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Bruciore agli occhi. Sintomi, cause e rimedi

A cura di
Fereshteh
Khaki Sahneh

Il bruciore oculare è una sensazione di fastidio agli occhi che può essere passeggera e non grave. Se invece è determinata da una patologia, va trattata in base alla causa sottostante.

Come si definisce il bruciore agli occhi?

Il bruciore agli occhi è un termine popolare con cui si indica una sensazione urente spiacevole localizzata sia sugli annessi anteriori dell’occhio, ovvero palpebre o congiuntiva sia, con un significato meno letterale, sulla zona perioculare, ovvero le immediate vicinanze dell’occhio: sopracciglia, zigomi, parte del ponte nasale.

La presentazione tipica è legata ad una irritazione dei tessuti, quindi uno stato infiammatorio o pseudo-infiammatorio dovuto ad una risposta del tessuto ad un qualche tipo di stimolo, che può essere di varia natura.

Quali sintomi possono accompagnare il bruciore agli occhi?

Il bruciore agli occhi può presentarsi associato ad altri sintomi. Oltre alla sensazione di bruciore, è infatti piuttosto comune che gli occhi patiscano altri sintomi quali:

  • lacrimazione eccessiva
  • sensibilità alla luce, ovvero fotofobia
  • presenza di secrezioni
  • dolore oculare e visione annebbiata.

È molto importante che in sede di visita venga comunicato non solo il sintomo principale per cui si esegue la visita, ma tutti gli altri sintomi che possono aiutare il clinico a completare il quadro patologico. In quest’ottica può essere utile annotare l’insorgenza dei propri sintomi e mantenere una traccia di quando si presentano e come si associano tra loro.

Cosa vuol dire quando bruciano gli occhi?

Le condizioni che possono causare il bruciore agli occhi sono molteplici, e tra le cause più comuni si possono indicare:

  • affaticamento degli occhi: lavorare al computer per molte ore senza pause, leggere con livelli inadeguati di luminosità, utilizzare qualsiasi dispositivo a distanze troppo ravvicinate può causare in acuto stanchezza e bruciore negli occhi
  • secchezza oculare: una lacrimazione difettosa in termini quantitativi o qualitativi può determinare la rottura del film lacrimale. Questo è il sottile rivestimento che forma la secrezione lacrimale attorno alla cornea, per quanto possa sembrare semplice è un rivestimento complesso e molto raffinato che facilmente può andare incontro a problemi
  • basse condizioni di umidità: l’aria secca, soprattutto in ambienti riscaldati o climatizzati, può causare secchezza oculare e bruciore, sempre dovuti ad una rottura rapida del film lacrimale
  • allergie: sono molte le allergie che determinano non solo bruciore, ma anche prurito e infiammazione agli occhi.  Allergie ai pollini, agli acari della polvere, agli animali domestici o ad altri allergeni possono tutte essere alla base di una congiuntivite allergica o di una dermatite da contatto
  • esposizione a sostanze irritanti: sostanze come per esempio fumo, polvere, prodotti chimici o liquidi potenzialmente irritanti come cloro o shampoo posson causare una reazione più o meno pronunciata nel momento in cui vengono a contatto con la superficie oculare o anche a distanza di tempo dall’esposizione.

Ulteriori cause di bruciore agli occhi

Le cause di bruciore oculare possono essere molteplici, per chiudere la rassegna si possono indicare:

  • infezioni oculari o perioculari: infezioni batteriche o virali come la congiuntivite oppure l’uveite possono determinare gonfiore, arrossamento, secrezione e bruciore negli occhi. Esistono molte infezioni che possono riguardare tutti gli strati di tutte le strutture presenti nei dintorni dell’occhio, solo grazie ad un approfondito work-up diagnostico è possibile distinguere con precisione la patologia.
  • lenti a contatto: queste possono rompersi o incastrarsi sulla superficie oculare, specialmente quando vengono tenute per periodi di tempo superiori a quanto consigliato, oppure possono anche semplicemente irritare meccanicamente la cornea.
  • malattie autoimmuni: tra queste la più comune è sicuramente la sindrome di Sjögren, che causa una diffusa riduzione della produzione delle ghiandole esocrine, con scarsa produzione di lacrime, saliva, sudore.

Bruciore oculare e gravidanza

La gravidanza è caratterizzata da molte modifiche metaboliche e ormonali che vanno ad influenzare gli equilibri di tutti i tessuti del corpo. Per questo motivo, è possibile durante la gravidanza accusare alcuni sintomi anche a livello oculare come: gonfiore, secchezza, vista annebbiata o irritazione della superficie dell’occhio.

Gli ormoni della gravidanza sembrano infatti avere un effetto leggermente edemigeno a livello corneale, con un conseguente gonfiore della cornea e una maggiore propensione ad accusare tutta la sintomatologia descritta in precedenza.

I sintomi sono benigni, e sono fisiologicamente legati alla normale progressione della gravidanza, se però diventano invalidanti o influiscono negativamente sulla qualità di vita può essere utile rivolgersi a un medico oculista.

Quando rivolgersi al medico?

I motivi per rivolgersi ad un medico in presenza di bruciore oculare sono due: un tentativo di controllo dei sintomi del bruciore che possono impattare negativamente la qualità di vita del paziente; oppure la preoccupazione che il bruciore agli occhi possa essere spia di una patologia che andrebbe indagata ed eventualmente trattata.

In quest’ottica è importante evitare di attendere troppo tempo per rivolgersi ad uno specialista. Quando i sintomi perdurano per più di una settimana, quando sono particolarmente invalidanti o quando si trovano associati ad altri sintomi e segni inusuali. Ad esempio febbre, brividi, secrezioni purulente o ematiche, difficoltà nel movimento degli occhi, gonfiore particolarmente accentuato o difetti visivi.

Cosa può fare il medico?

Il bruciore oculare, quindi, risulta essere generalmente il sintomo di una patologia che non sempre è immediatamente identificabile. Per questo motivo il medico oculista svolge tutte le tappe del processo diagnostico servendosi delle risorse che ha a disposizione per dare un nome alla patologia e tentare di trattarla con le migliori risorse disponibili secondo lo stato dell’arte.

Risulta fondamentale il processo di anamnesi, in cui vengono raccolte informazioni sullo stato generale del paziente, su altre patologie, su possibili fattori di rischio che possono orientare la diagnosi. In questo processo è fondamentale la collaborazione e la trasparenza del paziente, che nel condividere con la massima precisione le informazioni partecipa attivamente al processo di diagnosi. 

L’esame obiettivo e l’esame strumentale sfruttano una serie di tecniche per valutare tutti gli aspetti anatomici e fisiologici del complesso oculare e perioculare, così da scoprire con certezza quale trattamento può risultare nel miglior recupero dei sintomi.

Infine, verrà assegnata una terapia, che generalmente si compone di una terapia sintomatica, un antinfiammatorio topico, e una terapia cosiddetta eziologica, ovvero mirata alla causa scatenante l’infiammazione che ha poi dato come esito il bruciore.