Cosa si intende per collo bloccato?
Con il termine collo bloccato si indica solitamente una condizione di estrema rigidità dei muscoli che sostengono e mobilizzano la parte cervicale della nostra colonna vertebrale.
Ciò che porta al collo bloccato sono solitamente contratture muscolari di varia genesi, che possono insorgere per una serie di motivi estremamente ampia e di gravità variabile.
Le contratture cervicali nascono infatti da traumi, da infezioni batteriche, da malattie neurologiche, e anche semplicemente da questioni legate alla postura o a movimenti bruschi.
In relazione alla causa scatenante, poi, ci possono essere altri sintomi correlati, spesso non del tutto riferibili all’area del collo e della zona cervicale.
Quali sono le cause del collo bloccato?
Il collo può bloccarsi, o meglio irrigidirsi, mantenendo uno stato di contrattura prolungato a seguito di vari fattori.
Questi sono grossomodo divisibili in cause traumatiche, posturali, infettive, e patologiche di altra natura.
Tra le cause principali che possiamo individuare per la rigidità del collo vanno segnalate:
- colpo di frusta, dovuto a movimento brusco
- problemi legati alle vertebre cervicali, come per esempio un’ernia del disco cervicale o una compressione dei nervi
- malattie infettive come la meningite che tipicamente porta ad un irrigidimento della muscolatura di nuca e collo
- meningismo o pseudo meningite, una malattia infiammatoria che ha sintomi molto simili alla meningite
- malattie neurologiche e muscolari come sclerosi laterale amiotrofica, fibromialgia, sindrome della persona rigida
- carenze a livello di sali minerali coinvolti nella contrazione e nel rilassamento della muscolatura
- artrosi cervicale
- traumi, come incidenti o cadute
- stress, ansia e altri disturbi psicologici, come la depressione, per cui si è rilevato che molti pazienti tendono a mantenere il collo in avanti
- problemi di udito monolaterali
- posture mantenute troppo a lungo durante il giorno o nelle ore notturne
- allenamento senza riscaldamento o movimento effettuato in assenza della forma fisica adeguata
Non porta a rigidità il cosiddetto colpo di freddo invece. O meglio, la rigidità è una conseguenza adattiva dell’organismo, che tende a contrarre i muscoli come forma di protezione dal freddo.
Le cause riportate sopra sono le più comuni, ma non si tratta in ogni caso di una lista completa. Si consiglia sempre di rivolgersi al proprio medico in caso di difficoltà a rilassare il collo per un periodo prolungato.
Che altri sintomi si possono accompagnare?
In alcuni casi la rigidità cervicale può essere accompagnata da altri sintomi non necessariamente localizzati nell’area.
Il tipo e la serietà dei sintomi correlati dipendono dall’eziologia sottostante, cioè dalla causa prima che porta alla contrattura della muscolatura.
Tra i principali sintomi e segni correlati troviamo i seguenti:
- dolore più o meno forte associato a difficoltà motorie
- formicolio (parestesia) o mancanza di sensibilità (ipoestesia) al viso e alle mani
- vertigini
- nausea e vomito
- rigidità localizzata anche in altri distretti muscolari
- problemi cognitivi
- mal di testa
- problemi di udito
- problemi alla vista
- tipico rumore di sfregamento tra le vertebre
- difficoltà di parola
- problemi a muoversi e difficoltà di coordinazione
- difficoltà di parola
- paresi facciale
- anomalie olfattive.
Come prevenire il collo bloccato
Poiché nella stragrande maggioranza dei casi il collo bloccato deriva da errori posturali o disattenzione nell’effettuare un movimento brusco, si possono adottare alcuni accorgimenti che consentano di ridurre il rischio di torcicollo e cervicalgia. Va comunque precisato che la condizione come spesso accade non è del tutto scongiurabile.
Tra le misure preventive che si possono adottare:
- mantenere il collo mobile con esercizi specifici, in modo da fargli fare tutti i movimenti possibili
- evitare, per quanto possibile, di fare movimenti bruschi e di sforzare i muscoli cervicali senza un adeguato riscaldamento
- assicurarsi di avere una dieta bilanciata, in cui tutti i minerali essenziali siano presenti nella giusta quantità
- non sovraccaricare il collo
- assicurarsi di avere un cuscino per la notte adeguato alla propria struttura fisica
- se si lavora seduti, alzarsi e muoversi ad intervalli regolari.
Diagnosi e terapia
Se il blocco al collo deriva da una contrattura di origine posturale, il trattamento solitamente non è necessario.
I muscoli si rilasseranno da soli dopo qualche giorno. In alcuni casi può essere utile, se il medico lo ritiene necessario a causa della situazione particolare, l’uso di farmaci miorilassanti o antinfiammatori non steroidei per alleviare il dolore al collo e permettere al paziente lo svolgimento delle normali attività quotidiane.
Possono essere utili anche massaggi e fisioterapia del tratto cervicale.
Nei casi di eziologia più grave e complessa, i trattamenti non possono prescindere da una corretta diagnosi, che viene solitamente effettuata nelle tre fasi canoniche: anamnesi, esame obiettivo ed eventuali esami specialistici (radiografia, risonanza magnetica etc).