Cosa fa l’amilasi?
L’amilasi è un enzima prodotto principalmente a livello del pancreas e serve ad accelerare le reazioni biologiche che avvengono nel nostro organismo come, ad esempio, l’immagazzinamento dell’amido presente nel cibo.
Solitamente, nel sangue questa proteina è presente in piccole quantità. I suoi livelli ematici possono aumentare in presenza di un danno alle cellule del pancreas o nell’eventualità ci sia un’ostruzione nel canale pancreatico (in caso di calcoli biliari, ad esempio).
Quando e perché viene prescritta?
Le ragioni principali per cui viene richiesto il dosaggio dell’amilasi sono verificare la corretta funzionalità del pancreas o identificare la presenza di eventuali patologie a carico di quest’organo.
In casi più rari, l’esame può essere prescritto per monitorare il tumore a carico del pancreas, delle parotiti o della colecisti.
Il medico, inoltre, potrebbe richiedere questo test in presenza di alcuni dei sintomi associabili a patologie del pancreas quali:
- Cattiva digestione
- Nausea
- Gonfiore o dolore addominale
- Dolori alla schiena
- Dimagrimento senza una causa chiara
- Febbre
Qual è il campione richiesto?
Il campione necessario per il dosaggio dell’amilasi è quello venoso, ma in alcuni casi possono essere richiesti anche un campione di urine estemporanee o raccolto nell’arco delle 24 ore o, ancora, un campione di liquido del peritoneo.
Come ci si prepara all'esame?
Sia che venga raccolto un campione di sangue venoso sia che venga raccolto un campione di urine, è necessario evitare di assumere alcol nelle 24 ore che precedono l’esame dell’amilasi. In alcuni casi può essere chiesto di non bere nelle due ore precedenti il prelievo del campione. Anche l’eventuale assunzione di farmaci va sempre riferita in quanto alcuni di essi possono alterare le quantità di amilasi nell’organismo.
Quando l’amilasi è alta?
I livelli di amilasi possono aumentare significativamente in caso di patologie o infiammazioni a carico del pancreas. Nei soggetti che soffrono di pancreatite, ad esempio, la concentrazione di amilasi può arrivare ad essere anche cinque o dieci volte superiore ai valori normali.
Livelli elevati di amilasi possono essere riscontrati anche in caso di:
- Tumore al pancreas
- Patologie della cistifellea
- Ulcere perforate (rottura della parete intestinale o dello stomaco)
- Parotiti
- Blocchi dei tratti intestinali
L’amilasi aumenta anche in caso di gravidanza extrauterina o ectopica, ossia quando l’ovulo si innesta in una sede diversa dall’utero, come ad esempio le tube di Falloppio.
Altre informazioni utili da sapere
In caso di pancreatite acuta, oltre all’incremento della concentrazione di amilasi, può essere registrato anche un aumento della lipasi, un enzima coinvolto nei processi di lipolisi, ossia la scissione dei trigliceridi che consente di liberare acidi grassi. Ecco perché, nonostante l’amilasi sia l’esame più richiesto, in caso di sospetta pancreatite acuta può essere prescritto anche il dosaggio della lipasi come supporto diagnostico.
Anche le pancreatiti croniche spesso legate all’abuso di alcol possono comportare livelli moderatamente alti di amilasi. Al contrario, la concentrazione di questo enzima può diminuire qualora ci sia un danno alle cellule adibite alla sua produzione.
Livelli normali o bassi di amilasi nelle urine contestualmente a concentrazioni ematiche elevate possono indicare disfunzioni a livello renale o macromilasi, una condizione per la quale l’amilasi, legandosi ad altre proteine, crea complessi che i reni non riescono a filtrare e che, di conseguenza, si accumulano nel sangue.