusto causata da lesioni o danni a nervi cranici specifici come:

  • il nervo facciale
  • il nervo glossofaringeo
Assunzione di farmaci
  • Antibiotici
  • Antidepressivi
  • Farmaci per la pressione alta
Alterazione temporanea del gusto come effetto collaterale.
Malattie sistemiche
  • Diabete
  • Malattie renali
  • Sindrome di Sjögren
  • Carenza di zinco
Compromissione delle papille gustative o dei nervi coinvolti nel gusto.
Condizioni neurologiche
  • Morbo di Parkinson
  • Sclerosi multipla
  • Demenza
Perdita del gusto dovuta al deterioramento dei circuiti nervosi coinvolti nella percezione dei sapori.
Esposizione a sostanze chimiche
  • Esposizione a metalli pesanti
  • Fumo
Effetti tossici sul senso del gusto.

Quali possono essere le conseguenze?

L'ageusia può influire in modo significativo sulla qualità della vita delle persone che ne soffrono, portando a conseguenze fisiche, emotive e sociali. La perdita totale del gusto va infatti ben oltre la semplice incapacità di percepire i sapori e può avere ripercussioni su vari aspetti della salute e del benessere. Alcune delle principali conseguenze dell'ageusia possono essere:

  • inappetenza, malnutrizione e perdita di peso, dal momento che senza il piacere del gusto, le persone tendono a perdere interesse per il cibo. La difficoltà a godere dei pasti può condurre a una dieta poco variata e a un'assunzione insufficiente di nutrienti essenziali
  • impatto sulla salute mentale: con stress, ansia e depressione. Per molte persone, il cibo non è solo nutrimento, ma anche un piacere quotidiano e un elemento di socializzazione. La perdita di questa esperienza può creare un senso di isolamento e frustrazione
  • aumento del rischio di consumare alimenti avariati. La percezione del gusto è fondamentale per distinguere i cibi freschi da quelli non sicuri. Le persone con ageusia potrebbero essere esposte a un rischio maggiore di intossicazioni alimentari.
  • modifiche nelle abitudini alimentari. Chi soffre di ageusia può cercare di compensare la mancanza del gusto con cibi dalla consistenza diversa o dall’aroma forte, come quelli molto speziati o salati. Tuttavia, queste scelte potrebbero influire negativamente sulla salute, ad esempio aumentando l’apporto di sodio o di condimenti non sempre salutari.
  • possibili difficoltà sociali. Mangiare è spesso un momento di convivialità e condivisione. Per chi non può percepire i sapori, queste occasioni possono diventare meno piacevoli e, in alcuni casi, portare a evitare situazioni sociali che ruotano intorno al cibo.

Come si cura l’ageusia? Rimedi e trattamenti

Il trattamento dell'ageusia è strettamente legato alla causa che ha provocato la perdita del gusto. Le soluzioni possono variare da interventi temporanei a terapie mirate. Quando la perdita del gusto è dovuta a infezioni respiratorie, di solito il gusto ritorna con la risoluzione della patologia. In questi casi, seguire le indicazioni del medico per alleviare i sintomi generali può favorire un recupero più rapido.

Se la perdita del gusto è causata da farmaci specifici, è possibile, in alcuni casi, ridurre il dosaggio o sostituire il farmaco con un’alternativa che non comprometta il gusto. A questo proposito, è importante evitare però modifiche autonome che potrebbero interferire con la cura principale. 

Per le persone che soffrono di ageusia dovuta a danni ai nervi, le terapie di supporto e integratori come le vitamine del gruppo B possono aiutare nella rigenerazione delle fibre nervose e nel recupero della sensibilità gustativa.

Quando la perdita del gusto è associata a malattie croniche, come il diabete o la sindrome di Sjögren, il controllo della patologia di base è essenziale. Una gestione attenta dei sintomi contribuisce a ridurre l’impatto della malattia sul senso del gusto. In alcune circostanze, una carenza di zinco può compromettere la percezione dei sapori. In questi casi, un’integrazione controllata di zinco può favorire il recupero gustativo, sotto stretta supervisione medica per evitare eventuali effetti collaterali.

Alcuni pazienti traggono beneficio dagli esercizi di riabilitazione sensoriale. Questa pratica prevede la stimolazione graduale del sistema gustativo attraverso l’esposizione a diversi sapori e aromi, contribuendo così a migliorare la sensibilità.