Esami Santagostino Lab
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La creatina è una sostanza chimica. Più precisamente è una sostanza di scarto che viene prodotta nelle fibre muscolari nel contesto del catabolismo della fosfocreatina, proteina essenziale affinché sia prodotta l’energia sufficiente alla attività dei muscoli nel corpo.
Si trova infatti principalmente nell’apparato muscolo-scheletrico e nel cuore, ed è grazie anche a questa proteina che sono possibili le contrazioni muscolari. Quando è stata prodotta la creatinina attraversa il filtraggio dei reni per poi essere escreta con le urine.
La creatinina è in correlazione con il metabolismo della creatina. La creatina viene assorbita dai muscoli, ed una sua quota minore è convertita in creatinina, in modo irreversibile e con relativa costanza nel corso del tempo. Dopo essere stata prodotta, la creatinina entra nel flusso sanguigno per poi essere filtrata per opera dei glomeruli renali. Infine, viene eliminata nelle urine.
Quando l’organismo esprime valori alti di creatinuria, i sintomi possono essere molteplici. Tra i più frequenti si indicano:
Per quanto riguarda i valori normali della creatinina nelle urine, si possono dare due coppie di indicazioni:
Sotto i 600 e gli 800 mg/24ore si ha creatinina bassa nelle urine, sopra gli 800 e i 2000 mg/24ore si ha creatinina alta nelle urine. Bisogna comunque considerare che a influire sulla quantità di creatinina che viene prodotta dall’organismo ci sono l’età, lo sviluppo della massa muscolare e l’attività fisica che viene svolta.
I valori di riferimento degli esami di laboratorio possono variare a seconda della metodologia di analisi dei campioni, quelli indicati in questa scheda hanno uno scopo puramente informativo. Fai sempre riferimento alle indicazioni riportate sul tuo referto.
Quando il paziente presenta creatinina urinaria alta, si è di fronte a diverse patologie quaIi:
Accanto a queste patologie, ci sono condizioni che possono determinare una creatinina urinaria alta: ipertrofia muscolare, traumi oppure lesioni ai danni del muscolo, ustioni, eccesso di attività fisica.
Sul versante opposto, quando si verifica una creatinuria urinaria bassa, le cause possono essere ricondotte a:
Si tenga presente che i risultati delle analisi devono essere oggetto di approfondimento da parte del proprio medico curante e, se necessario, dello specialista nefrologo. Nei casi di creatinuria bassa nelle urine, per esempio, non sono molto comuni e non è detto che siano riconducibili univocamente ad una delle patologie indicate.
Questo test, e la sua valutazione, possono essere spesso associati alla misura della creatinemia, ovvero ai livelli di creatinina nel sangue. Una volta che viene indicato un arco di tempo definito, con questi due parametri è possibile operare un calcolo per conoscere la quantità di plasma filtrata per mezzo dei glomeruli renali o, in altri termini, la velocità di filtrazione glomerulare.
Di conseguenza è possibile sapere la quantità di plasma depurata, azione che viene indicata con l’espressione medica clearance della creatinina. Poiché tutta la creatinina che è stata filtrata dal glomerulo non viene riassorbita ed è escreta con le urine, conoscere la sua concentrazione nelle urine è un indice di funzionalità renale. Un indice specifico e sensibile.
Si può richiedere il dosaggio della creatinina nelle urine anche per monitorare eventuali trattamenti per patologie ai reni, come nel caso dei pazienti in dialisi, o per monitorare la funzionalità dei reni nel contesto di specifiche terapie.
Per stabilire la quantità di creatinina è possibile la raccolta di un campione dell’urina al mattino.
In alternativa, è possibile svolgere un esame delle urine che prevede la raccolta delle urine prodotte nell’arco di 24 ore: dalle 7 della mattina del primo giorno, fino alle sette di mattina del giorno successivo, per dare un orario esemplificativo. In questo secondo caso, la raccolta deve essere fatta nello stesso contenitore, in plastica.
Il contenitore dovrebbe essere chiuso e conservato al buio, in un luogo fresco. Circa 12 ore prima dell’esame, dovrebbe essere evitata l’attività fisica intensa, che potrebbe alterare i valori dell’esame.
Per la stessa ragione, la notte che precede l’avvio della raccolta del campione ci si dovrebbe astenere dall’assumere carne.
In chiusura si ricorda l’Estimated Glomerular Filtration Rate, ovvero il tasso di filtrazione glomerulare stimato, un indice della funzionalità renale e, allo stesso tempo, della capacità filtrante del rene stesso.
Attraverso l’eGFR è possibile infatti svolgere una stima quantitativa del sangue che viene filtrato dai glomeruli dei reni in un minuto.