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La creatinina è una molecola di scarto prodotta dal metabolismo della creatina, una sostanza presente nei muscoli e coinvolta nella produzione di energia necessaria per la contrazione muscolare. Ogni giorno, una piccola quantità di creatina si trasforma in creatinina, che poi viene rilasciata nel sangue e filtrata dai reni per essere eliminata attraverso le urine.
Misurare i livelli di creatinina nel sangue è un metodo per valutare la funzionalità renale. In condizioni normali, i reni riescono a mantenere la creatinina entro un intervallo stabile, ma quando i reni non funzionano correttamente, i livelli di creatinina nel sangue possono aumentare, indicando potenziali problemi renali. Questo parametro è spesso integrato con la valutazione del filtrato glomerulare (GFR), che offre una stima più precisa della funzione renale.
Un aumento della creatinina può essere indice di diverse condizioni, come insufficienza renale acuta o cronica, disidratazione, infezioni o patologie muscolari. I livelli di creatinina, in ogni caso, possono variare leggermente in base a età, sesso, massa muscolare e dieta, quindi la loro interpretazione deve essere svolta da un medico all'interno di un quadro clinico completo.
Quando l’organismo esprime valori alti di creatinuria, i sintomi possono essere molteplici. Tra i più frequenti si indicano:
Per quanto riguarda i valori normali della creatinina nelle urine, si possono dare due coppie di indicazioni:
Sotto i 600 e gli 800 mg/24ore si ha creatinina bassa nelle urine, sopra gli 800 e i 2000 mg/24ore si ha creatinina alta nelle urine. Bisogna comunque considerare che a influire sulla quantità di creatinina che viene prodotta dall’organismo ci sono l’età, lo sviluppo della massa muscolare e l’attività fisica che viene svolta.
Livelli elevati di creatinina nelle urine possono indicare che i reni stanno lavorando in modo efficiente per eliminare la creatinina in eccesso, il che è generalmente positivo. Tuttavia in alcuni casi, ad esempio in presenza di sintomi quali debolezza generale, stanchezza che persiste e una certa mancanza di energia, si è forse in presenza di funzionalità renali ridotte. Risulta pertanto indispensabile un approfondimento diagnostico.
I valori di riferimento degli esami di laboratorio possono variare a seconda della metodologia di analisi dei campioni, quelli indicati in questa scheda hanno uno scopo puramente informativo. Fai sempre riferimento alle indicazioni riportate sul tuo referto.
Quando il paziente presenta creatinina urinaria alta, si è di fronte a diverse categorie di cause, non solo patologiche.
Tipo di causa | Descrizione |
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Cause fisiologiche e stili di vita |
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Fattori medici e patologici |
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Condizioni post-operatorie e traumi |
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Disidratazione e squilibri idrici | La disidratazione riduce il volume del sangue, aumentando temporaneamente la concentrazione di creatinina, e i reni possono compensare con un aumento dell’eliminazione urinaria. |
Tra le ulteriori cause di creatinina alta nelle urine ci sono anche il diabete mellito e patologie a carico della prostata.
Dopo un intervento chirurgico è possibile riscontrare livelli di creatinina elevati nelle urine. Questo fenomeno può essere dovuto a vari fattori legati allo stress fisico e metabolico che il corpo subisce durante e dopo l’operazione.
Innanzitutto, il trauma chirurgico può causare un aumento della degradazione muscolare, e determina una maggiore produzione di creatinina, che viene poi eliminata attraverso le urine. Inoltre l’uso di alcuni farmaci anestetici e antidolorifici può influenzare il metabolismo della creatinina, con un aumento temporaneo dei suoi livelli. Va poi considerata anche la disidratazione post-operatoria, comune in molti pazienti a causa del digiuno pre-intervento e del ridotto apporto di liquidi.
Se i livelli elevati di creatinina persistono dopo l’intervento, o se sono associati a sintomi renali, è consigliabile un monitoraggio della funzionalità dei reni e, più in generale, delle condizioni del paziente.
Sul versante opposto, quando si verifica una creatinuria urinaria bassa, le cause possono essere ricondotte a:
Si tenga presente che i risultati delle analisi devono essere oggetto di approfondimento da parte del proprio medico curante e, se necessario, dello specialista nefrologo. Nei casi di creatinuria bassa nelle urine, per esempio, non sono molto comuni e non è detto che siano riconducibili univocamente ad una delle patologie indicate.
Questo test, e la sua valutazione, possono essere spesso associati alla misura della creatinemia, ovvero ai livelli di creatinina nel sangue. Una volta che viene indicato un arco di tempo definito, con questi due parametri è possibile operare un calcolo per conoscere la quantità di plasma filtrata per mezzo dei glomeruli renali o, in altri termini, la velocità di filtrazione glomerulare.
Di conseguenza è possibile sapere la quantità di plasma depurata, azione che viene indicata con l’espressione medica clearance della creatinina. Poiché tutta la creatinina che è stata filtrata dal glomerulo non viene riassorbita ed è escreta con le urine, conoscere la sua concentrazione nelle urine è un indice di funzionalità renale. Un indice specifico e sensibile.
Si può richiedere il dosaggio della creatinina nelle urine anche per monitorare eventuali trattamenti per patologie ai reni, come nel caso dei pazienti in dialisi, o per monitorare la funzionalità dei reni nel contesto di specifiche terapie.
Per stabilire la quantità di creatinina è possibile la raccolta di un campione dell’urina al mattino.
In alternativa, è possibile svolgere un esame delle urine che prevede la raccolta delle urine prodotte nell’arco di 24 ore: dalle 7 della mattina del primo giorno, fino alle sette di mattina del giorno successivo, per dare un orario esemplificativo. In questo secondo caso, la raccolta deve essere fatta nello stesso contenitore, in plastica.
Il contenitore dovrebbe essere chiuso e conservato al buio, in un luogo fresco. Circa 12 ore prima dell’esame, dovrebbe essere evitata l’attività fisica intensa, che potrebbe alterare i valori dell’esame.
Per la stessa ragione, la notte che precede l’avvio della raccolta del campione ci si dovrebbe astenere dall’assumere carne.
In chiusura si ricorda l’Estimated Glomerular Filtration Rate, ovvero il tasso di filtrazione glomerulare stimato, un indice della funzionalità renale e, allo stesso tempo, della capacità filtrante del rene stesso.
Attraverso l’eGFR è possibile infatti svolgere una stima quantitativa del sangue che viene filtrato dai glomeruli dei reni in un minuto.
Per abbassare i livelli di creatinina, specialmente se sono elevati a causa di una compromissione della funzione renale, ci sono alcune scelte e abitudini che possono risultare efficaci.
Cosa fare | Descrizione |
---|---|
Mantenere una buona idratazione | Bere acqua in quantità adeguate aiuta i reni a filtrare meglio le sostanze di scarto, inclusa la creatinina. Tuttavia, in caso di patologie renali avanzate, il medico può consigliare una restrizione dei liquidi. |
Limitare l’assunzione di proteine | Ridurre il consumo di carne rossa, pesce e latticini può ridurre il carico di creatina da metabolizzare, abbassando così la produzione di creatinina. |
Evitare l’uso eccessivo di integratori e farmaci | Alcuni integratori, specialmente quelli a base di creatina, aumentano i livelli di creatinina. Inoltre, farmaci come gli antinfiammatori non steroidei (FANS) possono affaticare i reni. |
Esercizio fisico moderato | Un’attività fisica troppo intensa può aumentare la produzione di creatinina. Optare per esercizi moderati può essere meno stressante per il corpo. |
Monitorare i livelli di creatinina regolarmente | Effettuare controlli periodici permette di seguire l’andamento dei livelli di creatinina e adattare lo stile di vita alle esigenze del corpo. |