Che cos'è il cistoadenoma?
Il cistoadenoma è un tumore che origina dal tessuto epiteliale ghiandolare (adenoma) e si caratterizza per la presenza di cisti, che possono contenere secrezioni cellulari.
Le cisti possono avere dimensioni variabili: in molti casi sono piccole e multiple e fanno sì che il cistoadenoma abbia, se sezionato, un aspetto poroso; quando le cisti sono numerose e di dimensioni millimetriche si parla di cistoadenoma microcistico. In altre circostanze – specialmente se il cistoadenoma è ovarico – si può avere invece un’unica voluminosa cisti.
Il cistoadenoma può interessare vari organi del corpo: tipicamente compare nelle ovaie, ma può svilupparsi anche nel pancreas, nel fegato o al livello delle ghiandole salivari.
Spesso questo genere di formazione ha natura benigna, ma in alcuni casi può evolvere in neoplasia maligna.
Cosa significa cistoadenoma sieroso?
A seconda del materiale secreto all’interno delle cisti, il cistoadenoma può essere:
- sieroso, quando le cellule neoplastiche producono liquido sieroso. Si tratta di una formazione generalmente benigna, che solo in casi sporadici può avere una trasformazione maligna (cistoadenocarcinoma sieroso)
- mucinoso, se le cellule producono mucina, un fluido viscoso contenente muco. Questa tipologia di neoplasia può raggiungere dimensioni molto grandi (fino a 40-50 cm) e tende con il tempo, seppure in modo lento e graduale, a diventare precancerosa (tumore borderline) o cancerosa (cistoadenocarcinoma mucinoso).
Quando una cisti è maligna?
Per valutare la malignità di una cisti è necessario considerare diversi aspetti della sua struttura, come la vascolarizzazione e la presenza di parti solide, o eseguire un dosaggio dei marker tumorali nelle analisi ematiche. Si può avere una diagnosi certa e definitiva, tuttavia, solo effettuando un esame istologico conseguente all’asportazione della cisti stessa.
Cistoadenoma: sintomi
I cistoadenomi possono essere asintomatici oppure, specie quando le loro dimensioni sono considerevoli, possono manifestarsi con sintomi perlopiù correlati alla pressione che la massa esercita sulle strutture adiacenti:
- se la neoplasia riguarda il pancreas o il fegato, possono scatenarsi disturbi della digestione, nausea, vomito, sensazione di peso dopo i pasti o ittero
- quando la formazione è interna all'ovaio, possono verificarsi gonfiore e dolore addominale, aumento del volume dell’addome, minzione frequente, fino alla torsione dell’ovaio provocata dall’aumento di peso delle masse cistiche
- quando la formazione riguarda una ghiandola salivare viene rilevato un ingrossamento della ghiandola stessa.
Cistoadenoma: diagnosi
Quando il cistoadenoma è di natura asintomatica, spesso viene rilevato casualmente in occasione di controlli di routine.
L’ecografia rappresenta il principale strumento diagnostico, data la sua capacità di rilevare la presenza di formazioni cistiche e di offrire informazioni sulle loro dimensioni e sulla loro morfologia.
Laddove le immagini ecografiche non garantiscano un quadro sufficientemente chiaro, è possibile ricorrere a metodiche più avanzate come la tomografia computerizzata e la risonanza magnetica, che forniscono immagini ad alta definizione e consentono quindi un'analisi più approfondita delle strutture cistiche.
A seconda della tipologia di cistoadenoma, possono essere svolti ulteriori esami strumentali specifici o biopsie.
La valutazione dei cistoadenomi prevede l’esecuzione di un esame del sangue per la ricerca di marker tumorali:
- per lesioni ovariche si valutano CA125 e HE4
- per lesioni pancreatiche si valutano CA199 e CEA
- per lesioni epatiche si valuta alfaFP.
Va sottolineato, tuttavia, che un riscontro positivo di questi marker non è necessariamente una conferma della malignità delle cisti, perché può essere correlato ad altri fattori patologici.
Per determinare la caratterizzazione delle cisti e definire la natura benigna o maligna della formazione, dunque, la procedura più affidabile è, come già detto, l’esame istologico dei tessuti asportati.
Trattamento
Il trattamento del cistoadenoma dipende dalla sua sintomaticità e dalla sua natura.
I cistoadenomi che si presentano in forma asintomatica e non sono sospetti per malignità sono solitamente tenuti sotto osservazione, e non richiedono ulteriori terapie. L’asportazione chirurgica è presa in considerazione solo in caso di una sintomatologia più evidente o di dubbi diagnostici sulla malignità della lesione.
Qualora la sede della neoplasia sia ovarica, si predilige un approccio conservativo (laparoscopia con cistectomia) nelle donne in età fertile, mentre si procede a un intervento chirurgico di asportazione dell’ovaio nelle pazienti in post menopausa.