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La cellulite orbitaria. Sintomi, cause, cura

A cura di
Fereshteh
Khaki Sahneh

La cellulite orbitaria è una infiammazione del tessuto dell’orbita oculare. Maggiormente riscontrabile nei bambini, richiede un trattamento tempestivo, per evitare la compromissione della vista.

Cos’è la cellulite orbitale?

La cellulite orbitale, o orbitaria, è un’infiammazione che interessa il tessuto dell’orbita, ossia la cavità ossea che contiene l’occhio e i suoi nervi, vasi sanguigni, muscoli e tessuto adiposo. L’origine può essere ritrovata in un focolaio esterno, come nel caso di una ferita, da una infezione che origina dai seni paranasali, oppure per diffusione di una infezione che può ritrovarsi altrove, come il flusso sanguigno o i denti.

Questo tipo di infiammazione può interessare pazienti di qualsiasi età, ma è più comune in pazienti di età pediatrica. Richiede un intervento immediato.

Con quali sintomi si presenta?

La cellulite orbitaria solitamente si presenta con un insieme di sintomi. Innanzitutto il dolore dell’occhio e il suo arrossamento; il paziente prova dolore anche quando muove l’occhio, e lo stesso movimento oculare risulta ridotto.

Ulteriori sintomi possono essere proptosi, ovvero l’occhio sporgente, rigonfiamento delle palpebre, diplopia e febbre. Se non opportunamente trattata in tempi opportuni, la cellulite orbitaria può portare alla compromissione della vista, quindi alla cecità.

Complicanze della cellulite orbitale

In mancanza di terapia, come appena accennato, la cellulite orbitale può determinare nel paziente cecità. In caso di diffusione dell’infezione al cervello, o al midollo spinale, può determinarsi una meningite.

In alcuni casi altrettanto possibile che si creino dei coaguli di sangue che, a partire dai vasi sanguigni attorno agli occhi, possono raggiungere il seno cavernoso, una vena che si trova alla base dell’encefalo. In questa eventualità può svilupparsi la cosiddetta trombosi del seno cavernoso.

Da cosa è determinata?

La cellulite orbitale è causata principalmente da infezioni batteriche che si diffondono al tessuto dell’orbita attraverso diverse vie, come lesioni o infiltrazioni provenienti dai seni paranasali, infezioni dentarie, infezioni del tratto respiratorio superiore o traumi penetranti nell’area circostante gli occhi. Nella maggior parte dei casi, l’infezione proviene dai seni vicini, in particolar modo il seno etmoidale.

I batteri più comuni che determinano l’infezione sono lo Staphylococcus aureus e lo Streptococcus pneumoniae. Questi agenti patogeni possono infettare il tessuto adiposo dell’orbita, determinando un’infiammazione acuta e un gonfiore che possono compromettere, come indicato, sia la mobilità dell'occhio sia la sua funzionalità.

Diagnosi di cellulite orbitaria

La diagnosi si avvale principalmente di TC e di RM, cui vanno affiancate colture dei campioni che risultano prelevati dal seno nasale. È possibile che siano esaminati anche i denti, che rappresentano alcuni tra i focolai da cui si scatena l’infezione.

Grazie alla coltura è possibile risalire al batterio che ha determinato l’infezione.

Cos’è la cellulite presettale?

La cellulite presettale, chiamata anche cellulite periorbitaria, è una infezione a carico dei tessuti periorbitali superficiali e della palpebra.

Come si cura la cellulite orbitale?

Solitamente la cellulite orbitale richiede il ricovero del paziente. La profilassi antibiotica viene avviata, per via endovenosa, ancora prima che si abbiano i risultati delle analisi e della coltura. È possibile che l’antibiotico, in base ai risultati della coltura, sia quindi sostituito.

Se la vista è a rischio compromissione, viene svolto un intervento per il drenaggio dell’ascesso o di un seno paranasale che risulta infetto. L’intervento può essere effettuato anche per la rimozione di un eventuale corpo estraneo o come coadiuvante nel trattamento dell’infezione, se gli antibiotici non raggiungono, da soli, l’obiettivo terapeutico. I tempi di guarigione possono essere di almeno due settimane.